Orologico Forum 3.0

Il nostro personale Santo Graal dell'orologeria

Patrizio

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Re:Il nostro personale Santo Graal dell'orologeria
« Risposta #30 il: Luglio 10, 2014, 16:08:46 pm »
è lo stesso ragionamento che fanno certi orologiai
se è giornataccia meglio non  mettere mano agli attrezzi

beh per un simplicity un po' potrei aspettare...
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Teo

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Re:Il nostro personale Santo Graal dell'orologeria
« Risposta #31 il: Luglio 10, 2014, 17:58:42 pm »
Ma qualcuno sa quanto tempo ci mette Dufour a creare un simplicity?

Quando il tuo cliente è disposto a pagare la perfezione allora sai che ti devi prendere il giusto tempo..

Ricordo le parole di orologiai come D. Roth: “Smetto di lucidare un particolare solo quando vedo che ogni mio sforzo non porta più ad alcun miglioramento” … “Alcune parti le lucido anche per più di una settimana perchè vedo che continuano a migliorare” .. “Ci si può impiegare un giorno in più od uno in meno anche solo per un unico particolare.. e non dipende sempre tutto da me.. ad esempio aspetto sempre un giorno umido per rifinire a specchio.. la mia fortuna è che qui a Vallèe de Joux piove spesso!”
(teniamo in considerazione che Roth produce poco più di 5 orologi all'anno)

Oppure ricordo le parole di Antti: “Se un giorno hai il malumore tutta la negatività si trasferisce in quel particolare che stai lucidando.. il risultato finale sarà disastroso perchè getterai al vento anche quello che di buono avevi fatto i giorni precedenti su quello stesso pezzo.. rendendo vani anche quelli”
“la cosa difficile è riuscire a lavorare per molte ore al banco e riuscire a mantenere la giusta concentrazione fra corpo e mente.. devi saper comandare perfettamente la tua mano ad ogni istante, essere perfettamente cosciente di ciò che stai per andare a fare con il prossimo movimento della tua mano”

(Antti si riferisce alla sua prima piccola serie di 5 orologi)

Oppure ricordo le parole di F.P.Journe: “Dufour mi ha detto che le mie finiture sono abbastanza buone..  che però posso fare ancora meglio … ma dovrei triplicare i miei costi di produzione”
(credo che Journe faccia minimo 200 orologi all'anno... non è un dato certo.. è la mia sensazione.. dovrei verificare)

Questo non ti dice quanto tempo serve per fare un orologio o quante ore di lavoro materiale ci siano effettivamente... ma ti da la percezione che qui non si paga solo ed esclusivamente un tabulato dove sono segnate le ore passate con la lima in mano.. probabilmente si paga anche il tempo in cui un abile orologiaio passa alla ricerca della massima concentrazione e serenità.. oltre che ovviamente a tutta l'esperienza accumulata negli anni..

Sono comunque certo che tutto questo lo sai, scusa se mi sono dilungato …
se vuoi passiamo ad analizzare dati concreti:
Sappiamo che Dufour comincia a costruire e presentare il Simplicity nel 2000
Si era proposto di farne almeno 200 … e credetemi, sapeva il fatto suo.. perchè gran parte erano già prenotati e i tempi di attesa per i clienti erano di 4 anni per averne uno..
Nel 2012 è stato consegnato il numero 200
Quindi fanno circa 16 orologi all'anno..
;)

Grazie Palombaro, no queste citazioni non le conoscevo, ti ringrazio e spiegano più di mille conti che possiamo fare.
Non sapevo che anche Roth avesse un'attenzione maniacale per le finiture sarei curioso di vedere delle macro del Breguet 3130 (in rete trovo solo foto del calibro piccole) per capire se anche in quel caso la dedizione alla finiture sia stata in qualche modo perseguita per un orologio di produzione e non artigianale... anche perché quello è il mio orologio sogno da realizzare! Che è un po' meno del Santo Graal  ;D ;D ;D

Matteo

Re:Il nostro personale Santo Graal dell'orologeria
« Risposta #32 il: Luglio 10, 2014, 22:35:33 pm »
Per me il Santo G nn e' l orologio più bello, ne' il più complicato e ne', tantomeno, il più costoso. Il Santo G. e' la coppa dove ha bevuto Gesu durante l ultima cena ed in cui è' stato raccolto il sangue di Cristo dopo la crocifissione e, x questo, dotato di presunti poteri mistico magici. Secondo la maggior parte degli storici nn poteva essere un oggetto sofisticato e lussuoso ma, più semplicemente, un bicchiere dalle fattezze umili, privo di gemme e metalli nobili; probabilmente , una banale coppa in legno!! Sulla base di ciò, il Santo Graal, x me,  potrebbe essere un segnatempo realizzato da uno dei maggiori, se nn il più grande, profeta dell'orologeria moderna, ovvero breguet in persona come ad es. questo del 1791. Orologio a ricarica automatica, ripetizione di quarti, calendario e fasi lunari. Semplicità di lettura, armonia, grande eleganza e, su tutto, valore storico inestimabile. Provo a postarne una foto
 

palombaro

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Re:Il nostro personale Santo Graal dell'orologeria
« Risposta #33 il: Luglio 11, 2014, 10:09:07 am »
Per me il Santo G nn e' l orologio più bello, ne' il più complicato e ne', tantomeno, il più costoso. Il Santo G. e' la coppa dove ha bevuto Gesu durante l ultima cena ed in cui è' stato raccolto il sangue di Cristo dopo la crocifissione e, x questo, dotato di presunti poteri mistico magici. Secondo la maggior parte degli storici nn poteva essere un oggetto sofisticato e lussuoso ma, più semplicemente, un bicchiere dalle fattezze umili, privo di gemme e metalli nobili; probabilmente , una banale coppa in legno!! Sulla base di ciò, il Santo Graal, x me,  potrebbe essere un segnatempo realizzato da uno dei maggiori, se nn il più grande, profeta dell'orologeria moderna, ovvero breguet in persona come ad es. questo del 1791. Orologio a ricarica automatica, ripetizione di quarti, calendario e fasi lunari. Semplicità di lettura, armonia, grande eleganza e, su tutto, valore storico inestimabile. Provo a postarne una foto

e tutto questo studio sul Santo Graal si recepisce anche guardando Indiana Jones e l'Ultima Crociata ......  ;D è vero....  8) anche lì.. il calice scelto è il più semplice, quello in legno..  ;)
Comunque, viste le tue premesse mi aspettavo che la tua scelta fosse uno swatch sistem51 .. semplicissimo anche a livello tecnico... non in legno ma in plastica... Invece hai scelto quello che certamente, ai tempi, era uno degli orologi più complicati mai costruiti e certamente anche prezioso e costoso...
Indipendentemente dal fatto che la tua scelta sia coerente o meno con le premesse fatte (e non mi interessa più di tanto) posso solo esprimerti i miei complimenti per il tuo bellissimo Santo Graal...  :)


Ma qualcuno sa quanto tempo ci mette Dufour a creare un simplicity?

Quando il tuo cliente è disposto a pagare la perfezione allora sai che ti devi prendere il giusto tempo..

Ricordo le parole di orologiai come D. Roth: “Smetto di lucidare un particolare solo quando vedo che ogni mio sforzo non porta più ad alcun miglioramento” … “Alcune parti le lucido anche per più di una settimana perchè vedo che continuano a migliorare” .. “Ci si può impiegare un giorno in più od uno in meno anche solo per un unico particolare.. e non dipende sempre tutto da me.. ad esempio aspetto sempre un giorno umido per rifinire a specchio.. la mia fortuna è che qui a Vallèe de Joux piove spesso!”
(teniamo in considerazione che Roth produce poco più di 5 orologi all'anno)

Oppure ricordo le parole di Antti: “Se un giorno hai il malumore tutta la negatività si trasferisce in quel particolare che stai lucidando.. il risultato finale sarà disastroso perchè getterai al vento anche quello che di buono avevi fatto i giorni precedenti su quello stesso pezzo.. rendendo vani anche quelli”
“la cosa difficile è riuscire a lavorare per molte ore al banco e riuscire a mantenere la giusta concentrazione fra corpo e mente.. devi saper comandare perfettamente la tua mano ad ogni istante, essere perfettamente cosciente di ciò che stai per andare a fare con il prossimo movimento della tua mano”

(Antti si riferisce alla sua prima piccola serie di 5 orologi)

Oppure ricordo le parole di F.P.Journe: “Dufour mi ha detto che le mie finiture sono abbastanza buone..  che però posso fare ancora meglio … ma dovrei triplicare i miei costi di produzione”
(credo che Journe faccia minimo 200 orologi all'anno... non è un dato certo.. è la mia sensazione.. dovrei verificare)

Questo non ti dice quanto tempo serve per fare un orologio o quante ore di lavoro materiale ci siano effettivamente... ma ti da la percezione che qui non si paga solo ed esclusivamente un tabulato dove sono segnate le ore passate con la lima in mano.. probabilmente si paga anche il tempo in cui un abile orologiaio passa alla ricerca della massima concentrazione e serenità.. oltre che ovviamente a tutta l'esperienza accumulata negli anni..

Sono comunque certo che tutto questo lo sai, scusa se mi sono dilungato …
se vuoi passiamo ad analizzare dati concreti:
Sappiamo che Dufour comincia a costruire e presentare il Simplicity nel 2000
Si era proposto di farne almeno 200 … e credetemi, sapeva il fatto suo.. perchè gran parte erano già prenotati e i tempi di attesa per i clienti erano di 4 anni per averne uno..
Nel 2012 è stato consegnato il numero 200
Quindi fanno circa 16 orologi all'anno..
;)

Grazie Palombaro, no queste citazioni non le conoscevo, ti ringrazio e spiegano più di mille conti che possiamo fare.
Non sapevo che anche Roth avesse un'attenzione maniacale per le finiture sarei curioso di vedere delle macro del Breguet 3130 (in rete trovo solo foto del calibro piccole) per capire se anche in quel caso la dedizione alla finiture sia stata in qualche modo perseguita per un orologio di produzione e non artigianale... anche perché quello è il mio orologio sogno da realizzare! Che è un po' meno del Santo Graal  ;D ;D ;D

Matteo

Queste sue parole sono recenti... non ho foto del 3130.. ma certamente le finiture in questo orologio dipendono molto dalle direttive che la società Breguet imponeva a Roth stesso...
Attualmente Roth può permettersi di fare ciò che fa anche Dufour e pochi altri..
Metto una foto del ponte nel suo ultimo modello:


***

Re:Il nostro personale Santo Graal dell'orologeria
« Risposta #34 il: Luglio 12, 2014, 01:11:27 am »
Si, e' un'obiezione legittima, ci avevo pensato prima di scrivere il mio post ma, se Il Santo Graal funge da parametro fornendo le coordinate, in base alle quali orientarsi x scegliere l'orologio, allora nn penso possa essere uno swatch. Infatti, essendo la coppa unica, nn potra' trattarsi di un segnatempo riprodotto su scala industriale; adattando il S G all'orologeria e' difficile ipotizzare qualcosa di unico, o se vogliamo artigianale, ed al contempo "povero" ! Quindi, bisognerà scegliere se privilegiare l'umiltà e la semplicità  (Papà Francesco mi pare indossi un casio in gomma nera quadrante bianco) o il valore storico, simbolico del pezzo. Io, nella mia scelta, ho optato x il secondo. 😜😜😜😜 Piuttosto nn riesco a postare foto!
 

palombaro

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Re:Il nostro personale Santo Graal dell'orologeria
« Risposta #35 il: Luglio 14, 2014, 10:41:32 am »
Si, e' un'obiezione legittima, ci avevo pensato prima di scrivere il mio post ma, se Il Santo Graal funge da parametro fornendo le coordinate, in base alle quali orientarsi x scegliere l'orologio, allora nn penso possa essere uno swatch. Infatti, essendo la coppa unica, nn potra' trattarsi di un segnatempo riprodotto su scala industriale; adattando il S G all'orologeria e' difficile ipotizzare qualcosa di unico, o se vogliamo artigianale, ed al contempo "povero" ! Quindi, bisognerà scegliere se privilegiare l'umiltà e la semplicità  (Papà Francesco mi pare indossi un casio in gomma nera quadrante bianco) o il valore storico, simbolico del pezzo. Io, nella mia scelta, ho optato x il secondo.  Piuttosto nn riesco a postare foto!

ci mancherebbe... la mia era quasi più una battuta...  ;)
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Re:Il nostro personale Santo Graal dell'orologeria
« Risposta #36 il: Luglio 14, 2014, 13:08:21 pm »
Si, e' un'obiezione legittima, ci avevo pensato prima di scrivere il mio post ma, se Il Santo Graal funge da parametro fornendo le coordinate, in base alle quali orientarsi x scegliere l'orologio, allora nn penso possa essere uno swatch. Infatti, essendo la coppa unica, nn potra' trattarsi di un segnatempo riprodotto su scala industriale; adattando il S G all'orologeria e' difficile ipotizzare qualcosa di unico, o se vogliamo artigianale, ed al contempo "povero" ! Quindi, bisognerà scegliere se privilegiare l'umiltà e la semplicità  (Papà Francesco mi pare indossi un casio in gomma nera quadrante bianco) o il valore storico, simbolico del pezzo. Io, nella mia scelta, ho optato x il secondo.  Piuttosto nn riesco a postare foto!

ci mancherebbe... la mia era quasi più una battuta...  ;)
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Eh si, un giochino..😜😜😜😜