Da un po' di giorni un pensiero non mi abbandona:
è successo che una mia paziente molto anziana, ma che gode ancora di ottima salute, viene in studio molto afflitta e mi dice: "dottore, mia figlia è in ospedale, ha avuto un ictus". Io: "quanti anni ha?" "70." L'anziana in questione, mia paziente, ha 91 anni molto ben portati.
Il pensiero è questo: che senso ha arrivare anche bene magari a 90 anni ed oltre, se poi succedono queste cose?
L'allungamento progressivo della vita ha portato anche a questo, a veder ammalarsi e morire figli ormai anziani, ma questo a parer mio vuol dire solo accanirsi sulle persone della quarta eta' e farle soffrire in modo indicibile, pur in assenza di malattia...per i credenti e non c'è di che pensare, io da parte mia ho questo pensiero che da giorni non mi abbandona, la crudele sofferenza di questa povera anziana che vede star male la figlia ormai anziana pure lei...
Forse è un topic un po' "pesante" in queste giornate estive, pero' magari parlandone riesco a liberarmi di questo pensiero...