ma dai ... orologio svizzero, casa prestigiosa, di manifattura, progenitore del modello di maggior successo al mondo, extremely rare perchè incompreso alla sua uscita e quindi prodotto in pochi esemplari, indossato da un icona del cinema che ci fa le corse automobilistiche e tu, che poi ce l'hai pure il daytona, di fronte ad una storia orologiera del genere mi paragoni il coso di una fabbrichetta tedesca fallita e rimessa in piedi con abile operazione commerciale e che usa solo l'oro per giustificare prezzi scandalosi? m'avessi detto patek forse ti avrei perdonato ... 
Tanto per cominciare dentro al PN c'era un calibro comprato, perché il primo calibro cronografico da loro prodotto dopo aver comprato per anni in giro è quello che è dentro al mio.
Se era incompreso un motivo ci sarà visto che era assolutamente convenzionale, la rarità è dovuta anche all'anzianità con gli anni la roba si rompe e si butta pure.
Cosa c'entra il fatto che lo abbia indossato una celebrità a cui probabilmente lo avevano regalato per portarlo e che di orologi probabilmente non capiva una cippa con la qualità dell'orologio dal bracciale di latta?
La fabbrichetta tedesca i prezzi li giustifica con quel che c'è dentro che evidentemente meritano solo una casa d'oro o di platino per alloggiarlo.
Il fatto che parli così di Lange esaltando Patek la dice comunque tutta sulla tua preparazione.
Quando avrai studiato un po magari ne riparliamo e mi darai pure ragione.
I Paul Newman utilizzano il calibro 72 di produzione Valjoux, personalizzato dall’adozione della regolazione Microstella, l’incisione della sigla Rolex Geneve sulla platina, l’impiego di un ponte della cronografia dedicato e, successivamente, la modifica al meccanismo di azionamento della cronografia e l'impiego di un bilanciere a 21.600 a/h. Nei report spesso viene indicato come "manufactured".
La grafica del quadrante nasce dalla collaborazione tra Rolex e le gare di Daytona e Le Mans. All'inizio viene definito "racing" o "tropical". Saranno i collezionisti italiani ad introdurre il soprannome Paul Newman.
Non credo che qualcuno abbia mai buttato un rolex, meno che mai un Daytona... più probabile che a finire nel cestino sia stato qualche GUB ...
Il Paul Newman, come il moonwatch, il monaco, il museum, il flieger ed il submariner di james bond, sono pietre miliari dell'orologeria, indipendentemente dalla valutazione tecnica. Convengo con te che Lorenzo con Sector e Costantino Vitagliano con Chronotech siano altra cosa.
Veniamo ai Patek: se a Natale alanford avesse avuto "budget illimitato" cosa si sarebbe comprato? Un Lange? Un Glashutte? Un Moritz Grossmann? Macchè: si sarebbe comprato un bel patek!
Ora, siccome io avrei fatto la stessa cosa, direi che la mia laurea in orologeria quantistica vale quanto qualunque master in uhrencibernetika.
Stempero la mia vena polemica con un'ammissione di colpa: riconosco che nella mia personale classifica il Lange è a podio mentre il Newman non compare neanche... ma da qui a dire che il primo è Van Gogh e l'altro è Damien Hirst ce ne passa
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