A me risulta che solo i rivenditori finali, i negozianti cioè, abbiano fino al 40% di margine, che su oggetti del valore di migliaia di euro è decisamente non poco (per un confronto più consono del solito, immaginate se i concessionari auto, che pur le loro belle spese le hanno, credo più dei gioiellieri, potessere avere gli stessi margini). I costi di trasporto sono molto bassi rispetto alla media, la progettazione viene ammortizzata su moltissimi anni, soprattutto nei movimenti dove essaincide maggiormente (il disegono di una cassa nuova o di un nuovo quadrante credo costi poco), le materie prime (oro compreso) non incidono in percentuale molto sul prezzo finale (come è possibile, ad esempio, che un bracciale possa costare after market anche 800 Euro, indifferentemente se uomo o donna dello stesso brand e foggia, il primo pesante il doppio del secondo? questo per esperienza personale.) probabbilmente è vero che solo l'importatore ricarica il 20% (anche questo non è mica poco!), ma molte case distribuiscono in proprio.
Insomma, io credo che alla produzione un orologio possa costare si e no il 20/30% max del costo al cartellino, e più l'orologio è caro, maggiormante questa percentuale scende.
Tutto questo non toglie che, pur ricercando il massimo di sconto, noi continueremo sempre a cercarli al dilà di tutto ed a comprarceli appena possiamo, siamo così!![:p]