Christie’s è il gigante delle aste mondiali di qualunque pezzo da collezione. Durante la recente vendita “A Connoisseur’s Vision, Part II” tenutasi a Ginevra il 10 Maggio scorso, l’incasso realizzato, ha fatto segnare l’incredibile cifra di $21,099,940, ben oltre le stime pre-asta pari a circa $15.8 milioni.
Al di là dei numeri sempre in crescita dovuti al fatto che oramai l’acquisto di orologi d’epoca di un certo livello, non riguarda più solo facoltosi collezionisti, ma vere cordate di investitori e istituti bancari, il grande interesse era anche dovuto a questo secondo appuntamento, dopo quello svoltosi a novembre scorso, che proponeva l’offerta dei tra i più preziosi Patek Philippe mai costruiti e venduti.
Approfondirò solo il lotto top numero 84. Riguardava un cronografo Patek Philippe Ref. 1527 in oro 18 k con calendario perpetuo e fasi lunari costruito nel 1943. Il suo Calibro da 13 linee è finito al nichel marchiato con il Punzone di Ginevra, 23 rubini, spirale del bilanciere compensata bimetallica, quadrante opaco argentato, indici e numeri arabi applicati in oro, tre sottoquadranti con indicazione dei secondi continui, dei 30 minuti e data con fasi lunari. La cassa è di forma tonneau con i pulsanti del cronografo rettangolari.
Gli archivi PF dicono che questa meraviglia fu costruita nel 1943 e successivamente venduta il 22 Agosto 1946. Questo esatto orologio era conosciuto da tutti gli appassionati collezionisti del mondo e seguito da oltre 20 anni, data della sua ultima comparsa in un asta pubblica. Era chiamato “il grande (di dimensioni), unico calendario perpetuo con cronografo”. Un “figlio prediletto” della Maison di Ginevra.
Sempre questo cronografo, fu completato nel 1944 quando il conflitto mondiale stava volgendo al termine. Non aveva nulla in comune con lo stile dei primi anni ’40, ma Patek volle uscire con qualcosa di estremamente innovativo per i tempi sia come dimensioni che per le forme, vedi le anse estremamente arrotondate. Infatti con un diametro di 37.6 mm superava la contemporanea referenza 1518 di oltre 2,5 mm.
Altri aspetti interessanti della storia di quest’ orologio sono che la referenza 1527 è un numero che non sembrava mai essere stato utilizzato dalla casa per alcun orologio complicato fino al 2004, quando Patek Philippe aggiunse al suo museo un pezzo che apparteneva a Henri Stern, padre di Philippe Stern ora presidente onorario. Quell’orologio però era si stato montato nella stessa cassa ma presentava “solo” la complicazione di calendario perpetuo e non anche quella di cronografo. Quindi la 1527 è una referenza costruita in due soli pezzi e quella di cui vi sto parlando è unica al mondo! Probabilmente il primo proprietario all’epoca chiese a Ginevra di aggiungere anche la funzione cronografo. L’altro pezzo fu indossato da Henri Stern durante tutta la sua vita: giunse al museo Patek solo dopo che egli morì nel 2002, dopo che il figlio Philippe decise di portarlo lì per lasciare un ricordo di suo padre.
Una bella storia. Tornando al 1527 venduto qualche giorno fa, la sua stima prima dell’asta oscillava tra CHF 1,500,000 e 2,500,000, ma un collezionista ha ritenuto valesse la pena pagarlo CHF 6,259,000 – circa Eur 4,470,000 – per aggiudicarselo.