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Patrizio ha scritto:
nn mi sono spiegato...nn si può generalizzare sull'esperienza personale... altrimenti voglio dire...ho preso una fregatura su ebay --> ebay è un posto per truffatori...
come in tutti i contesti anche nel sindacato ci sono persone capaci e volitive e mezzi delinquenti...amen
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Per farti capire meglio che non si tratta di un caso, ma di una prassi ordinaria, ti spiego come sono andate le cose.
Questi tizi, era già da un pò che ronzavano attorno alla nostra azienda: qualche riunione sindacale, quà e là; qualche piccola rivendicazione da discutere, le solite cose insomma e intanto cercavano di fare tessere. Un bel giorno l'altro bastardo della situazione, (il mio ex datore di lavoro) decide che è venuto il momento di dimezzare la forza lavoro, ma non per crisi, bensì per poter eliminare un buon numero di dipendenti ad alta specializzazione e naturalmente ad alta retribuzione, per poi assumere dei ragazzini sottopagati, che secondo lui erano la stessa cosa, (intento dichiarato, da lì il bastardo). Detto fatto: 15 dipendenti in mobilità. Naturalmente, essendo tutti padri di famiglia, abbiamo cercato di vendere cara la pelle. Arrivano gli avvoltoi: ci pensiamo noi! Alla fine ci costringono ad accettare in modo piuttosto perentorio, una buonuscita da fame: o così, o pomì! Si va alla sede dei piccoli industriali della Brianza, per firmare l'accordo, a malincuore lo facciamo. Poi, il titolare dell'azienda, i sindacalisti e un rappresentante dei piccoli industriali, entrano in una stanza, stava per accodarsi anche il nostro delegato: vengo anchio, no tu no! E rimane fuori! Per tutte quelle buone e generose madri che li hanno partoriti! Cosa pensate che avessero da dirsi quei furfanti, all'insaputa dei poveri tapini, caduti in disgrazia? Se non l'avete capito, ve lo dico io! Dovevano semplicemente definire l'ultima questione: il compenso per i sindacalisti, che avevano così vantaggiosamente concluso l'accordo, vantaggioso non per i tapini, naturalmente. Questo a grandi linee, è quanto so io dei sindacati, ma è un romanzo, di cui quello appena citato, non è che un piccolo episodio. Io prima di trovare un'altro lavoro, ho penato per un anno, mantenendo me e la mia famiglia, con l'indennità di mobilità, (1.200.000 lire) inutile dire che mi sono abbondantemente mangiato anche la "generosa" buonuscita. [
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