Oddio, se devo esprimere una personalissima opionione, quest'ultimo paragone mi pare un po' indelicato, e forse, mal posto. Spiego il perchè:
-paragonare un navtimer ad un seiko da 100 euro non ha senso.
-se uno ama l'orologeria giapponese, e vuole investire i suoi soldi lì, non vedo perchè non lo debba fare.
-se uno vuole investire i suoi soldi in cose che gli piacciono anche se non si rivalutano, non vedo cosa glielo impedisca.
-a ragionare che con dieci che valgono meno ci compri uno che vale di più, non la finisci più. Con 10 seiko fai un hamilton, con x hamilton fai un longines, con x longines fai un omega o un rolex, con x rolex fai un PP o un GP......
-la rivalutazione non è sempre dovuta ai pregi tecnici dell'oggetto. Ad esempio: cosa ha un 1680 scritta rossa in più di un 1680 scritta bianca (a parte il colore della scritta) ?? Sono lo stesso orologio, ed anzi, quello normale ha la funzione di "hacking seconds", quindi tecnicamente rappresenta un progresso rispetto al primo. Ma, guarda un po', vale di meno..... e non credo proprio sia "meno pregiato".
-seiko è comunque un nome nell'orologeria giapponese. Fanno prodotti anche di eccellenza. Uno spring drive non credo abbia nulla da invidiare ad un breitling odierno, tecnicamente parlando. In questo caso, la mancata rivalutazione non dipende -del pari- dalla qualità tecnica dell'oggetto ma dalla percezione del marchio nell'immaginario del consumatore, ossia da un fattore puramente economico.
-l'anima del collezionismo è il piacere di vedere i propri oggetti, che -imho- riflettono la nostra passione, o testimoniano un periodo della nostra vita. Porto un esempio personale: posseggo una collezione di oltre 50 bicchieri di birra, delle forme più varie e delle marche più svariate, rimediati un po' ovunque (anche con metodi diciamo poco ortodossi ). E' una bella testimonianza dei miei 20 anni, e non ho mai pensato che acquistasse valore. Ma ci tengo, eccome......
Per carità, nessuna polemica. Ho solo espresso il mio pensiero.
Un pensiero che come al solito non dice nulla.... ma dice solo che uno puo' collezionare tappini di cocacola per 50 anni ed essere felice cosi'....
Ma certo , ovvio . L'importante è la salute ..l'importante è essere felici come si è ...ovviamente "anche" perchè , in molti casi , non si puo' far diversamente ....
Io non ce la faccio ..non ce la faccio piu' a far finta .....
Voi siete molto piu' bravi di me.....
Compliementi per la raccolta dei bicchieri di birra..... purtroppo io non avrei lo spazio per dei "prendipolvere" ....
Seiko è un nome per l'orologeria Giapponese
Si lo so , anche Dacia è un nome per l'industria automobilistica dell'est ....
o Tata per quella Indiana .... ( famoso ing. Tata ) ..
p.s. : non so se hai capito e colto cosa ho voluto dire .
Ho capito benissimo. Hai espresso una opinione più che legittima: è il tuo modo di intendere una collezione, ed è giusto che tu prosegua su questa strada.
Un pensiero che non dice nulla? Mi permetto di non condividere:
dice tutto, invece: ognuno ha il suo modo di intendere il collezionismo, rapportato, ovviamente, con le sue disponibilità. E questo è un concetto sì semplice, ma sono proprio le cose semplici, spesso, ad essere dimenticate.
Lo spirito con cui uno intende una collezione può non essere condiviso, ma deve essere rispettato: nemmeno io starei a collezionare tutti seiko da 200 euro: ad avere le possibilità, mi orienterei su quello stesso navtimer, o ad incrementare gli orologi da tasca che ho già ereditato (ed anche un tasca giapponese degli anni '20/'30 figurerebbe benissimo a mio avviso), ma se manuele vuole orientarsi sul monotematico (pienamente legittimo), non vedo perchè non lo debba fare. Tutto qua
Seiko è un nome di fatto. Storicamente, credo sia la maison più antica in giappone, fondata alla fine dell'800........ non so se questo semplice dato storico possa essere contestato.....
Se ti ho in qualche modo offeso col mio posto, comunque, in amicizia, ti chiedo venia
P.S.
Io, per i miei "prendipolvere", non solo me lo sono trovato, lo spazio, ma li spolvero anche periodicamente