|
airangel ha scritto:
in entrata in svizzera è la finanza italiana che fa controlli più interessati per evitare l'espatrio di somme di denaro non dichiarate, i cosiddetti spalloni. in uscita dalla svizzera invece sono gli svizzeri a controllare, se non sbaglio l'iva da pagare è alla svizzera.
cmq sia, indipendentemente da chi fa i controlli, si rischia.
stessa cosa in uscita da livigno, una volta mi hanno fatto il terzo grado per un navigatore (che avevo comprato tempo prima in svizzera), e mi hanno lasciato andare per evidente benevolenza, se avessero voluto, mi avrebbero fatto il contropelo.
|
No.
L'iva svizzera tu l'hai già pagata. A controllarti è la dogana italiana, che ha tutto l'interesse a farti pagare la differenza tra l'iva svizzera e quella italiana, che è appunto più alta.
Gli svizzeri neanche ti guardano, ormai. Un sacco di valichi adirittura di notte non sono neanche controllati dagli svizzeri (c'è solo la polizia nostra, mentre la finanza se la dorme, come a Tirano, 20km a est di Sondrio, 50km da St.Moritz. Di notte solo polizia nostra che ti guarda carta d'intentità e ti fa andare via in 3 secondi).
Con un minimo di nonchalanche, difficile, veramente difficile, che gli venga in mente di chiederti: "e l'orologio?".
Diverso, diversissimo, il discorso Livigno.
La finanza non è a Livigno per guardarti i documenti, ma solo per cercare di f*****e chi vuole truffare l'iva allo stato. Perciò ogni cosa li insospettisce: gomme nuove, orologi nuovi, gioielli, cellulari nuovi, tutto. E attenzione, girano ogni tanto per Livigno (e non è una metropoli) finanzieri in borghese che annotano le targhe di chi esce dalle gioiellerie più grosse con la borsa. Se vi capita questa sfiga, il controllo alla dogana è matematico e fatale. (e non c'è solo la multa, ma il sequestro del vostro oggetto e la perdita dell'intero valore!). Quindi molta attenzione, moltissima attenzione a Livigno. Ne conosco parecchia di gente che ha pagato molto salato il tentare di risparmiare quel 10/20%. Sulla Svizzera, non è così. Se andate a Lugano un bel venerdì e tornate in Italia alle 2 o 3 di notte, magari con 2 o 3 amici, non vi guarda nessuno, pensano che siete andati a fare serata e via.
Chiaro che avere una targa di confine (tipo Sondrio, Varese, Como, aiuta molto a passare inosservati), ma anche una Milano o una Brescia, non attirano attenzione.