Orologico Forum 3.0

Amo così profondamente l'Orologeria...

erm2833

Re:Amo così profondamente l'Orologeria...
« Risposta #240 il: Aprile 21, 2015, 15:30:09 pm »
ragazzi ma voi che intendete per media borghesia?
perchè il reddito medio italiano 2014 è 20000 euro o poco meno...
Certo se con un tale reddito vuoi vestire griffato,vivere in un attico,guidare un'Audi A6,fare le vacanze ai tropici e portare un Daytona al polso non ci siamo.
Il vero appassionato pero' si accontentera' di 70 mq. in periferia,di una Punto magari usata,di vacanze in Puglia su spiaggia libera e magari potra' permettersi l'agognato Rolex al polso.
La differenza che ho notato con gli abitanti di paesi a noi vicini,e per passioni diverse dalla nostra,e' proprio questa:se fai un giro sulle coste francesi atlantiche noterai migliaia di barche a vela di 7 o 8 metri quando da noi la barca piccola e' il 12 metri;barche,le francesi, di proprieta della piccola e media borghesia,che in nome della passione sacrificano il resto per concedersele.
Se ti fai un giro in Scozia alloggiando nei B&B,che sono molto spesso di proprieta' di contadini,ti stupirai,come mi sono stupito io,che il tuo ospite vestito da cencione e' poi socio al club di golf di
St.Andrews,che e' uno dei piu' rinomati al mondo.
Noi italiani viviamo ancora quel sordo provincialismo per cui la nostra auto DEVE essere Audi,Bmw o Mercedes,le nostre calzature Tods ed il nostro orologio Rolex.

Re:Amo così profondamente l'Orologeria...
« Risposta #241 il: Aprile 21, 2015, 15:45:26 pm »
Io il discorso di incursore lo capisco, non lo condivido, ma lo capisco.
Per questo dico che una certa passione, per un certo tipo di orologeria, è un lusso (nel vero senso del termine) che pochi possono davvero permettersi. Ed in questo molto più "esclusiva" di qualunque rolex "raro".
Perchè chi deve preoccuparsi della rivendita dell'orologio, perchè potrebbe aver bisogno di quei soldi, evidentemente non può permetterselo pur magari avendone in un dato momento la disponibilità economica.
La prospettiva di chi deve preoccuparsi della rivendita e del rientro del capitale speso, inevitabilmente, non è conciliabile con la passione per certa tipologia di oggetti.
È anche un nonsenso immaginare il piccolo borghese con una certa disponibilità contingente, avventurarsi nell'acquisto di una ferrari nuova fiammante senza che poi abbia la capacità di sostenerne i costi di manutenzione, la tassazione e l'inevitabile perdita economica quando andrà a rivenderla dopo pochi anni di "sacrifici".

Poi, a latere, c'è chi non ha nessuna "passione" per l'orologeria, ma al massimo per i bracciali, il mercimonio e la facile rivendita con piccolo guadagno. Ed è un'altra categoria di persone che si diverte e gratifica non per l'oggetto che possiede, ma per "l'affare" che ne può ricavare. Ed ovviamente concentra la sua attenzione solo sugli orologi che consentono tali "affari".

Poi ci sono quelli che nutrono nei confronti di questi oggetti altri tipi di interessi, quelli che vogliono darsi un tono con l'oggetto di lusso e di grido, quelli che semplicemente se ne infischiano di orologi e orologeria ma hanno un po' di soldi da spendere in effimero, e tante altre categorie di clienti a cavallo tra gli uni e gli altri.

Alla conta dei fatti, e il mercato ne è una riprova, chi si appassiona all'orologeria per quel che è, per come è fatta, per la maestria che dovrebbe sottendere, che trae maggior divertimento dal fascino dello studio e dell'approfondimento che non dall'edonismo e dal commercio, è una risicata minoranza di "impallinati" come qualcuno li ha definiti in altri lidi, denotando come l'uomo medio vede questa categoria di persone desiderose di spingersi più a fondo in questo ambito :)

Quello che noi amiamo definire "vero appassionato" e che in modo più pomposo sulle riviste viene chiamato "connoisseur" (dal verbo, appunto, conoscere), categoria nella quale molti amano inserirsi senza averne i requisiti minimi di appartenenza, è solo un estroso "rompicoglioni" (almeno così viene generalmente visto dai commercianti, veri o di straforo) che non si sa fare i mazzi suoi e non sa stare al suo posto a bersi le pappine precotte con le quali i commercianti (appunto) sono soliti intortare i loro clienti su cose che di fatto sconoscono completamente ;D

Un rompipalle al quale, appunto, non si può vendere la fuffa spacciandogliela per cioccolata; il peggiore cliente, per le case e la loro rete di vendita che di fatto i loro guadagni, fuori da ogni ragionevole misura, li fanno vendendo fuffa ad un gregge belante di consumatori plafonati sui marchi e pronti a bersi qualunque fantasia, pure quelle sui polipetti, i 4 grassi, i 6 rovesciati e chi più ne ha più ne metta, mettendoci pure bei soldi sopra.

visione un po talebana del mondo dell'orolgeria...specialmente quando parli della disponibilità economica che in un determinato momento viene a sparire e ci si ritrova a dover vendere...quella è la media borghesia onesta che è stata distrutta dalla crisi...oggi molta gente sta vendendo un po di roba per poter passare il momento...ed è proprio la media borghesia che lo sta facendo

A me invece l'analisi di ciaca piace ed e' in gran parte condivisibile. Xo penso che,  senza raggiungere gli estremismi massottiani, un acquirente medio, e x tale intendo anche il sottile conoscitore, un'attenzione alla quotazione di un oggetto la da sempre. Voglio dire, se l oggetto soddisfa il proprio gusto personale, l'aumento della sua quotazione andrà a gratificare ulteriormente l acquisto compiuto, e l'intuizione avuta, in virtù del fatto che, non sempre ma solitamente, l'aumento di valore corrisponde ad un riconosciuto pregio costruttivo, storico, artistico del bene. Un'analogia,  si potrebbe tentare con le auto storiche: io possiedo un'auto d' epoca e, chiaramente, un occhio alla sua rivalutazione lo presto sempre. Oppure, passando al campo dell'arte e scomodando un rotella, oltre alla soddisfazione del possesso del capolavoro dell'artista amato, sarà un appagamento ulteriore vedere riconosciuta e apprezzata, economicamente e non solo, l'opera d'arte acquistata. Chi e' che compra un quadro, con un esborso considerevole di denaro, e nn pensa anche alla sua rivalutazione nel tempo? Cioè , mi domando, se appeso al nostro muro di casa ci fosse una merilyn di rotella, una di uno sconosciuto, ed una merilyn di warhol sarebbe proprio la stessa cosa o, a prescindere dal proprio gusto personale, ognuno di noi rimarrebbe influenzato e sedotto dalla celebrità dell'opera? Mi rendo conto che nell orologeria nn e' proprio la stessa cosa, xo se ad una qualità estetica e costruttiva corrisponde, quantomeno, una tenuta del valore beh...tanto meglio!! Del resto, al di la di rolex, tutta l orologeria non e' esente da queste importanti rivalutazioni dovute alla rarità ed all'importanza storico costruttiva del pezzo a cui non potrà non corrispondere una soddisfazione intrinseca dell appassionato.
 

mbelt

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Re:Amo così profondamente l'Orologeria...
« Risposta #242 il: Aprile 21, 2015, 16:08:25 pm »
Io il discorso di incursore lo capisco, non lo condivido, ma lo capisco.
Per questo dico che una certa passione, per un certo tipo di orologeria, è un lusso (nel vero senso del termine) che pochi possono davvero permettersi. Ed in questo molto più "esclusiva" di qualunque rolex "raro".
Perchè chi deve preoccuparsi della rivendita dell'orologio, perchè potrebbe aver bisogno di quei soldi, evidentemente non può permetterselo pur magari avendone in un dato momento la disponibilità economica.
La prospettiva di chi deve preoccuparsi della rivendita e del rientro del capitale speso, inevitabilmente, non è conciliabile con la passione per certa tipologia di oggetti.
È anche un nonsenso immaginare il piccolo borghese con una certa disponibilità contingente, avventurarsi nell'acquisto di una ferrari nuova fiammante senza che poi abbia la capacità di sostenerne i costi di manutenzione, la tassazione e l'inevitabile perdita economica quando andrà a rivenderla dopo pochi anni di "sacrifici".

Poi, a latere, c'è chi non ha nessuna "passione" per l'orologeria, ma al massimo per i bracciali, il mercimonio e la facile rivendita con piccolo guadagno. Ed è un'altra categoria di persone che si diverte e gratifica non per l'oggetto che possiede, ma per "l'affare" che ne può ricavare. Ed ovviamente concentra la sua attenzione solo sugli orologi che consentono tali "affari".

Poi ci sono quelli che nutrono nei confronti di questi oggetti altri tipi di interessi, quelli che vogliono darsi un tono con l'oggetto di lusso e di grido, quelli che semplicemente se ne infischiano di orologi e orologeria ma hanno un po' di soldi da spendere in effimero, e tante altre categorie di clienti a cavallo tra gli uni e gli altri.

Alla conta dei fatti, e il mercato ne è una riprova, chi si appassiona all'orologeria per quel che è, per come è fatta, per la maestria che dovrebbe sottendere, che trae maggior divertimento dal fascino dello studio e dell'approfondimento che non dall'edonismo e dal commercio, è una risicata minoranza di "impallinati" come qualcuno li ha definiti in altri lidi, denotando come l'uomo medio vede questa categoria di persone desiderose di spingersi più a fondo in questo ambito :)

Quello che noi amiamo definire "vero appassionato" e che in modo più pomposo sulle riviste viene chiamato "connoisseur" (dal verbo, appunto, conoscere), categoria nella quale molti amano inserirsi senza averne i requisiti minimi di appartenenza, è solo un estroso "rompicoglioni" (almeno così viene generalmente visto dai commercianti, veri o di straforo) che non si sa fare i mazzi suoi e non sa stare al suo posto a bersi le pappine precotte con le quali i commercianti (appunto) sono soliti intortare i loro clienti su cose che di fatto sconoscono completamente ;D

Un rompipalle al quale, appunto, non si può vendere la fuffa spacciandogliela per cioccolata; il peggiore cliente, per le case e la loro rete di vendita che di fatto i loro guadagni, fuori da ogni ragionevole misura, li fanno vendendo fuffa ad un gregge belante di consumatori plafonati sui marchi e pronti a bersi qualunque fantasia, pure quelle sui polipetti, i 4 grassi, i 6 rovesciati e chi più ne ha più ne metta, mettendoci pure bei soldi sopra.

visione un po talebana del mondo dell'orolgeria...specialmente quando parli della disponibilità economica che in un determinato momento viene a sparire e ci si ritrova a dover vendere...quella è la media borghesia onesta che è stata distrutta dalla crisi...oggi molta gente sta vendendo un po di roba per poter passare il momento...ed è proprio la media borghesia che lo sta facendo

A me invece l'analisi di ciaca piace ed e' in gran parte condivisibile. Xo penso che,  senza raggiungere gli estremismi massottiani, un acquirente medio, e x tale intendo anche il sottile conoscitore, un'attenzione alla quotazione di un oggetto la da sempre. Voglio dire, se l oggetto soddisfa il proprio gusto personale, l'aumento della sua quotazione andrà a gratificare ulteriormente l acquisto compiuto, e l'intuizione avuta, in virtù del fatto che, non sempre ma solitamente, l'aumento di valore corrisponde ad un riconosciuto pregio costruttivo, storico, artistico del bene. Un'analogia,  si potrebbe tentare con le auto storiche: io possiedo un'auto d' epoca e, chiaramente, un occhio alla sua rivalutazione lo presto sempre. Oppure, passando al campo dell'arte e scomodando un rotella, oltre alla soddisfazione del possesso del capolavoro dell'artista amato, sarà un appagamento ulteriore vedere riconosciuta e apprezzata, economicamente e non solo, l'opera d'arte acquistata. Chi e' che compra un quadro, con un esborso considerevole di denaro, e nn pensa anche alla sua rivalutazione nel tempo? Cioè , mi domando, se appeso al nostro muro di casa ci fosse una merilyn di rotella, una di uno sconosciuto, ed una merilyn di warhol sarebbe proprio la stessa cosa o, a prescindere dal proprio gusto personale, ognuno di noi rimarrebbe influenzato e sedotto dalla celebrità dell'opera? Mi rendo conto che nell orologeria nn e' proprio la stessa cosa, xo se ad una qualità estetica e costruttiva corrisponde, quantomeno, una tenuta del valore beh...tanto meglio!! Del resto, al di la di rolex, tutta l orologeria non e' esente da queste importanti rivalutazioni dovute alla rarità ed all'importanza storico costruttiva del pezzo a cui non potrà non corrispondere una soddisfazione intrinseca dell appassionato.
È un discorso con cui ci si inganna perché io non conosco questi orologi di qualità sopraffina che aumentano di valore . Forse qualche Patek antecedente gli anni 60 è fatto in pezzo unico o in 10 esemplari . Ma quelli successivi dove lo prendono il valore, neppure lo tengono se li acquisti nuovi. Ha ragione Ermanno quello che ha scritto è una verità . Con i pezzi commerciali quelli che dovevano tenere io ho perso tanti soldi.  E poi se compri già facendo i conti con una possibile rivendita devi farti piacere a forza 4 o5 orologi , sempre quelli, e quindi è matematico che prima o poi li rivendi. È a quel punto perdi. Di gente che a parole ha guadagnato con gli orologi ce ne sarebbe tanta, poi però se vanno a vendere realmente il loro orlogi i guadagni svaniscono e arrivano le perdite. Il caso più tragico è quando neppure sanno fare i conti e se ne accorgono. Per esempio che bisogna considerare la manutenzione, cassette di sicurezza, eventuali polizze di assicurazione, poi bisogna conteggiare l'inflazione. Poi bisogna dedurre anche il costo dell'immobilizzo del capitale nell'orologio. Quando hai fatto questi conti i guadagni anche nominali, ammesso che ci siano, e sono rarissimi, si azzerano. Anzi spesso vengono fuori dei salassi autentici. Poi si è talmente abituati ai luoghi comuni che non si considera una cosa. Ammesso che un orologio negli ultimi decenni abbia avuto un certo aumento di prezzo, chi può dire sul futuro? Con i pezzi su cui già c'è stata molta speculazione difficilmente guadagni, sei già fortunato se non perdi, se tieni il valore. Mentre su quelli che teoricamente valgono poco, che hai acquistato a relativamente poco, se si è molto ma molto fortunati guadagnerai. Ma non ti importerà perché tanto avendolo scelto per competenza e piacere non te ne pentirai. Tra gli orlogi che ho presentato nel topic apposto ve ne è uno che ho comprato nuovo da concessionario perché lo amo, che parrebbe sia aumentato di prezzo in modo molto sensibile. Ma non lo venderò mai, lo considero un capolavoro vero.
« Ultima modifica: Aprile 21, 2015, 16:43:00 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Re:Amo così profondamente l'Orologeria...
« Risposta #243 il: Aprile 21, 2015, 16:24:24 pm »

Purtroppo non tutti possono permettersi di continuare a possedere tutti gli orologi che ha comprato, e parlo ovviamente per me, perchè i soldi non sono infiniti, secondo perchè in qualche anno i gusti cambiano, si raffinano, evolgono, quello che piaceva da pazzi 5 anni fa oggi fa schifo.
E' naturale che la "rivendibilità" sia un fattore importante nella scelta di un orologio, voi siete duri e puri e lo dimostrate con i vostri pezzi, anche se c'è qualcuno che addirittura ha avuto il coraggio di prendersi un orologio sconosciuto di un maestro orologiaio sconosciuto in culo al mondo...AMMIRO sinceramente tutto ciò ma non posso assolutamente permettermelo.
ordunque, primo: l'orologio mi deve davvero piacere in tutto, estetica, meccanica, rarità, oggi come oggi solo alcuni modelli di Urwerk soddisfano ciò....ma il portafoglio mi vieta di procedere oltre....
secondo: devo poterlo rivendere anche in tempi abbastanza lunghi, ma devo assolutamente sapere che posso realizzare del denaro (potrei averne bisogno per un emergenza chissà..)
Devo "accontentarmi" diciamo così, di qualcosa di più "umano", ecco perchè oggi come oggi con 20K ad esempio non saprei cosa guardare...troppo poco per un capolavoro troppo tanto per un rolex qualsiasi..
incursore non sono d'accordo neanche con una parola di quello che hai detto.
Ma che vuol dire troppo poco per l'alta orologeria, troppo per un Rolex qualsiasi?
Ma che esiste solo Rolex e gli altri, è questa la distinzione? Non ti sembra un pensiero limitato all'origine..?
Con 20k ti porti via degli autentici capolavori dell'orologeria se cerchi sul secondo polso, ma guarda ti dico di più, con una frazione di quella cifra porti a casa orologi che nel complesso sono superiori ad altri in tutto, basta volere, e qui si fa finta di non capire, i nomi li abbiamo fatti, da Breguet ad AP, passando per Daniel Roth e Roger Dubuis, ma si può prendere un orologio non riconoscibile? Se non ce li possiamo permettere vuol dire che non possiamo permetterci neanche un Daytona o Sea Dweller, perché di queste cifre spesso si parla, non di attici o Ferrari.
Si può prendere un orologio che non si rivende facilmente, se non svalutandolo?
E' tutto lì il concetto, non è questione di cifre, perché anche a cifre di 1k o anche meno si possono prendere ottimi orologi, ma manca l'input principale che è la vera volontà di farlo per cominciare ad alimentare una passione che è autentica e non figlia delle future rivendite.
Scegliere di comperare un orologio soppesando in modo scentifico la sua futura rivendita, a fronte di un altro che non ce l'ha ma che è superiore in qualità e pregio, questo è il nodo, ma questa è tutto tranne che passione per l'orologeria per me.

ancora..allora non mi sono spiegato bene....io non ce l'ho il coraggio di prendere uno dei marchi che tu hai citato...e lo dico apertamente......primo perchè non mi piacciono veramente fino in fondo e io , prima di spendere cete cifre , devo essere sicuro, secondo perchè poi mi restano sul groppone........tante belle parole poi ai fatti su due dozzine di collezionisti che conosco, solo un paio azzardano qualche marchio diverso da rolex e P.P., qualche Heuer e qualche Omega..e basta.
E non me la sento affatto di criticarli...per ora....

la rivendibilità NON E' IL CRITERIO PRINCIPALE, ma una delle caratterisctiche di cui VOGLIO E DEVO tener conto in un acquisto importante.....ripeto ne conosco solo uno che ha osato a comprare un orologio in esemplare unico o quasi facendoselo costruire su misura, esperienza bellissima, ammetto di provare anche un pò di invidia, ma , io ammetto che non sarei mai riuscito a dare 20 e passa mila euro a uno "sconosciuto" finlandese.....sarà un mio limite...può darsi..
Ciao
« Ultima modifica: Aprile 21, 2015, 16:27:11 pm da incursore61 »

ALAN FORD

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Re:Amo così profondamente l'Orologeria...
« Risposta #244 il: Aprile 21, 2015, 16:29:05 pm »
Ma infatti io credo che ognuno debba vivere la sua passione a suo modo.
SE uno si diverte a cambiare spesso e pertanto compra solo ciò che gli permette di farlo, buon divertimento, dov'è il problema?
Nessuno è depositario della verità assoluta, contesto massotto ma solo perché va ad intrufolarsi in argomenti che non sono i suoi non per come spende i suoi soldi.

Re:Amo così profondamente l'Orologeria...
« Risposta #245 il: Aprile 21, 2015, 16:31:01 pm »
Non ne usciremo mai da questo labirinto.

Se una persona dice che compra per poi avere la possibilità di cambiare senza rimetterci;
A. non è un Vero appassionato di orologeria ma una persona a cui piace qualche orologio, povera di carattere con la sola voglia di apparire e farsi riconoscere da quelli come lui.
B. avrà al polso sempre quei tre o quattro modelli triti e ritriti.
C. non capirà mai il Vero appassionato, quello che compra l'orologio a prescindere da questi concetti assurdi.

non è vero. Io ho Blancpain, Heuer, Lange&Shone, Panerai, nessun P.P. e un paio di rolex. Sogno Urwerk, sono iscritto a tanti forum anche stranieri, acquisto tante riviste (Revolution e la mia preferita) leggo ogni articolo di Gobbi, sono stato a visitare Maison come IWC , frank Muller e IWC, frequento fiere e mercatini. Quisi secondo il tuo ragionamento non sono un appassionato di orologi.
Amen me ne farò una ragione.
Ciao

Errol

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Re:Amo così profondamente l'Orologeria...
« Risposta #246 il: Aprile 21, 2015, 16:33:37 pm »
La mia esperienza in fatto di acquisti e cessioni è molto particolare.
forse sarò un "pippone io" ma ho perso molti più soldi acquistando e vendendo orologi apprezzati dal mercato che viceversa.

gli orologi comprati esclusivamente per gusto, per occasione, ecc sui quali ho guadagnato o comunque perso molto poco sono stati Gerald Genta, Roger Dubuis, Cartier e Panerai (acquistato quando non li voleva nessuna prima del 97).

quelli con i quali ci ho rimesso parecchio sono stati Rolex, IWC, Jaeger e in parte anche Audemars.

non tanto perchè si siano svalutati oltremodo, ma l'acquisto di un oggetto che ti emoziona poco ti porta a valutarne la cessione il giorno stesso che lo acquisti, il fatto poi che il mercato ne sia saturo fa si che chi acquista (se tu vuoi o devi vendere) riesce a fare il prezzo, tanto il mercato è pieno.

dopo essermi reso conto di questo ho sempre e solo comprato con il cuore anche se sono uno che più di una volta ha dovuto vendere per necessità di liquidi
        

Re:Amo così profondamente l'Orologeria...
« Risposta #247 il: Aprile 21, 2015, 16:35:50 pm »



Purtroppo non tutti possono permettersi di continuare a possedere tutti gli orologi che ha comprato, e parlo ovviamente per me, perchè i soldi non sono infiniti, secondo perchè in qualche anno i gusti cambiano, si raffinano, evolgono, quello che piaceva da pazzi 5 anni fa oggi fa schifo.
E' naturale che la "rivendibilità" sia un fattore importante nella scelta di un orologio, voi siete duri e puri e lo dimostrate con i vostri pezzi, anche se c'è qualcuno che addirittura ha avuto il coraggio di prendersi un orologio sconosciuto di un maestro orologiaio sconosciuto in culo al mondo...AMMIRO sinceramente tutto ciò ma non posso assolutamente permettermelo.
ordunque, primo: l'orologio mi deve davvero piacere in tutto, estetica, meccanica, rarità, oggi come oggi solo alcuni modelli di Urwerk soddisfano ciò....ma il portafoglio mi vieta di procedere oltre....
secondo: devo poterlo rivendere anche in tempi abbastanza lunghi, ma devo assolutamente sapere che posso realizzare del denaro (potrei averne bisogno per un emergenza chissà..)
Devo "accontentarmi" diciamo così, di qualcosa di più "umano", ecco perchè oggi come oggi con 20K ad esempio non saprei cosa guardare...troppo poco per un capolavoro troppo tanto per un rolex qualsiasi..
[/quote]
Provero' a dimostrarti il contrario.
Con il giochino Rolex quanto poi guadagnare a pezzo in caso di rivendita ed ammesso che abbia comprato bene?
100 euro,200?
Una volta ti capitera' anche di arrivare a 500,ne sono certo.
Con altri orologi,quelli "strani",quelli che non si trovano anche a volerli acquistare,sempre ammesso che siano comprati bene (cosa infinitamente piu' facile che con un Rolex) si fa pari o doppio.
Nel senso che non e' difficile prendere a 1 e dare a 2.
Ci sono 2 ma:
primo non devi aver fretta di realizzare;
secondo devi saper analizzare gli orologi in questione,come e perche'.
Parlo di orologi che si trovano al prezzo di 1/2 sub 16610 usato.
[/quote]

non devo guadagnare...voglio solo poter contare sul fatto che, UN DOMANI, se PUTACASO, mi stancassi, posso recuperare PARTE della cifra spesa.
Ciao

gidi_34

Re:Amo così profondamente l'Orologeria...
« Risposta #248 il: Aprile 21, 2015, 16:58:57 pm »
Citazione
Certo se con un tale reddito vuoi vestire griffato,vivere in un attico,guidare un'Audi A6,fare le vacanze ai tropici e portare un Daytona al polso non ci siamo.
Il vero appassionato pero' si accontentera' di 70 mq. in periferia,di una Punto magari usata,di vacanze in Puglia su spiaggia libera e magari potra' permettersi l'agognato Rolex al polso.

Quindi io sarei un vero appassionato se tolgo qualcosa alla mia famiglia pur di avere un orologio importante al polso? da queste parti una persone del genere sarebbe assimilabile al genitale destro del genere umano maschile

con 20.000 annui non ti compri nemmeno lo swatch, il mare della puglia lo vedi in cartolina (forse non ci siete mai stati in puglia) e la punto la riesci a prendere solo di 250.000 km.

Oppure sono io che di economia familiare non ne capisco una mazza
« Ultima modifica: Aprile 21, 2015, 17:00:32 pm da gidi_34 »

ciaca

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Re:Amo così profondamente l'Orologeria...
« Risposta #249 il: Aprile 21, 2015, 17:39:16 pm »
Per questo continuo a sostenere che l'orologeria, quella vera, è un lusso per pochi (almeno il suo possesso) che possono davvero permettersela.
Di contro, di salariati a 1200 euro al mese ma con il submariner al polso ne conosco a iosa, ed è normale: se arriva la cartella da pagare o la spesa imprevista da sostenere sanno che nel submariner gli n mila euro che hanno speso possono in buona parte riaverli anche in tempi relativamente brevi.
Sono piani sostanzialmente differenti.

Poi c'è tutta la questione della cultura orologiera, che non si compra coi soldi e non si acquisisce con gli orologi posseduti ma solo con il tempo libero (anche quello, per molti, è un lusso) se hai il sacro fuoco della passione e della curiosità, la voglia di studiare, approfondire, catalogare e analizzare nel dettaglio.
Conosco persone che il lusso dell'alta orologeria non possono permetterselo, ma hanno una cultura enciclopedica.

Poi, ancora, c'è l'ambito del secondo polso e del vintage dove l'appassionato competente può dar sfogo alla sua passione senza impegnare cifre astronomiche e senza rischiare di vedere evaporare quelle somme nel caso in cui decida di rivendere, per cambiare o per necessità poco cambia.

La passione, quella genuina slegata dal mercimonio e dagli interessi di bottega, ha varie forme.
Il mercimonio, la rivalutazione, il cambia e scambia perenne, sono cose che possono anch'esse essere oggetto di passione, ma sono passioni differenti che si nutrono prevalentemente della "fuffa". La passione per l'orologeria, al contrario, è in antitesi con la suddetta "fuffa".

Diventano quindi due posizioni antitetiche e inconciliabili perché muovono da interessi e motivazioni sostanzialmente differenti. C'è chi si gratifica per il fatto che il listino sale e il suo orologio si rivaluta, per il fatto che il suo orologio ha il 4 grasso e si rivaluta, per il fatto che il quadrante si spacca e si rivaluta, per il fatto che stinge e si rivaluta, per il fatto che ad un certo punto diventa orologio di culto e si rivaluta, ecc ecc.
E c'è chi si gratifica per il pregio raro degli orologi che possiede.
L'uno non ha nulla da condividere, da dire o da dare, all'altro. E viceversa.

Questo non significa che la passione per l'orologeria non tenga conto degli aspetti economici; ognuno con il suo portafogli fa ciò che vuole e tutti fanno le loro legittime valutazioni. Però il portafogli sarà solo uno dei criteri di scelta, non l'unico.
« Ultima modifica: Aprile 21, 2015, 17:46:40 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Bonimba

Re:Amo così profondamente l'Orologeria...
« Risposta #250 il: Aprile 21, 2015, 18:48:28 pm »
non devo guadagnare...voglio solo poter contare sul fatto che, UN DOMANI, se PUTACASO, mi stancassi, posso recuperare PARTE della cifra spesa.
Ciao
Se il problema è quello che un orologio ti stanca e vuoi recuperare una parte della spesa non vedo dove stia il problema .
Anche ad acquistare orologi al di fuori dei soliti noti .
Se poi li acquisti di 2 polso la parte della spesa che recuperi è ancora più alta.
Certo non devi avere esigenza di monetizzare in fretta , non devi aver bisogno di quei soldi per una spesa imprevista , ma se il problema è solo la voglia di cambiare hai tutto il tempo che vuoi.
Che poi ci siano i cosiddetti chiodi , che però avrai acquistato al prezzo da chiodo , è anche vero.
Diverso invece se acquisti un orologio per rivenderlo volendo guadagnare qualcosa oppure se sei obbligato a venderlo per realizzare in fretta per un imprevisto.
Però , secondo me , i soldi spesi per gli orologi sono quelli di cui puoi fare a a meno.
Come i soldi che uno investe in Borsa.


Re:Amo così profondamente l'Orologeria...
« Risposta #251 il: Aprile 21, 2015, 19:17:24 pm »
Non ne usciremo mai da questo labirinto.

Se una persona dice che compra per poi avere la possibilità di cambiare senza rimetterci;
A. non è un Vero appassionato di orologeria ma una persona a cui piace qualche orologio, povera di carattere con la sola voglia di apparire e farsi riconoscere da quelli come lui.
B. avrà al polso sempre quei tre o quattro modelli triti e ritriti.
C. non capirà mai il Vero appassionato, quello che compra l'orologio a prescindere da questi concetti assurdi.

non è vero. Io ho Blancpain, Heuer, Lange&Shone, Panerai, nessun P.P. e un paio di rolex. Sogno Urwerk, sono iscritto a tanti forum anche stranieri, acquisto tante riviste (Revolution e la mia preferita) leggo ogni articolo di Gobbi, sono stato a visitare Maison come IWC , frank Muller e IWC, frequento fiere e mercatini. Quisi secondo il tuo ragionamento non sono un appassionato di orologi.
Amen me ne farò una ragione.
Ciao

Ti stai dando con la zappa sui piedi.

Veniamo al dunque; dopo quanto hai scritto a me non sembra che tu rientri in quelle tre categorie A, B, C... mi sembra chiaro.
Forse non è ancora chiaro a te  :D
Comu lu nonnu!
"La fuffa è l'unico elemento di un orologio che mantiene il suo valore nel tempo." Cit. alanford, 28.11.2016 alle 10:49:55

erm2833

Re:Amo così profondamente l'Orologeria...
« Risposta #252 il: Aprile 21, 2015, 20:36:02 pm »
Citazione
Certo se con un tale reddito vuoi vestire griffato,vivere in un attico,guidare un'Audi A6,fare le vacanze ai tropici e portare un Daytona al polso non ci siamo.
Il vero appassionato pero' si accontentera' di 70 mq. in periferia,di una Punto magari usata,di vacanze in Puglia su spiaggia libera e magari potra' permettersi l'agognato Rolex al polso.

Quindi io sarei un vero appassionato se tolgo qualcosa alla mia famiglia pur di avere un orologio importante al polso? da queste parti una persone del genere sarebbe assimilabile al genitale destro del genere umano maschile

con 20.000 annui non ti compri nemmeno lo swatch, il mare della puglia lo vedi in cartolina (forse non ci siete mai stati in puglia) e la punto la riesci a prendere solo di 250.000 km.

Oppure sono io che di economia familiare non ne capisco una mazza
Questo lo hai scritto tu,non io.
I risparmi si generano operando delle scelte,qualsivoglia siano le entrate.
A meno che tu non abbia tre o quattro donne da mantenere o una caterva di figli da sfamare 20k di reddito annuo consentono il risparmio.

ciaca

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Re:Amo così profondamente l'Orologeria...
« Risposta #253 il: Aprile 21, 2015, 20:48:31 pm »
Posso fare un ulteriore passo avanti nella diatriba? Molti si trincerano dietro la conservazione del valore del proprio acquisto come criterio di scelta, ma in realtà spesso non è nemmeno questo a condizionarne le scelte.
Cos'è che conserva il valore di mercato, oggi? Ciò che ha un'elevata domanda.
E cos'ha un'elevata domanda? Ciò che "va per la maggiore" (in altri termini è di moda), o per caratteristiche estetiche o per tendenze collezionistiche.

Ecco che allora spesso dietro la ricerca della rivendibilità c'è in realtà un inconscio timore di scegliere ciò che non è di moda, non è condiviso dalle masse, non è riconosciuto e apprezzato dai più.
C'è in questo una totale abdicazione del proprio personale senso estetico ai gusti e alle tendenze preconfezionate su misura da altri.

Perchè, al contrario, sarebbe matematicamente impossibile che tutti gli orologi di misura tradizionale, tutti demodè, risultino brutti a tutti e quindi ignorati da tutti.
È la massificazione del gusto e il conformismo delle scelte che si cela, spesso, dietro al paravento della rivendibilità.

E la dimostrazione di ciò è proprio nel fatto che certi usati "fuori dal coro" si possono acquistare, grazie a queste tendenze, a prezzi talmente bassi che la probabilità di rimetterci in una eventuale rivendita è limitata a cifre sostanzialmente irrisorie; ma ciò non di meno sopravvive il luogo comune del "bagno di sangue".
Fino a qualche anno fa un 5402 o un 14802 si compravano alla metà di un 15202 nuovo, a prezzi inferiori a quelli di un daytona. Ad averli presi allora e a volerli rivendere oggi direi che la "rivendibilità" sarebbe stata l'ultimo dei problemi.
Il problema vero era che il royal oak era ignoto a tanti, poco riconoscibile e poco alla moda, come la stragrande maggioranza degli orologi fuori dal seminato di quei 4 modelli in croce sempre sulla bocca di tutti.
Oggi il royal oak è la nuova terra promessa di tanti rolexari annoiati.
« Ultima modifica: Aprile 21, 2015, 20:51:40 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Amo così profondamente l'Orologeria...
« Risposta #254 il: Aprile 21, 2015, 20:50:41 pm »
Io il discorso di incursore lo capisco, non lo condivido, ma lo capisco.
Per questo dico che una certa passione, per un certo tipo di orologeria, è un lusso (nel vero senso del termine) che pochi possono davvero permettersi. Ed in questo molto più "esclusiva" di qualunque rolex "raro".
Perchè chi deve preoccuparsi della rivendita dell'orologio, perchè potrebbe aver bisogno di quei soldi, evidentemente non può permetterselo pur magari avendone in un dato momento la disponibilità economica.
La prospettiva di chi deve preoccuparsi della rivendita e del rientro del capitale speso, inevitabilmente, non è conciliabile con la passione per certa tipologia di oggetti.
È anche un nonsenso immaginare il piccolo borghese con una certa disponibilità contingente, avventurarsi nell'acquisto di una ferrari nuova fiammante senza che poi abbia la capacità di sostenerne i costi di manutenzione, la tassazione e l'inevitabile perdita economica quando andrà a rivenderla dopo pochi anni di "sacrifici".

Poi, a latere, c'è chi non ha nessuna "passione" per l'orologeria, ma al massimo per i bracciali, il mercimonio e la facile rivendita con piccolo guadagno. Ed è un'altra categoria di persone che si diverte e gratifica non per l'oggetto che possiede, ma per "l'affare" che ne può ricavare. Ed ovviamente concentra la sua attenzione solo sugli orologi che consentono tali "affari".

Poi ci sono quelli che nutrono nei confronti di questi oggetti altri tipi di interessi, quelli che vogliono darsi un tono con l'oggetto di lusso e di grido, quelli che semplicemente se ne infischiano di orologi e orologeria ma hanno un po' di soldi da spendere in effimero, e tante altre categorie di clienti a cavallo tra gli uni e gli altri.

Alla conta dei fatti, e il mercato ne è una riprova, chi si appassiona all'orologeria per quel che è, per come è fatta, per la maestria che dovrebbe sottendere, che trae maggior divertimento dal fascino dello studio e dell'approfondimento che non dall'edonismo e dal commercio, è una risicata minoranza di "impallinati" come qualcuno li ha definiti in altri lidi, denotando come l'uomo medio vede questa categoria di persone desiderose di spingersi più a fondo in questo ambito :)

Quello che noi amiamo definire "vero appassionato" e che in modo più pomposo sulle riviste viene chiamato "connoisseur" (dal verbo, appunto, conoscere), categoria nella quale molti amano inserirsi senza averne i requisiti minimi di appartenenza, è solo un estroso "rompicoglioni" (almeno così viene generalmente visto dai commercianti, veri o di straforo) che non si sa fare i mazzi suoi e non sa stare al suo posto a bersi le pappine precotte con le quali i commercianti (appunto) sono soliti intortare i loro clienti su cose che di fatto sconoscono completamente ;D

Un rompipalle al quale, appunto, non si può vendere la fuffa spacciandogliela per cioccolata; il peggiore cliente, per le case e la loro rete di vendita che di fatto i loro guadagni, fuori da ogni ragionevole misura, li fanno vendendo fuffa ad un gregge belante di consumatori plafonati sui marchi e pronti a bersi qualunque fantasia, pure quelle sui polipetti, i 4 grassi, i 6 rovesciati e chi più ne ha più ne metta, mettendoci pure bei soldi sopra.

visione un po talebana del mondo dell'orolgeria...specialmente quando parli della disponibilità economica che in un determinato momento viene a sparire e ci si ritrova a dover vendere...quella è la media borghesia onesta che è stata distrutta dalla crisi...oggi molta gente sta vendendo un po di roba per poter passare il momento...ed è proprio la media borghesia che lo sta facendo

A me invece l'analisi di ciaca piace ed e' in gran parte condivisibile. Xo penso che,  senza raggiungere gli estremismi massottiani, un acquirente medio, e x tale intendo anche il sottile conoscitore, un'attenzione alla quotazione di un oggetto la da sempre. Voglio dire, se l oggetto soddisfa il proprio gusto personale, l'aumento della sua quotazione andrà a gratificare ulteriormente l acquisto compiuto, e l'intuizione avuta, in virtù del fatto che, non sempre ma solitamente, l'aumento di valore corrisponde ad un riconosciuto pregio costruttivo, storico, artistico del bene. Un'analogia,  si potrebbe tentare con le auto storiche: io possiedo un'auto d' epoca e, chiaramente, un occhio alla sua rivalutazione lo presto sempre. Oppure, passando al campo dell'arte e scomodando un rotella, oltre alla soddisfazione del possesso del capolavoro dell'artista amato, sarà un appagamento ulteriore vedere riconosciuta e apprezzata, economicamente e non solo, l'opera d'arte acquistata. Chi e' che compra un quadro, con un esborso considerevole di denaro, e nn pensa anche alla sua rivalutazione nel tempo? Cioè , mi domando, se appeso al nostro muro di casa ci fosse una merilyn di rotella, una di uno sconosciuto, ed una merilyn di warhol sarebbe proprio la stessa cosa o, a prescindere dal proprio gusto personale, ognuno di noi rimarrebbe influenzato e sedotto dalla celebrità dell'opera? Mi rendo conto che nell orologeria nn e' proprio la stessa cosa, xo se ad una qualità estetica e costruttiva corrisponde, quantomeno, una tenuta del valore beh...tanto meglio!! Del resto, al di la di rolex, tutta l orologeria non e' esente da queste importanti rivalutazioni dovute alla rarità ed all'importanza storico costruttiva del pezzo a cui non potrà non corrispondere una soddisfazione intrinseca dell appassionato.
È un discorso con cui ci si inganna perché io non conosco questi orologi di qualità sopraffina che aumentano di valore . Forse qualche Patek antecedente gli anni 60 è fatto in pezzo unico o in 10 esemplari . Ma quelli successivi dove lo prendono il valore, neppure lo tengono se li acquisti nuovi. Ha ragione Ermanno quello che ha scritto è una verità . Con i pezzi commerciali quelli che dovevano tenere io ho perso tanti soldi.  E poi se compri già facendo i conti con una possibile rivendita devi farti piacere a forza 4 o5 orologi , sempre quelli, e quindi è matematico che prima o poi li rivendi. È a quel punto perdi. Di gente che a parole ha guadagnato con gli orologi ce ne sarebbe tanta, poi però se vanno a vendere realmente il loro orlogi i guadagni svaniscono e arrivano le perdite. Il caso più tragico è quando neppure sanno fare i conti e se ne accorgono. Per esempio che bisogna considerare la manutenzione, cassette di sicurezza, eventuali polizze di assicurazione, poi bisogna conteggiare l'inflazione. Poi bisogna dedurre anche il costo dell'immobilizzo del capitale nell'orologio. Quando hai fatto questi conti i guadagni anche nominali, ammesso che ci siano, e sono rarissimi, si azzerano. Anzi spesso vengono fuori dei salassi autentici. Poi si è talmente abituati ai luoghi comuni che non si considera una cosa. Ammesso che un orologio negli ultimi decenni abbia avuto un certo aumento di prezzo, chi può dire sul futuro? Con i pezzi su cui già c'è stata molta speculazione difficilmente guadagni, sei già fortunato se non perdi, se tieni il valore. Mentre su quelli che teoricamente valgono poco, che hai acquistato a relativamente poco, se si è molto ma molto fortunati guadagnerai. Ma non ti importerà perché tanto avendolo scelto per competenza e piacere non te ne pentirai. Tra gli orlogi che ho presentato nel topic apposto ve ne è uno che ho comprato nuovo da concessionario perché lo amo, che parrebbe sia aumentato di prezzo in modo molto sensibile. Ma non lo venderò mai, lo considero un capolavoro vero.

Si, d'accordo,  io xo' non discuto questo, non sono un venditore, non sono uno speculatore e, soprattutto non penso che venderò o permuterò mai il mio orologio. Posto ciò, io ho voluto semplicemente aggiungere alle considerazioni di ciaca ed, a quelle categorie che lui ha individuato, che anche il più grande estimatore, appassionato e sottile conoscitore di orologi così come di auto o di fumetti e francobolli proverà una certa gratificazione nel vedere rivalutati i suo beni. Questo non solo x una mera convenienza economica quanto x il piacere,  L'orgoglio? ( definiamolo come ci pare) di possedere un oggetto riconosciuto dal mercato , e non solo, x  il suo valore storico, artistico, costruttivo ecc .. come dire, l'alto valore universalmente riconosciuto,  conferisce all'oggetto un quid di fascino e  interesse che lo rende ulteriormente attraente..