S. Mario Martire, uno di quelli della protocristianità, che finì divorato dalle fiere in un "circo" romano.
Ma quello che stranamente, mi affascina ed ha colpito la mia fantasia, era un'altro Mario; il generale romano "Caio Mario", condottiero del periodo presillano, che con le sue gesta contribuì non poco all'edificazione di quello che sarebbe diventato l'impero romano. Trovo parecchie somiglianze, tra quello che era il suo carattere e temperamento, così come viene riportato dalle cronache dell'epoca, ed il mio. In realtà, Mario non era romano, ma ascolano e faticò non poco, nonostante il lustro, (e l'oro) conquistati nel corso di parecchie battaglie, ad ottenere la cittadinanza romana; a quell'epoca esclusivamente riservata ai nativi della città di Roma. Morì di un colpo apoplettico in età matura, ma non avanzata. Il simbolo di quella sfiga ingrata, nella quale anche io mi riconosco e che sembra contraddistingure tutti i "Mario" di mia conoscenza; me compreso.[
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