Orologico Forum 3.0

Nomos

caludio

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Nomos
« Risposta #30 il: Novembre 04, 2008, 13:03:08 pm »
Io voto a favore di Nomos, però in effetti se mi facessero un 38 manuale mi piacerebbe di più dei 36 scarsi...

Claudio

caludio

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Nomos
« Risposta #31 il: Novembre 04, 2008, 13:05:25 pm »
Teo ha scritto:

A me piace il club...

non lo nominate mai... [:(]


Piace pure a me, visto poi il rapporto qualità prezzo si potrebbe quasi considerare un bel muletto...

Claudio

Manu

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Nomos
« Risposta #32 il: Novembre 04, 2008, 13:41:51 pm »
anche a me piace il tangente
e pure lo sport

Nomos
« Risposta #33 il: Novembre 04, 2008, 16:10:39 pm »
Secondo me , Nomos, oltre che una spregiudicata politica dei prezzi, sta tentando anche un'operazione ben più sottile.
Ho l'impressione che abbia messo in atto una forma di rieducazione al gusto classico, rivolta al pubblico.
Il ritorno a certe linee classiche, a dimensioni meno ingombranti ed esibizionistiche; potrebbe essere un timido tentativo di pilotare in qualche modo un'inversione di tendenza rispetto a questi ultimi anni che hanno visto il proliferare di mostruosità dimensionali, nel campo dell'orologeria.
Dopo una moda che ha visto percepire come "normali" dimensioni attorno ai 42, 45, anche 47 mm. (che normali, non sono)
può darsi che voglia farsi precursore di un rientro alla normalità e al buon gusto, tornando a proporre una classicità di linee e proporzioni più "umane"
Se ti faccio un orologio bello, di qualità, senza inutili fronzoli e di dimensioni "classiche" ad un buon prezzo, ti invoglio ad acquistarlo e nello stesso tempo a farti portavoce discreto, di ritrovato buon gusto, comodità d'uso e discreta ostentazione del bello.
Le mode passano, sono convinto che anche quella delle caciotte al polso, prima o poi passerà, forse rimarranno in auge certi "grossi calibri" nella tipologia dei tecnici da prestazioni spinte, ma probabilmente, col tempo si tornerà a percepire certe dimensioni esagerate, come trionfo dei "burini". Diamo tempo al tempo...[}:)][:D][;)]

Patrizio

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Nomos
« Risposta #34 il: Novembre 04, 2008, 16:22:21 pm »
se uno guarda il vintage erano tutti orologi più piccoli delle padelle attuali per cui mi sembra una politica giusta...
peraltro anche se uno guarda i grandi pezzi di oggi...lange, patek, vc, GO ecc. mica sono enormi...anzi quando li ho visti in vetrina mi hanno quasi deluso per dimensioni...
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Airangel

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Nomos
« Risposta #35 il: Novembre 04, 2008, 17:18:11 pm »
il piccolo non passa mai di moda....il grande o troppo grande sì....
IMHO

alanford

Nomos
« Risposta #36 il: Novembre 04, 2008, 18:04:38 pm »
D'accordo con le padelle, ma indietro credo che non si torna.
Sono aumentate le dimensioni di tutto, dalle auto alle case ai televisori, tutto.
Io mi trovo bene nonostante che non ho un gran polso con misure fino a 44.
Poi dipende molto dalla forma, il big bang ad esempio sembra molto più grande del laureato anche se sono più o meno uguali.
Rispetto gli appassionati di vintage, ma non possiamo rimanere aggrappati al passato e pretendere che si fabbrichino orologi attuali già vintage.
Il lange time zone è 42 mm , quacuno ha da dire qualcosa su quell'opera d'arte?
L'ho avuto in mano due volte e credo di non avere mai accarezzato qualcosa di più armonico e proporzionato.

Airangel

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Nomos
« Risposta #37 il: Novembre 04, 2008, 18:13:51 pm »
certo che un 40-42 va benissimo....ma cmq il piccolo è spesso sinonimo di eleganza....in qunto alle cose grosse di oggi, sei così sicuro che non si tornerà indietro?
con la questione ambientale che è sempre di attualità, spesso "grande" è solo sinonimo di inutile spreco, basta vedere i suv....e già su questo si sta tornando indietro eccome.....

penso che l'era del "grande" stia inesorabilmente finendo....grandi centri commerciali cattedrali nel deserto, grandi suv, grandi case, grandi confezioni...tutto ritornerà col tempo a misura d'uomo....e d'ambiente....
IMHO
« Ultima modifica: Novembre 04, 2008, 18:17:37 pm da airangel »

Patrizio

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Nomos
« Risposta #38 il: Novembre 04, 2008, 18:47:31 pm »
hehe l'avete letto il saggio sulla de-crescita???
piccolo è bello...come dicono le mie ex!! [:D][:D][:D][:D][:D]
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massotto

Nomos
« Risposta #39 il: Novembre 04, 2008, 18:48:13 pm »
mariol4749 ha scritto:

Secondo me , Nomos, oltre che una spregiudicata politica dei prezzi, sta tentando anche un'operazione ben più sottile.
Ho l'impressione che abbia messo in atto una forma di rieducazione al gusto classico, rivolta al pubblico.
Il ritorno a certe linee classiche, a dimensioni meno ingombranti ed esibizionistiche; potrebbe essere un timido tentativo di pilotare in qualche modo un'inversione di tendenza rispetto a questi ultimi anni che hanno visto il proliferare di mostruosità dimensionali, nel campo dell'orologeria.
Dopo una moda che ha visto percepire come "normali" dimensioni attorno ai 42, 45, anche 47 mm. (che normali, non sono)
può darsi che voglia farsi precursore di un rientro alla normalità e al buon gusto, tornando a proporre una classicità di linee e proporzioni più "umane"
Se ti faccio un orologio bello, di qualità, senza inutili fronzoli e di dimensioni "classiche" ad un buon prezzo, ti invoglio ad acquistarlo e nello stesso tempo a farti portavoce discreto, di ritrovato buon gusto, comodità d'uso e discreta ostentazione del bello.
Le mode passano, sono convinto che anche quella delle caciotte al polso, prima o poi passerà, forse rimarranno in auge certi "grossi calibri" nella tipologia dei tecnici da prestazioni spinte, ma probabilmente, col tempo si tornerà a percepire certe dimensioni esagerate, come trionfo dei "burini". Diamo tempo al tempo...[}:)][:D][;)]


Secondo me Mario questa è un'idea tutta tua .
Dobbiamo riflettere sul fatto che , al di là delle mode , le generazioni e i gusti sono cambiati . E' cambiato il modo di vivere della gente . Certe "raffinatezze" esistono ancora e sono "sempre" esistite ( in un pubbblico sempre piu' ristretto) anche senza Nomos , che non mi sembra nulla abbia portato al mercato , se non il rapporto qualità prezzo ( non sempre determinante per quel tipo di clientela ).
L'utente diciamo cosi' raffinato , di una certa età , e di un certo livello culturale è comunque in minoranza , un utente tendenzialmente piu' "sportivo" che un tempo . Sicuramente l'orologio "grosso" è destinato a finire , ma Nomos non è precursore di nulla .
V'è poi da dire che alcune case ( come Longines) hanno sempre mantenuto a catalogo in questi anni orologi eleganti e classici intramontabili della bella epoca .
Non vedo eccezionalità al momento.


Patrizio

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Nomos
« Risposta #40 il: Novembre 04, 2008, 19:02:13 pm »
si longines monta eta, nomos no...
ma chi attualmente è precursore di qualcosa...??? secondo me mario ha solo colto una prospettiva della loro politica...

ps. diciamo che noi siamo innamorati ma tu ipercritico...con omega, con nomos...che ti garba massotto? solo rolezzzzz?? ah no anche dodane...[;)]
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massotto

Nomos
« Risposta #41 il: Novembre 04, 2008, 19:44:01 pm »
Mi garba tutto , ma non mi esalta nulla . Cerco di valutare criticamente tutto senza sobbalzi o falsi miti , cercando di capire quali sono i veri parametri di misura delle cose e delle persone.
Vedi Patrizio , da vero incompetente in materia ti sei mostrato .
Il vero intenditore non avrebbe snobbato il Dodane da me posseduto , come tu hai fatto ora , che sicuramente aveva una "macchina" che nulla ha da invidiare a Nomos , il Valjoux 72 .
Le tue parole mostrano rancore verso le mie idee , che ho cercato di esprimere serenamente , senza motivo vero.


Sir C

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Nomos
« Risposta #42 il: Novembre 04, 2008, 21:14:34 pm »
Nessuno ha snobbato il tuo Dodane per partito
preso ne tantomeno il Valjoux 72. Ti sono solo state
fatte notare delle incongruenze nel quadrante e nel calibro
tali da far pensare,e ripeto,pensare,che si trattasse di
una specie di assemblato.
Senza con questo voler mettere sotto processo la tua buona fede,
sia chiaro.
Cavaliere Vostro
Sir Citrone

Patrizio

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Nomos
« Risposta #43 il: Novembre 04, 2008, 21:41:57 pm »
francamente nn mi pare di aver snobbato nessuno...se mi fossero avanzati 800 euro lo avrei preso...ci puoi scommettere...
nè mi pare di mostrare nessun rancore verso nessuno...scusami se hai colto questo ma non è così.
quanto al fatto che sono incompetente...è stra-verissimo...(la vera conoscenza è sapere di non sapere diceva un tale...[;)])
cerco di imparare da tutti perchè da tutti ho da imparare...da quelli simpatici e da quelli che lo sono un po' meno

mi scuso ancora per aver toccato di nuovo una ferita che per qualcuno evidentemente è ancora aperta...
« Ultima modifica: Novembre 04, 2008, 21:50:42 pm da Patrizio »
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Nomos
« Risposta #44 il: Novembre 04, 2008, 22:06:33 pm »
Anche nell'orologeria, così come avviene in altri campi dello scibile umano, non c'è più niente da inventare, a parte ciò che attiene alla pura innovazione tecnologica; tutto ciò che ci circonda, è stato già proposto e riproposto.
Anche i cosiddetti "grossi calibri", non sono una novità; vogliamo ricordare certe patacche in uso dagli aviatori e osservatori aereonautici, durante la seconda guerra mondiale, i 55 mm. del Laco della luftwaffe avevano un senso, in quanto dovevano essere ben visibili, anche in condizioni di luce precarie, sono però pronto a scommettere che quegli stessi aviatori, una volta rientrati alla base, tornassero ad indossare i loro Junghans, Glashutte e compagnia bella.
I tempi sono sicuramente cambiati, meno male e continueranno a cambiare per fortuna. Forse sono un inguaribile romantico, continuo a sperare che un certo buon gusto, un ritorno ai canoni classici, faccia ancora capolino prima o poi, e torni riaffermandosi sempre più. Quando parlo di canoni classici, non mi riferisco unicamente all'orologeria, ma intendo appellarmi alle proporzioni canoniche dettate dalla cultura estetica, che ha origine nell'ellenismo architetturale del periodo aureo della Grecia antica, che ha dettato le perfette proporzioni della struttura delle opere tangibili di cui si circondava l'uomo e che per parecchio tempo, sono state la giusta misura delle cose. Quello che viene comunemente definito "buon gusto", ha quelle origini, che fra i suoi ineludibili dettami annovera la negazione di ogni eccesso nella forma e nella misura.
Le mode sono mode, ai giorni nostri spesso sono figlie dell'eccesso messo li per stupire ed abbagliare con la loro vistosità una platea sempre più sprovveduta dal punto di vista estetico e formale, ma ricordiamoci sempre che l'eccesso, di qualunque tipo esso sia; estetico, formale, proporzionale, verbale o quant'altro, è sempre segno di pessimo gusto.
Quelle maison che conservano nella loro produzione, oggetti che corrispondono a canoni "classici" intesi come io e per fortuna molti altri ancora intendono, sanno bene cosa fanno. Guarda caso, sono anche le stesse che vantano la più antica e migliore tradizione. [:)][;)]