Mi spiace,ma quelle linee piuttosto tozze, non mi hanno mai particolarmente affascinato, preferisco da sempre linee più esili e facilmente polsabili. Gli anni '60, sono stati gli anni del trionfo dei piatti ed ultrapiatti, con grafiche minimaliste. Come spesso succede, il periodo successivo ad una tendenza diffusa, tende ad esprimere una reazione "stilistica" uguale e contraria ed ecco come nel decennio successivo, le forme si ingrossano, gli spessori aumentano spesso a sproposito e le linee si imbastardiscono contaminandosi. Il Rado Voyager mostrato da Soyuz, incarna perfettamente la voglia di evolvere verso forme meno minimaliste, ma comunque sobrie ed eleganti e perchè no? Anche impreziosite dalla presenza di pietre preziose o semipreziose. Sono due chiavi di lettura stilistica, completamente opposte l'una all'altra, ambedue esprimono in modo diverso una voglia di maggior "sportività" in un accessorio che doveva ancora dimostrare la sua versatilità ad affrontare situazioni d'impiego diverse. Direi che lo stile Rado, sia un'ottima interpretazione stilistica in chiave più "soft" di questa nuova tendenza. Anche se il mio target rimangono gli anni '40/'50/'60, Il Voyager di Rado, rappresenta una presenza stilistica troppo significativa per essere ignorata.