Io il discorso di incursore lo capisco, non lo condivido, ma lo capisco.
Per questo dico che una certa passione, per un certo tipo di orologeria, è un lusso (nel vero senso del termine) che pochi possono davvero permettersi. Ed in questo molto più "esclusiva" di qualunque rolex "raro".
Perchè chi deve preoccuparsi della rivendita dell'orologio, perchè potrebbe aver bisogno di quei soldi, evidentemente non può permetterselo pur magari avendone in un dato momento la disponibilità economica.
La prospettiva di chi deve preoccuparsi della rivendita e del rientro del capitale speso, inevitabilmente, non è conciliabile con la passione per certa tipologia di oggetti.
È anche un nonsenso immaginare il piccolo borghese con una certa disponibilità contingente, avventurarsi nell'acquisto di una ferrari nuova fiammante senza che poi abbia la capacità di sostenerne i costi di manutenzione, la tassazione e l'inevitabile perdita economica quando andrà a rivenderla dopo pochi anni di "sacrifici".
Poi, a latere, c'è chi non ha nessuna "passione" per l'orologeria, ma al massimo per i bracciali, il mercimonio e la facile rivendita con piccolo guadagno. Ed è un'altra categoria di persone che si diverte e gratifica non per l'oggetto che possiede, ma per "l'affare" che ne può ricavare. Ed ovviamente concentra la sua attenzione solo sugli orologi che consentono tali "affari".
Poi ci sono quelli che nutrono nei confronti di questi oggetti altri tipi di interessi, quelli che vogliono darsi un tono con l'oggetto di lusso e di grido, quelli che semplicemente se ne infischiano di orologi e orologeria ma hanno un po' di soldi da spendere in effimero, e tante altre categorie di clienti a cavallo tra gli uni e gli altri.
Alla conta dei fatti, e il mercato ne è una riprova, chi si appassiona all'orologeria per quel che è, per come è fatta, per la maestria che dovrebbe sottendere, che trae maggior divertimento dal fascino dello studio e dell'approfondimento che non dall'edonismo e dal commercio, è una risicata minoranza di "impallinati" come qualcuno li ha definiti in altri lidi, denotando come l'uomo medio vede questa categoria di persone desiderose di spingersi più a fondo in questo ambito
Quello che noi amiamo definire "vero appassionato" e che in modo più pomposo sulle riviste viene chiamato "connoisseur" (dal verbo, appunto, conoscere), categoria nella quale molti amano inserirsi senza averne i requisiti minimi di appartenenza, è solo un estroso "rompicoglioni" (almeno così viene generalmente visto dai commercianti, veri o di straforo) che non si sa fare i mazzi suoi e non sa stare al suo posto a bersi le pappine precotte con le quali i commercianti (appunto) sono soliti intortare i loro clienti su cose che di fatto sconoscono completamente
Un rompipalle al quale, appunto, non si può vendere la fuffa spacciandogliela per cioccolata; il peggiore cliente, per le case e la loro rete di vendita che di fatto i loro guadagni, fuori da ogni ragionevole misura, li fanno vendendo fuffa ad un gregge belante di consumatori plafonati sui marchi e pronti a bersi qualunque fantasia, pure quelle sui polipetti, i 4 grassi, i 6 rovesciati e chi più ne ha più ne metta, mettendoci pure bei soldi sopra.