mah...che dire...rispetto la tua opinione, ma, non penso che sia solo "moda" il fatto di avere misure esagerate....ricordo che i primi Portoghesi erano molto grandi proprio per il calibro proveniente dai tasca, poi in seguito divenne moda....i panerai sono SEMPRE stati grandi, hanno la cassa fatta a quel modo, devono essere portati sulla muta e dovevano essere visibilissimi....
Sei dovuto andare a prendere un orologio fatto su commissione (il portoghese) e orologi militari (non in commercio di fatto fino ai primi anni 90) che sono una goccia nel mare di un'orologeria che ha sempre avuto, più o meno e a secondo della tipolgia, certe misure e certe proporzioni; per tentare di far passare quella che è, chiaramente, una moda per un fatto con solide radici storiche
Ma che c'è di male a chiamare le cose col loro nome? È una moda, come tante altre, che ha pesantemente condizionato i gusti di chi all'orologeria si è affacciato solo in epoca contemporanea e da questa moda è chiaramente assuefatto al punto da considerare femminili orologi che di femminile non hanno nulla e solo fino a 20 anni fa piacevano a tutti gli uomini del pianeta (non mi riferisco a te, che dici di apprezzare "tutto", ma alla stragrande maggioranza di chi compra orologi, e li sceglie prima di tutto in base alla misura che se non è sopra i 40mm nemmeno è presa in considerazione).
Una moda che è talmente condizionante che si arriva a grottesche pratiche commerciali, come quelle di mentire sulle reali misure per non rischiare di penalizzare la vendita, o di declamare ai quattro venti la misura ancor prima che la macchina che monta l'orologio (che spesso nemmeno viene citata, perchè la misura conta ma della macchina non frega niente a nessuno).
O di omettere il dato, se non dichiarare il falso, quando non è aderente al trend.
Non c'è alcuna ragione funzionale, men che meno stilistica, al contrario di un orologio fatto per un incursore della X mas o per un aviatore della RAF durante la prima guerra mondiale, per avere una cassa da 46mm di diametro, se non quella di renderla aderente ai dettami stilistici in voga in questi anni, che sono quelli che piacciono ai più e in particolar modo ai ricchi signori che questi orologi deve comprarli e pagarli. Di questo ho avuto recentemente modo di dissertare lungamente con un paio di facoltosi acquirenti, uno era russo e l'altro canadese, entrambi consideravano il mio Blancpain da 34 mm un orologino da prima comunione e indossavano enormi putrelle in oro rosa dal gusto (per me) agghiacciante.
Anche a me piacciono, con moderazione e senza svenarmi, alcuni orologi alla moda contemporanei come mi piacevano alcuni orologi alla moda del passato. E se ne voglio uno prendo un Panerai o un IWC, per citare due marche che appunto nelle misure grandi e alla moda hanno una certa tradizione e buona offerta. Ma l'alta orologeria, quella dalla quale se la acquisto non vorrei separarmi mai, l'orologio "eccellente", quello che deve farmi tremare il polso non per quanto è grande e pesante ma per quanto è "perfetto" da ogni punto di vista, per me non può avere connotati così smaccatamente legati alle mode del suo tempo, al contrario dev'essere quanto di più tradizionale e classico possibile, eccellente anche nella sua capacità di astrarre dalle tendenze ancorchè nella sua fattura, o altrimenti se non classico talmente originale e innovativo da trascendere allo stesso modo da tali tendenze.
Ovviamente è solo il mio gusto e il mio approccio.