Credo che la lancetta dei secondi a "lampo" si rifaccia al Milgauss ref. 6541, referenza storica del modello, di conseguenza poca novità, solo un "sistema" per richiamare il suo passato, ecco una piccola storiografia:
Il Rolex Milgauss fa la sua comparsa nel 1954, concepito espressamente per essere utilizzato in presenza di forti campi magnetici, come potrebbe capitare ad un fisico che lavori in un laboratorio di ricerca che effettui esperimenti sul magnetismo. E' frutto di un progetto molto accurato, in cui ogni dettaglio è creato ad hoc per garantire un corretto funzionamento in queste condizioni particolarmente critiche.
Il nome dato al modello è il risultato della fusione del termine francese mille e di gauss, ovvero l'unità di misura del magnetismo, e indica una resistenza pari a 1000 Oersted.
Questo valore rappresenta un risultato d'eccezione, soprattutto se comparato con un normale orologio di produzione, soggetto a imprecisione già a 60 Oersted e inesorabilmente destinato ad arrestarsi in prossimità dei 100 Oersted.
Per raggiungere questo rilevante traguardo Rolex impiega un semplice quanto geniale accorgimento.
Protegge il calibro del Milgauss all' interno di una “campana” realizzata in ferro dolce che, agendo da “gabbia di Faraday”, isola il contenuto da qualunque campo elettromagnetico esterno (sulla ref. 6543 questa funzione è assolta da un fondello particolarmente spesso).
Contemporaneamente il movimento, derivato da calibri Rolex già in uso al tempo, viene equipaggiato con componenti realizzati in una particolare lega anti-magnetica e, in virtù di queste modifiche, assume di volta in volta una denominazione specifica.
A partire dal 1954, anno della sua nascita, il Rolex Milgauss viene prodotto in tre varianti.
I primi esemplari sono contraddistinti dalla ref. 6543 e l'isolamento anti-magnetico è garantito da un fondello di notevole spessore unitamente ad un anello in ferro dolce posizionato attorno al movimento.
Il gioco sfere è di tipo dauphine con lancetta dei secondi dritta.
La ghiera girevole presenta inizialmente un inserto graduato analogo a quello dei modelli Submariner, mentre in seguito assumerà una grafica specifica con indici di forma triangolare.
Curiosamente la larghezza tra le anse è leggermente inferiore rispetto ai canonici 20mm.
Dopo breve tempo appare il successivo Milgauss ref. 6541, la prima ad utilizzare la “campana” anti-magnetica, un contenitore in ferro dolce, realizzato in due parti, che racchiude il movimento al proprio interno.
La misura delle anse è ora 20mm e permette agevolmente il montaggio del bracciale Oyster.
Viene introdotta la caratteristica sfera dei secondi a saetta, che diventa l'elemento distintivo di questo modello.
Per entrambi i modelli il quadrante è nero con grafica argento, con indici misti luminosi ed applicati.
Viene prodotto sia con finitura standard che con una particolare lavorazione honeycomb.
Generalmente il nome del modello è collocato ad ore 12 ma alcuni esemplari lo hanno ad ore 6, posizionato sopra il certificato di cronometro.
I movimenti utilizzati sono i calibri 1065M, 1066M e 1080.
Nei primi anni '60 avviene un importante rinnovamento: la ref. 6541 è sostituita dal nuovo Rolex Milgauss 1019 caratterizzato da un design più sobrio, improntato all'understatement.
La ghiera graduata lascia il posto ad una semplice lunetta liscia e solo la cassa oversize (38mm) lascia trasparire le sue notevoli doti tecniche.
Anche in questo caso il movimento è racchiuso dai due coperchi anti-magnetici, mantenuti in sede grazie ad una molla sagomata a croce, alloggiata all'interno del fondello.
Il movimento è il cal. 1580. Il quadrante, in alluminio, è disponibile in due varianti cromatiche: nero e argentè con finitura “graffiata” ed è graduato fino al 1/4 di secondo.
Il gioco sfere, anch'esso anti-magnetico, presenta una nervatura longitudinale.
Successivamente, attorno alla metà degli anni '70, viene impiegato un quadrante con una diversa graduazione (½ secondo) e le sfere perdono la nervatura.
La variante argentè assume una finitura satinata. La scritta Milgauss alle ore 12 ha una maggiore spaziatura ed è stampata con un carattere più marcato.
Essendo un modello estremamente specializzato, dedicato ad un pubblico ristretto, il Rolex Milgauss non conquista il favore del pubblico.
Le prime ref. 6543 e 6541 registrano volumi di vendita ridotti, acquistati in prevalenza da chi realmente necessita di un orologio da utilizzare in presenza di campi magnetici di forte intensità.
Il successivo 1019 non ha sorte migliore e anche in questo caso le richieste giungono prevalentemente da clienti professionali.
Le dimensioni generose della cassa costituiscono un limite per la clientela ordinaria, che preferisce orientarsi sui meno impegnativi modelli da 36mm e di conseguenza i Milgauss sono condannati a lunghe giacenze presso i rivenditori.
A causa dello scarso successo, nell'ultimo periodo di produzione la ref. 1019 viene realizzata solo su ordinazione secondo questa procedura: l'acquirente ne fa richiesta al concessionario, che dopo aver raccolto un certo numero di prenotazioni a sua volta trasmette l'ordine alla casa costruttrice.
Scompare definitivamente dai listini attorno al 1988, senza che Rolex presenti un nuovo modello a sostituirlo.
A distanza di quasi vent'anni una riedizione del Rolex Milgauss viene riproposta alla fiera di Basilea 2007.
Il nuovo modello (ref. 116400) punta a rendere più attuali le caratteristiche del predecessore, a partire dalla protezione antimagnetica.
La nuova carrure ha un diametro di 40mm (38mm per il modello originale) e una nuova finitura lucida, mentre la scelta dei quadranti prevede il bianco ed il nero, abbinati ad una sfera secondi "a saetta" che si ricollega idealmente a quella del Milgauss ref. 6541.
E' inoltre disponibile una speciale versione caratterizzata da un inedito vetro zaffiro di tonalità verde, che assume la ref. 116400 GV.
Il movimento ora è il calibro 3131 (meccanico a carica automatica con certificazione COSC)