È vero, e quella dell'orologeria "indipendente" è una storia relativamente recente, nata dopo la crisi dei quarzi e la rinascita dell'orologeria meccanica negli anni 80, che ha visto diversi episodi di segno contrario ed è mutata moltissimo dai primi esempi in tal senso agli attuali, unitamente a come sono mutati i sistemi di produzione, i gusti, i mercati e le loro segmentazioni, le grandi aziende e il modo in cui si sono strutturate.
In 30 anni sono cambiate tante cose, quello che purtroppo non è mai cambiato è una sempre minore attenzione al pregio e alla qualità del prodotto, al punto che se ancora oggi qualcuno parla di anglage e lucidature nere, di innovazioni e soluzioni all'avanguardia, per buona parte lo dobbiamo a questi indipendenti che hanno alzato tantissimo l'asticella in tal senso e fissato standard qualitativi talmente elevati da mettere chiaramente in evidenza questo "bluff" dell'orologeria commerciale, costringendo per altro i gruppi del lusso ad investire un po' sulla qualità del prodotto di alcuni loro marchi.
Senza gli indipendenti e senza questo termine di paragone perenne, forse, L&S non sarebbe quello che è oggi (per esempio).