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Casse dei bracciali integrati, sempre più di … “spessore”

Bug04

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Lo spessore (ridotto) dell’orologio, un elemento importante, di pregio … o no? Chissà.

Su molti degli sportivi di lusso a bracciale integrato lanciati negli ultimi anni, e diversi dai “gentiani” iconici, lo spessore risulta, dalle evidenze dell’offerta, una caratteristica (cerco di utilizzare un termine il più possibile neutro) … “non proposta”. Forse poco sfidante? E/O magari non ricercata affatto dalle case, pur avendo le capacità tecniche per realizzarla, perché ritenuta poco premiante rispetto ad altri aspetti come design del calibro, livello rifiniture, forme, etc? Magari trascurata dall’offerta anche perché vista come una complessità non percepita e ricercata dal mercato (o solo da una ridotta porzione di esso)?
Alcuni nomi di fascia alta (tralasciando dissertazioni su quanto siano o meno classificabili come bracciali integrati):
LF Sport Auto: 12,7 mm
UJ One: 13,8 mm
ALS Odysseus: 11,1 mm
Moser Streamliner: 12,25 mm

La mia impressione è che la riduzione dello spessore non sarebbe un particolare problema tecnico per marchi di tale esperienza e capacità, che se volessero potrebbero scendere di dimensione ma non se ne crucciano affatto, anzi non si limitano nell’includere, se lo ritengono, caratteristiche che impattano in senso opposto (secondi al centro, vetri bombati, fondelli a vista, geometrie della cassa particolari, etc).
Addirittura orologi di fascia molto più bassa, di tutt’altro prezzo, categoria, blasone e pregio, presentano spessori inferiori.
Ad esempio, il Tissot PRX (che ritengo molto ben riuscito): 10,9 mm

L’associazione spessore inferiore <=> pregio maggiore di fatto non vale più, in molti casi.

Tra l’altro, tutti gli orologi di cui sopra sono wr 120 m (100 m il PRX).
L’AP 16202, bellissimo, forse il più bello della categoria (oltre che molto simile al suo predecessore, forse il più iconico della categoria), è sottile, solo 8,1 mm, ma è wr 50 m. Per me veramente troppo poco (a prescindere che non ci arriverebbe mai a quelle profondità), praticamente un ossimoro rispetto alla classificazione di “sportivo” (di lusso).

« Ultima modifica: Maggio 25, 2023, 00:50:19 am da Bug04 »

ALAN FORD

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Re:Casse dei bracciali integrati, sempre più di … “spessore”
« Risposta #1 il: Maggio 25, 2023, 21:24:18 pm »
Ho avuto due Nautilus il 3800 ed il 3710 entrambi spessore 8,1 ed entrambi impermeabili a 120 metri quindi lo spessore decide poco se si vuole.
Ora ho il Laureato 10 mm impermeabile 100 metri e così L'Ingenieur 10 mm 100 metri.
IO però dico che gli sportivi che valgono sono intorno ad 8 mm gli altri sono un'altra cosa.

SoloMeccanico

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Re:Casse dei bracciali integrati, sempre più di … “spessore”
« Risposta #2 il: Maggio 26, 2023, 00:59:45 am »
Lo spessore (ridotto) dell’orologio, un elemento importante, di pregio … o no? Chissà.

Su molti degli sportivi di lusso a bracciale integrato lanciati negli ultimi anni, e diversi dai “gentiani” iconici, lo spessore risulta, dalle evidenze dell’offerta, una caratteristica (cerco di utilizzare un termine il più possibile neutro) … “non proposta”. Forse poco sfidante? E/O magari non ricercata affatto dalle case, pur avendo le capacità tecniche per realizzarla, perché ritenuta poco premiante rispetto ad altri aspetti come design del calibro, livello rifiniture, forme, etc? Magari trascurata dall’offerta anche perché vista come una complessità non percepita e ricercata dal mercato (o solo da una ridotta porzione di esso)?
Alcuni nomi di fascia alta (tralasciando dissertazioni su quanto siano o meno classificabili come bracciali integrati):
LF Sport Auto: 12,7 mm
UJ One: 13,8 mm
ALS Odysseus: 11,1 mm
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La mia impressione è che la riduzione dello spessore non sarebbe un particolare problema tecnico per marchi di tale esperienza e capacità, che se volessero potrebbero scendere di dimensione ma non se ne crucciano affatto, anzi non si limitano nell’includere, se lo ritengono, caratteristiche che impattano in senso opposto (secondi al centro, vetri bombati, fondelli a vista, geometrie della cassa particolari, etc).
Addirittura orologi di fascia molto più bassa, di tutt’altro prezzo, categoria, blasone e pregio, presentano spessori inferiori.
Ad esempio, il Tissot PRX (che ritengo molto ben riuscito): 10,9 mm

L’associazione spessore inferiore <=> pregio maggiore di fatto non vale più, in molti casi.

Tra l’altro, tutti gli orologi di cui sopra sono wr 120 m (100 m il PRX).
L’AP 16202, bellissimo, forse il più bello della categoria (oltre che molto simile al suo predecessore, forse il più iconico della categoria), è sottile, solo 8,1 mm, ma è wr 50 m. Per me veramente troppo poco (a prescindere che non ci arriverebbe mai a quelle profondità), praticamente un ossimoro rispetto alla classificazione di “sportivo” (di lusso).



Hai centrato il punto: lo spessore ridotto non è più considerato un pregio o un valore aggiunto da quando il mercato principale degli orologi di lusso si spostato verso est.

Ai nouveaux riches cinesi, o giù di lì, gli orologi piacciono belli grandi, molto presenti, che si vedano e si sentano (a polso), quindi oggi nessuno si sforza più di mantenere delle dimensioni decorose. Peraltro quandole icone venivano presentate (la triade, ma anche il Constellation, il Defy ecc.) i padri ed i nonni di questi nuovi "collezionisti" vivevano a pane, seagull e piano quinquennale, quindi gli mancano anche le basi culturali per discernere. Non è una colpa, naturalmente, ma certo è un problema a cui si dovrebbe porre rimedio, invece alle industrie svizzere non pare vero di poter disegnare un orologio di lusso senza impegnarsi troppo e quindi....
« Ultima modifica: Maggio 26, 2023, 01:02:13 am da SoloMeccanico »

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Re:Casse dei bracciali integrati, sempre più di … “spessore”
« Risposta #3 il: Maggio 26, 2023, 18:40:52 pm »
Lo spessore, da certe misure a scendere, è una complicazione bella e buona, altro chè....

Però parliamo di misure molto al di sotto degli 8-10mm che uno sportivo (o perlomeno per un orologio all days) deve avere.
Dico deve avere perché per portarlo a 6mm bisogna fare un vetro sottile, un movimento sottile, fondello e cassa particolari, insomma scendere (troppo) a compromessi con la robustezza ed affidabilità che ad un orologio appunto da tutti i giorni o mediamente sportivo gli si chiede.

Venendo al quesito dell'opener, si, le case potrebbero benissimo scendere a 10 o magari 9mm per i modelli che hai citato, ma perché farlo? 
In fondo si tratta di una categoria per la quale non è richiesta una particolare sottigliezza. Magari io lavorerei di più sui diametri, quelli si che se esagerati danno fastidio.
Le misure ideali per uno sportivo solo tempo io trovo che siano (mm più o mm meno) 39mm x 10mm.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

ALAN FORD

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Re:Casse dei bracciali integrati, sempre più di … “spessore”
« Risposta #4 il: Maggio 26, 2023, 19:49:38 pm »
Lo spessore (ridotto) dell’orologio, un elemento importante, di pregio … o no? Chissà.

Su molti degli sportivi di lusso a bracciale integrato lanciati negli ultimi anni, e diversi dai “gentiani” iconici, lo spessore risulta, dalle evidenze dell’offerta, una caratteristica (cerco di utilizzare un termine il più possibile neutro) … “non proposta”. Forse poco sfidante? E/O magari non ricercata affatto dalle case, pur avendo le capacità tecniche per realizzarla, perché ritenuta poco premiante rispetto ad altri aspetti come design del calibro, livello rifiniture, forme, etc? Magari trascurata dall’offerta anche perché vista come una complessità non percepita e ricercata dal mercato (o solo da una ridotta porzione di esso)?
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La mia impressione è che la riduzione dello spessore non sarebbe un particolare problema tecnico per marchi di tale esperienza e capacità, che se volessero potrebbero scendere di dimensione ma non se ne crucciano affatto, anzi non si limitano nell’includere, se lo ritengono, caratteristiche che impattano in senso opposto (secondi al centro, vetri bombati, fondelli a vista, geometrie della cassa particolari, etc).
Addirittura orologi di fascia molto più bassa, di tutt’altro prezzo, categoria, blasone e pregio, presentano spessori inferiori.
Ad esempio, il Tissot PRX (che ritengo molto ben riuscito): 10,9 mm

L’associazione spessore inferiore <=> pregio maggiore di fatto non vale più, in molti casi.

Tra l’altro, tutti gli orologi di cui sopra sono wr 120 m (100 m il PRX).
L’AP 16202, bellissimo, forse il più bello della categoria (oltre che molto simile al suo predecessore, forse il più iconico della categoria), è sottile, solo 8,1 mm, ma è wr 50 m. Per me veramente troppo poco (a prescindere che non ci arriverebbe mai a quelle profondità), praticamente un ossimoro rispetto alla classificazione di “sportivo” (di lusso).



Hai centrato il punto: lo spessore ridotto non è più considerato un pregio o un valore aggiunto da quando il mercato principale degli orologi di lusso si spostato verso est.

Ai nouveaux riches cinesi, o giù di lì, gli orologi piacciono belli grandi, molto presenti, che si vedano e si sentano (a polso), quindi oggi nessuno si sforza più di mantenere delle dimensioni decorose. Peraltro quandole icone venivano presentate (la triade, ma anche il Constellation, il Defy ecc.) i padri ed i nonni di questi nuovi "collezionisti" vivevano a pane, seagull e piano quinquennale, quindi gli mancano anche le basi culturali per discernere. Non è una colpa, naturalmente, ma certo è un problema a cui si dovrebbe porre rimedio, invece alle industrie svizzere non pare vero di poter disegnare un orologio di lusso senza impegnarsi troppo e quindi....

E meno male che non sono considerati se i Nautilus valgono 150.000 euro ed i Royal Oak 100.000!
Gli altri te li tirano dietro.

fansie

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Re:Casse dei bracciali integrati, sempre più di … “spessore”
« Risposta #5 il: Maggio 26, 2023, 22:03:46 pm »
La tipologia degli sportivi-braccialati non è proprio la mia passione, tuttavia ringrazio per aver aperto questo topic e dirò la mia.

Premetto che il motivo per cui non apprezzo particolarmente tale genere è da ricercare nella mia predilezione per l’oro e il platino (e tutto il marketing del mondo non riuscirà a farmi cambiare idea :D!).

Detto ciò, considerata tale premessa, si capisce il motivo per cui possiedo un solo orologio che possa rientrare in questa tipologia, ovvero un Pasha Chrono. Ebbene, nonostante sia un cronografo, con i suoi 11 millimetri è più sottile di alcuni degli orologi a cui si è fatto riferimento in apertura. Ecco, a me quello spessore (raggiunto grazie all’eccezionale sottigliezza del Fp1185 di soli 5,5 millimetri) già pare troppo per considerarlo un orologio elegante, nonostante la lavorazione del quadrante ed alcuni altri dettagli potrebbero farlo apparire come tale.

In conclusione dico quindi che per me lo spessore è assolutamente determinante per rendere un orologio elegante. Pertanto, a mio giudizio,  gli orologi elencati saranno belli, saranno validi e ben fatti, ma ai miei occhi non saranno mai degli orologi eleganti. Li potranno indossare attori, calciatori, regnanti, imperatori e magnati ma per me gli orologi spessì come quelli non sono eleganti.
Federico

S.M.

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Re:Casse dei bracciali integrati, sempre più di … “spessore”
« Risposta #6 il: Maggio 27, 2023, 06:47:14 am »
Se si parla di eleganza pura e classica non posso che essere d’accordo con Fansie. Un orologio per rientrare in questa classificazione deve essere sottile, non grande, di aspetto sobrio ed aggiungo in metallo prezioso con cinturino.

Però in questi ultimi decenni la moda ha sdoganato anche alcuni sportivi che posso essere indossati anche con abiti eleganti. Quindi bracciali, spessori più consistenti, diametri più grandi ed acciaio. Però basta non esagerare.
Se restiamo entro gli 11 massimo 12mm con un aspetto “tranquillo”, direi che ci può stare. Penso ad esempio agli Ingenieur di IWC (non tutti) od a qualche Rolex meno tecnico tanto per fare due esempi.

Ma attenzione, da lì ad esagerare il passo è breve. Quadranti sgargianti, superfici piene di spigoli luccicanti, bracciali enormi, diametri e spessori da subacqueo, cronografi….. Questi sono sportivi puri.

« Ultima modifica: Maggio 27, 2023, 06:50:07 am da S.M. »
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Re:Casse dei bracciali integrati, sempre più di … “spessore”
« Risposta #7 il: Maggio 27, 2023, 11:47:52 am »
Non avevo postato foto, anche se lo conoscete bene. Lui è 11 millimetri. Assolutamente accettabili avendo la funzione crono. A dire il vero con un movimento di 5,5 avrebbero potuto anche restare sotto i 10, ma presenta fondello a vista e spazio tra quadrante e bordo della ghiera (girevole, che crea spessore). Appunto, deve piacere. Se lo indosserei col vestito a un matrimonio o in un’occasione formale? Penso proprio di no.
Federico

SoloMeccanico

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Re:Casse dei bracciali integrati, sempre più di … “spessore”
« Risposta #8 il: Maggio 28, 2023, 12:12:25 pm »
Lo spessore (ridotto) dell’orologio, un elemento importante, di pregio … o no? Chissà.

Su molti degli sportivi di lusso a bracciale integrato lanciati negli ultimi anni, e diversi dai “gentiani” iconici, lo spessore risulta, dalle evidenze dell’offerta, una caratteristica (cerco di utilizzare un termine il più possibile neutro) … “non proposta”. Forse poco sfidante? E/O magari non ricercata affatto dalle case, pur avendo le capacità tecniche per realizzarla, perché ritenuta poco premiante rispetto ad altri aspetti come design del calibro, livello rifiniture, forme, etc? Magari trascurata dall’offerta anche perché vista come una complessità non percepita e ricercata dal mercato (o solo da una ridotta porzione di esso)?
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La mia impressione è che la riduzione dello spessore non sarebbe un particolare problema tecnico per marchi di tale esperienza e capacità, che se volessero potrebbero scendere di dimensione ma non se ne crucciano affatto, anzi non si limitano nell’includere, se lo ritengono, caratteristiche che impattano in senso opposto (secondi al centro, vetri bombati, fondelli a vista, geometrie della cassa particolari, etc).
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Hai centrato il punto: lo spessore ridotto non è più considerato un pregio o un valore aggiunto da quando il mercato principale degli orologi di lusso si spostato verso est.

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Purtroppo (purtroppo per me), chi acquista oggi uno dei noti modelli della triade è spinto da motivazioni ben diverse da quelle che hanno convinto i nostri padri e nonni ad acquistare uno dei modelli originari negli anni '70. 

Anzi, è mia (credo fondata) opinione che la stragrande maggioranza dei primi acquirenti non comprerebbe mai un discendente di quei modelli. 

Tornando al tema della discussione sono d'accordo con Fansie. Concordo con S.M. che le tendenze modaiole contemporanee hanno sdoganato ed annullato molti tabù o codici precedenti ma... personalmente me ne impipo!  ;D ;)
« Ultima modifica: Maggio 28, 2023, 12:20:21 pm da SoloMeccanico »

ALAN FORD

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Re:Casse dei bracciali integrati, sempre più di … “spessore”
« Risposta #9 il: Maggio 30, 2023, 06:45:36 am »
Mah...non saprei che dire riguardo al cosa vuole il mercato.
Io che amo proprio quel genere ed essendo in Gentiano integralista dico che uno sportivo elegante deve essere sottile.
Sto aspettando che esca lo Yema con micromotore che con poco più di 9 millimetri interpreta quasi alla perfezione il genere.
Senza dimenticare che i primi Genta erano 7,00 millimetri.

SoloMeccanico

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« Risposta #10 il: Maggio 23, 2024, 09:22:26 am »
Mah...non saprei che dire riguardo al cosa vuole il mercato.
Io che amo proprio quel genere ed essendo in Gentiano integralista dico che uno sportivo elegante deve essere sottile.
Sto aspettando che esca lo Yema con micromotore che con poco più di 9 millimetri interpreta quasi alla perfezione il genere.
Senza dimenticare che i primi Genta erano 7,00 millimetri.

Yema Wristmaster Micro-Rotor: spessore 9,2 millimetri.






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Re:Casse dei bracciali integrati, sempre più di … “spessore”
« Risposta #11 il: Maggio 25, 2024, 14:03:28 pm »
Bellino lo Yema
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