PP e tedeschi un dilemma semplice da dipanare.
Entrambe le "bandiere" han magnifiche meraviglie su cui metter le mani.
Sarà certamente vero che anche straordinari brand come Patek si rendono protagonisti di inquietanti virate verso nuovi mercati e grandi numeri, ma in coscienza credo si tratti appunto di virate non di perdita di rotta.
In altre parole per restare a galla bisogna diversificare ed evolversi verso quello che la contemporaneità dei mercati ci offre.
Per cui cinicamente infondo non va così disprezzata la strizzatina d'occhi a numeri e prodotti più aggressivi verso i nuovi mercati possibili del ns tempo.
Difficile considerare ragionevole qualche esagerata smorfia dovuta ad ingiustificata "puzza sotto al naso" di qualche purista attaccato all'amarcord.
Tutto ammesso e concepibile ma assolutamente fuori dal tempo.
Renato