Senti un po' aragon....se: un submariner va a 2000 , un panerai logo ( unitas) a quanto va in proporzione ? ...... a 800 euri ? ... ho esagerato ? .....
Un Panerai dovrebbe/potrebbe costare piu' o meno cifre analoghe ad un submariner.
Mah, vedi che la mia affermazione - pur con un certo tasso di provocatorieta' - e' piuttosto aderente alla realta' dei fatti. La questione e' vedere le cose da un punto di vista dell'industrializzazione di un prodotto. Per fare simili valutazioni, e' necessario avere un po' di contatto esperenziale con i processi produttivi ed eliminare le fette di prosciutto sugli occhi dei "consumatori" che con sapienza vengono poste da chi e' preposto a farlo (o che i "consumatori" medesimi si pongono volontariamente sui loro occhietti santi).
Ecco, levate queste fettine di prosciutto, valutati i costi industriali di produzione di MASSA di taluni componenti, si scopre che il valore intrinseco di un movimento dipende in modo inversamente esponenziale dalla numerosita' dei pezzi prodotti. Che certe "raffinatezze" in termini di valore effettivo e rientrati i costi di sviluppo, cubano centesimi della moneta corrente. Che quindi in ultima analisi, un calibro "proprietario" vale quanto un calibro "universale" e che in molti casi per varie ragioni, vale persino meno di certi altri calibri. Parlo naturalmente di valore reale, eliminando tutte le chiacchiere con cui vengono parametrizzati ed infarciti certi discorsi che tecnicamente lasciano il tempo che trovano perche' sono solo fuffa.
Ovviamente questi discorsi sono applicabili solo per le produzioni di massa, non certo per le produzioni di centinaia o migliaia di pezzi dove fattori specifici possono far oscillare pesantemente i costi effettivi di produzione. In piu' od in meno peraltro...un orologio prodotto interamente in europa costa in partenza molto di piu' rispetto ad "altri". Intendo interamente, dal vetro all'ardiglione del cinturino e montato con manodopera europea.
Ecco oggi siamo in una situazione folle, dove non e' piu' possibile determinare con certezza la provenienza di questi prodotti e dove alcuni Aziende triplicano il listino senza destare il benche' minimo accenno ad una pernacchia da parte dei consumatori...
Anzi, ci sono schiere di Tafazzi che gongolano perche' il loro submariner usato mantiene artificiosamente il valore (percezione peraltro in parte fittizia perche' non tiene conto della naturale svalutazione della moneta e del reale costo della vita) grazie al continuo pompaggio al rialzo immotivato dei listini.
Nessuno si e' mai chiesto quale e' la fenomenologia che sta dietro al continuo calo dei prezzi di certi prodotti consumer ad altissimo tasso di "ricerca tecnologica"? No, ho indovinato?
Innanzitutto un salutone a tutti. E' meraviglioso tornare su questo forum dopo un po' di mesi di assenza, e vedere per certi aspetti, come le conversazioni che coinvolgono il buon vecchio massotto siano un po' come le soap opera... Poi stare anche mesi senza vedere una puntata per poi riaccendere la televisione e capire che in realtà è esattamente tutto come prima... Ossia rolex contro tutti, ed in particolare contro seiko.
Fatalità sono 3 giorni che ho al polso un seiko monster 5 con i fusi sulla ghiera (modello SRP127J1) e devo dire la verità che la qualità è veramente buona.
Sono anni che i soggetti affetti da orologite si scannano quando si parla di rapporto qualità prezzo, per non parlare poi dei patiti monomarca, di cui, qui ad orologico, abbiamo un esemplare eccezionale. Per parlare
veramente di rapporto qualità prezzo devi prendere un orologio in tutte le sue componenti, valutarne la qualità (di ogni singolo elemento) e poi considerare il prezzo che costa. Bè, se cosi facessi realmente, non potrei dire che è meglio il mio zenith striking che fa socntato 6,5k rispetto al mio seiko che costa 0,183k. Con il mio zenith in sostanza potrei comprare 35 seiko e mezzo. E' chiaro che il paragone in senso assoluto non tiene, ma devi considerare anche quanto paghi un prodotto. Ed infine, devi considerare quanto sei disposto a spendere per avere cosa in cambio. Infatti la cosa è ben più complicata rispetto alle sole considerazioni di qualità in senso assoluto e costi. Ad esempio io sono appassionato di modellini d'auto. Gli artigianali costano un botto, anche migliaia di euro. Ma se vai a vederne la qualità in senso assoluto, sono inferiori, in quanto fatti a mano. Ma paghi il lavoro di decine e decine e decine di ore di un artigiano. Però hai il piacere di un pezzo che sai che magari molti altri non hanno e se anche ce l'avessero non può essere identico, in quanto fatto a mano. Quello che voglio dire è che tutto ciò che ci può appagare può essere superfluo. In buona sostanza l'appagamento che deriva nel prendere un patek deriva molto di più dall'idea che hai che è un patek che non per l'oggetto in quanto tale. La tecnica e la qualità dei componenti e delle lavorazioni sono solo uno dei tanti aspetti che un appassionato, qualsiasi sia l'oggetto in questione, considera per l'acquisto del prodotto (e vorrei dire che molto spesso in % non è poi cosi rilevante). In buona sostanza, se ci arrendessimo al fatto che in proporzione (e ripeto in proporzione) sono soldi molto meglio spesi per un seiko che non per un qualsiasi altro orologio anche se con 150 complicazioni in platino da svariate decine di migliaia di euro, dovremo anche arrenderci al fatto che abbiamo speso male tutti i soldi spesi per i nostri amati pargoli. Ma, se cosi ragionassimo (e non ragioniamo cosi per spirito di sopravvivenza) allora come si farebbe a chiamare passione? La passione è, per definizione irrazionalità. In fondo, siamo innamorati delgi orologi. Strapagati, strasopravvalutati, stra tutto quello che volete, sono pur sempre i nostri beniamini.
Buoni orologi a tutti.