Orologico Forum 3.0

Molle...stanche

Molle...stanche
« il: Marzo 07, 2009, 12:04:54 pm »
L'altro giorno, ho ritirato dall'orologiaio il mio Laco anni '40, (ce l'ho al polso) necessitava di una bella revisione, in quanto avanzava di una decina di minuti al giorno.
Tornato all'ovile, è sotto osservazione da qualche giorno; l'andamento è tornato ad essere quello che ci si aspetterebbe da un simile arnese +/- 4 secondi al giorno, meglio non avrei mai preteso.
Oltre alla scontata pulizia e lubrificazione, sono state necessarie: la sostituzione della molla di carica (esausta) e dell'alberino del bilanciere (scheggiato).
Mi è stata restituita la molla esausta, che dava il movimento all'orologio; l'amplitudine dell'oscillazione del bilancere, era ridottissima, col risultato di aumentare sensibilmente il numero di alternanze/h., da lì l'anticipo consistente. Voglio mostrarvi che aspetto presenta una molla "esausta".

Molla esausta del mio Laco.
Immagine:

94,28 KB

Voglio anche mostrarvi, quale dovrebbe essere l'aspetto della stessa molla, in condizioni di efficenza, quindi, qual'era il suo aspetto in tempi migliori. Il tempo incide su tutto e tutti![:D][B)][B)][:0][:0][;)]

Molla efficente.
Immagine:

28,06 KB

Airangel

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Molle...stanche
« Risposta #1 il: Marzo 07, 2009, 12:11:36 pm »
una bella differenza.....visibile a occhio....

Andrea80

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Molle...stanche
« Risposta #2 il: Marzo 07, 2009, 12:45:35 pm »
[:0][:0][:0] eh si!!!
era proprio da cambiare...
il tempo logora... [xx(]

L'onore dipende spesso dall'ora che segna l'orologio - Guillaume Apollinaire

Manu

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Molle...stanche
« Risposta #3 il: Marzo 07, 2009, 13:46:42 pm »
già
evidentemente tutte le sue prestazioni dinamiche (corretta oscillazione per il bilancere) eran state perse

cicci

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Molle...stanche
« Risposta #4 il: Marzo 07, 2009, 14:34:06 pm »
Voglio anche mostrarvi, quale dovrebbe essere l'aspetto della stessa molla, in condizioni di efficenza, quindi, qual'era il suo aspetto in tempi migliori. Il tempo incide su tutto e tutti!

[:I]Bisogna fare una distinzione fra la qualità delle due molle postate e la tipologia:
 
Soprattutto non sono per lo stesso tipo di orologio[8)]. La prima,[:)] è per un orologio a carica manuale[:D], e la seconda per un automatico[8D]. Successivamente, sempre la prima è di una qualità inferiore che non viene più prodotta da molti anni. Infatti è in acciaio al carbonio che si "ossida".

La seconda molla, quella per automatico (lo si riconosce dalla brida di trascinamento che c'è in fondo, una specie di virgola sulla sx, per intenderci!![:I]), è in acciaio inossidabile. La forma è diversa perchè nasce così per una migliore distribuzione della forza durante la marcia del Orologio (ci sarebbe  molto ancora da dire sulla forma, ma per semplicità dovrebbe essere abbastanza chiaro così)[:I].

Cicci
[;)]

ps: IMHO la molla del LACO non è proprio del tutto esaurita, ma il tuo orologiaio giustamente l'ha sostituita per una maggiore affidabilità.
La felicità è avere la propria passione per lavoro.  (Alain Silberstein)



Molle...stanche
« Risposta #5 il: Marzo 07, 2009, 14:58:44 pm »
La cosa che più mi ha lasciato stupito, a parte la forma che è decisamente differente, è lo stato del metallo, (brunito azzurrato) che mi sarei aspettato di trovare con almeno qualche punto di ossido, cosa che non è, dal momento che la brunitura si presenta ancora perfetta. A meno che non sia la sua originale e sia già stata sostituita in tempi più recenti. 10 minuti al giorno di anticipo, mi sembrano un pò tanti, per una molla non del tutto esaurita; direi che proprio non ce la faceva più. Anche se non perfettamente identica, (la seconda immagine l'ho presa dalla rete) Stando a quello che dice il mio orologiaio, la sua forma avrebbe comunque dovuto avere un andamento ad "S", più o meno come quello della prima foto.[:D][;)]

Andrea80

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Molle...stanche
« Risposta #6 il: Marzo 07, 2009, 16:02:54 pm »
grazie Severo... le tue precisazioni sono sempre mooolto utili...
[:)][;)]

L'onore dipende spesso dall'ora che segna l'orologio - Guillaume Apollinaire

cicci

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Molle...stanche
« Risposta #7 il: Marzo 07, 2009, 20:10:36 pm »
mariol4749 ha scritto:

La cosa che più mi ha lasciato stupito, a parte la forma che è decisamente differente, è lo stato del metallo, (brunito azzurrato) che mi sarei aspettato di trovare con almeno qualche punto di ossido, cosa che non è, dal momento che la brunitura si presenta ancora perfetta. A meno che non sia la sua originale e sia già stata sostituita in tempi più recenti. 10 minuti al giorno di anticipo, mi sembrano un pò tanti, per una molla non del tutto esaurita; direi che proprio non ce la faceva più. Anche se non perfettamente identica, (la seconda immagine l'ho presa dalla rete) Stando a quello che dice il mio orologiaio, la sua forma avrebbe comunque dovuto avere un andamento ad "S", più o meno come quello della prima foto.[:D][;)]


L'efficenza di un buon segnatempo non dipende "solo" dalla molla di carica[:I]. Anzi i problemi più grossi sul fatto che un orologio, anche se pulito e ben lubrificato[8)], abbia un  
amplitudine dell'oscillazione del bilancere
bassa e/o debole[:(] dipende genericamente dallo stato dei perni del treno ruote[8)], ma soprattutto dallo scappamento che deve essere aggiustato/regolato al meglio[8D].

Cicci
[;)]


« Ultima modifica: Marzo 07, 2009, 20:11:13 pm da cicci »
La felicità è avere la propria passione per lavoro.  (Alain Silberstein)



Molle...stanche
« Risposta #8 il: Marzo 07, 2009, 21:16:26 pm »
cicci ha scritto:

mariol4749 ha scritto:

La cosa che più mi ha lasciato stupito, a parte la forma che è decisamente differente, è lo stato del metallo, (brunito azzurrato) che mi sarei aspettato di trovare con almeno qualche punto di ossido, cosa che non è, dal momento che la brunitura si presenta ancora perfetta. A meno che non sia la sua originale e sia già stata sostituita in tempi più recenti. 10 minuti al giorno di anticipo, mi sembrano un pò tanti, per una molla non del tutto esaurita; direi che proprio non ce la faceva più. Anche se non perfettamente identica, (la seconda immagine l'ho presa dalla rete) Stando a quello che dice il mio orologiaio, la sua forma avrebbe comunque dovuto avere un andamento ad "S", più o meno come quello della prima foto.[:D][;)]


L'efficenza di un buon segnatempo non dipende "solo" dalla molla di carica[:I]. Anzi i problemi più grossi sul fatto che un orologio, anche se pulito e ben lubrificato[8)], abbia un  
amplitudine dell'oscillazione del bilancere
bassa e/o debole[:(] dipende genericamente dallo stato dei perni del treno ruote[8)], ma soprattutto dallo scappamento che deve essere aggiustato/regolato al meglio[8D].

Cicci
[;)]




Infatti è stato sostituito anche l'alberino del bilancere, che era scheggiato. In quanto alle regolazioni, scappamento compreso, non dubito che l'orologiaio non abbia fatto quanto necessario, ovviamente, non posso pretendere che mi elenchi per filo e per segno, tutte le operazioni da lui eseguite; l'importante è che l'orologio funzioni al meglio. Se qualcuno è interessato a guardarsi una bella pagina che tratta dell'argomento, può dare un'occhiata quì: http://www.orologeria.com/italiano/rivista/rivista6.htm  [:D][;)]
« Ultima modifica: Marzo 08, 2009, 16:25:39 pm da mariol4749 »

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Molle...stanche
« Risposta #9 il: Marzo 09, 2009, 02:12:36 am »
il mio rolex aveva, da un giorno all'altro, iniziato a perdere secondi e minuti... e ore anche in un giorno
messo sul cronocomparatore
abbiamo notato una amplitudine delle oscillazioni estremamente irregolare e bassa...
la molla andava sostituita
e cosi' fu fatto
e tutto torno al normal lavoro

[:D]

alanford

Molle...stanche
« Risposta #10 il: Marzo 09, 2009, 09:41:48 am »
Questo discorso delle molle stanche, mi incuriosisce per un problema extra orologi.
In azienda ne utilizziamo un migliaio di Km l'anno in un prodotto industriale.
Sono decisamente più grandi, 4mm X 0,2mm di spessore, ma sopportano anche uno sforzo maggiore.
Il punto è, i primi pezzi sono oramai sul mercato da più di trent'anni, mai però è tornato indietro un pezzo perchè la molla era stanca.
Esiste una relazione tecnica che specifica lo sfibramento della molla?
E se si quanto è migliore quella inox? ( da noi usata per un breve periodo per carenza
di quella in acciaoi blu).

Molle...stanche
« Risposta #11 il: Marzo 09, 2009, 14:47:01 pm »
Il parametro fondamentale, stà nell'elasticita che è tenuto ad avere l'acciaio delle molle. L'acciaio al carbonio, ossida più facilmente, dal momento che il nichel e il cromo, sono scarsamente presenti nella lega, è un acciaio più dolce, indurito tramite tempera, (il colore bleu, è dato proprio dalla tempera). L'acciaio al nichel/cromo, oltre ad essere otticamente inossidabile, (in realtà tutti i metalli ossidano) è un acciaio più duro ed elastico, (la durezza in assoluto dell'acciaio, è determinata dalla quantità di silicio presente nella lega) che non necessita di tempera. La molla di carica di un orologio, passa la maggior parte della sua vita "compressa" all'interno del bariletto; se la lega con cui è costruita, non possiede grandissime doti di elasticità, è destinata col tempo ad assumere la forma cui è stata costretta per un tempo maggiore. Il compromesso ideale tra durezza ed elasticità, è proprio un compromesso; infatti se il metallo è "dolce", è anche più facilmente sagomabile, ma in proporzione perde le caratteristiche di elasticita. Se è troppo "duro", perde di elasticità, quindi di possibilità di essere sagomato a piacere e diventa più "vetroso", quindi più fragile e facile alle rotture. Forse il futuro delle molle di carica, sarà nella tecnologia delle innovative leghe cosiddette "a memoria di forma", certo che se non è ancora stata adottata, significa che queste leghe non possiedono ancora sufficenti doti di elasticità, robustezza, velocità di ritorno e quant'altro necessita a far si, che una molla, sia un'ottima molla.
Mio padre ha 92 anni, (da 32 anni in pensione) giusto ieri sera parlavo con lui dei tempi in cui ancora lavorava e delle soddisfazioni che si è preso. Lui era maestro fonditore, il suo lavoro consisteva nel determinare le quantità, le tipologie dei metalli e le prassi di fusione dei componenti che sarebbero andate a costituire un determinato tipo di acciaio speciale, secondo le specifiche tecniche richieste volta per volta dall'azienda. I forni erano giapponesi, da 140 tonnellate a colata, nello stabilimento Concordia, delle A.F. L. Falck di Sesto S. Giovanni. Da tempo convinto che poteva ottenere, facendo risparmiare all'azienda parecchi soldini, un ottimo A.S. usando del Vanadio, anzichè del nichel, decise di rischiare di suo e produrre una colata di testa sua (se il nichel costava allora 5.000 lire al Kg, Il vanadio ne costava 400, giusto per dare un'idea) non era uno scherzo; si rischiava di mandare a rottame 140 t. di minerali pregiati. Detto fatto, dopo che qualcuno che non voleva saperne, pensò bene di andare ad imboscarsi, per non correre rischi; si fà la fusione e un pò prima di colare, come sempre, si manda un campione all'analisi, per il controllo delle specifiche: perfetto! Anzi con specifiche qualitative superiori alla media. Mio padre mi ha detto che smontando dal turno dopo la colata disse ai suoi ragazzi: domani si beve! L'indomani, al rientro, c'era tutto lo stato maggiore della fonderia a pendere dalle sue labbra; venne chiesto a mio padre di ripetere la stessa colata, lui lo fece e il risultato fu lo stesso. E' così che è nato l'acciaio al Vanadio, si, proprio quello che oggi viene comunemente usato per la fabbricazione di utensili con particolari doti di durezza, tipo chiavi esagonali ecc. L'ha fatto il mio papà.[:D][:D][:0][:0][;)]
« Ultima modifica: Marzo 09, 2009, 21:57:56 pm da mariol4749 »

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« Risposta #12 il: Marzo 09, 2009, 23:27:25 pm »
minchia mario!
questa e' una notizia bomba
mi inchino al cospetto di tuo padre...


Molle...stanche
« Risposta #13 il: Marzo 10, 2009, 00:22:30 am »
Nel suo campo, (la siderurgia) è stato un vero maestro. Non si deve credere che preparare una secchia e fare l'acciaio, sia come fare un minestrone: si butta tutto e quando è cotto si spegne. Bisogna conoscere l'interattività chimico fisica tra i vari metalli, mantenere la giusta temperatura di fusione, colare al momento giusto, cercando di ottenere un metallo il più possibile omogeneo, privo di scorie e corrispondente alle specifiche fisiche richieste di volta in volta, oltretutto mio padre riusciva sempre a "colare" impiegando mediamente 1 ora meno degli altri maestri, usando trucchi e malizie da lui stesso escogitate, pensa soltanto in energia elettrica, quanto faceva risparmiare all'azienda. E poi, i panetti di alluminio buttati nella fusione, per creare una reazione di "Bollitura" del metallo fuso, per fare meglio affiorare le scorie, oppure la calce viva immessa per aiutare il "trascinamento" delle scorie affiorate verso lo scarico, o anche il brutto vizio che aveva, di scrutare ad occhi nudi il "colore" del metallo fuso, riuscendo a determinare la temperatura del medesimo, con uno scarto massimo di 40/50 gradi centigradi, tanto per risparmiare il tempo che avrebbe impiegato l'ometto con la lunga asta, a sondare il metallo. Con questo brutto vizio che aveva, si è praticamente giocato gli occhi; si chiama cataratta da abbagliamento e anche se operatosi diverse volte, molti anni fa, oramai da un occhio, è cieco e dall'altro ci vede pochissimo, i rumori dell'acciaieria, l'hanno anche reso quasi sordo. E pensare che entrò in acciaieria, con la qualifica di manovale, prendendo il posto di mia madre, impiegata nella stessa azienda. Ci ha messo il cuore, l'anima e il cervello, senza contare i sacrifici: per più di 1 anno, abbiamo abitato a Lurate Caccivio, in provincia di Como, io ero piccolo e lui, estate e inverno, si faceva tutti i giorni la strada in bicicletta, per andare a lavorare, andata e ritorno. Mio padre non è un santo, anzi, come tutte le persone di carattere, possiede un brutto carattere, che ancora oggi a 92 anni riesce ad imporre, ma tanto di cappello ragazzi![:D][:0][:0][:0][;)]
« Ultima modifica: Marzo 10, 2009, 00:41:41 am da mariol4749 »

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Molle...stanche
« Risposta #14 il: Marzo 10, 2009, 02:25:17 am »
ho lavorato in una acciaieria locale e ho visto come cavolo lavorano...sui bordi delle siviere...
con la pala a buttare dentro i composti
e le lingue d fuoco...e il caldo...e i simpatici vapori...ma non d'acqua, besi' di alluminio...
brrr
che posti salubri [xx(]