Riepilogo:
il tema affrontato è: meglio una copia, cioè un falso o un orologio di manifattura di costo limitato, quale ad esempio il seiko?
Nel mio primo intervento dico che nn sono d’accordo sul fatto che una copia sia sempre peggio
(ovviamente è solo un parere basato sul fatto che diversi anni fa comprai una copia di rolex che montava un meccanismo eta ad un prezzo analogo a quello del seiko tipo submariner automatico con perno di carica a ore 4 anch’esso da me acquistato).
Detto questo introducevo o cercavo di farlo (visto che da alcune vs risposte vedo che il tema nn è stato recepito) UNA nuova e diversa CONSIDERAZIONE. Ed è questa, la ripeto può un cinturino originale costare enormemente di più rispetto ad uno falso?
Tale quesito è stato capito solo da Airangel il quale infatti replica: ....” sempre considerando gli originali, il collezionismo e le sue quotazioni hanno dei criteri e parametri difficilmente spiegabili......”. Concordo appieno!
-Alanford mi segnala di nn aver capito (cosa più che legittima, ovviamente penso di essere stato poco chiaro e quindi cerco con il secondo intervento di esplicitare meglio la cosa.
A questo punto Alanford, che ha capito, ma non vuole darsi per vinto dice che le mie affermazioni sono presumibilmente false e diventa anche acido (direi quasi offensivo).....
“Credo che quà nessuno è in grado di supportare quello che tu dici sul bracciale rolex
che tra l'altro mi pare neanche sia tuo, quindi tutto da verificare”........ A... 4861lv, ripijiate finchè sei in tempo!!! .
Considerazioni:
-è diverso tempo che “bazzico” sui forum di orologico, che trovo interessanti, ho anche posto dei quesiti di carattere tecnico-commerciale ai quali purtroppo non ho ricevuto risposte, non per questo mi sono inalberato o sono stato scortese, anzi tutt’altro. Ho sempre ringraziato, se non altro per l’interessamento di chi aveva risposto.
-constato però che ci sono alcuni che assumono atteggiamenti stizzosi che fanno incazzare (nn mi riferisco a questo caso in particolare) con danno risposte antipatiche.
Io per primo (sono ingegnere e quindi lo dico come autocritica, sono più avvezzo a materie più “precise” meno soggette ad interpretazioni sensibili alle “dimestichezze differenziate” che ognuno di noi ha con la lingua italiana, affermo però che è lecito il ribadire il non aver capito (anche questo è comunque un modo di manifestare un interesse e una partecipazione che è sempre gradita in una risposta qualunque essa sia). Beh vabbè Buon Anno a tutti, comunque.