Orologico Forum 3.0

Compatibilità tra complicazioni

ALAN FORD

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Re:Compatibilità tra complicazioni
« Risposta #15 il: Maggio 22, 2015, 15:42:22 pm »
Trovato su CR24, 13,6 non so quanto sia affidabile, rapporto larghezza altezza 2,72 non esagerato direi.

Non lo so un orologio di ispirazione così classica che supera il centimetro non riesco tanto a farmelo piacere, poi certo andrebbe visto...
Ma quanto costerebbe questo tuo sogno?  8) ;D
Matteo

Non esageratamente alto, poco più di mezzo milione. 8)

Teo

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Re:Compatibilità tra complicazioni
« Risposta #16 il: Maggio 22, 2015, 15:43:44 pm »
Trovato su CR24, 13,6 non so quanto sia affidabile, rapporto larghezza altezza 2,72 non esagerato direi.

Non lo so un orologio di ispirazione così classica che supera il centimetro non riesco tanto a farmelo piacere, poi certo andrebbe visto...
Ma quanto costerebbe questo tuo sogno?  8) ;D
Matteo

Non esageratamente alto, poco più di mezzo milione. 8)
8) 8) 8)

Bertroo

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Re:Compatibilità tra complicazioni
« Risposta #17 il: Maggio 22, 2015, 18:42:50 pm »
1518 height=241



Tornando ai miei preferiti  :P :P :P :P :P :P

S.M.

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Re:Compatibilità tra complicazioni
« Risposta #18 il: Maggio 22, 2015, 20:24:00 pm »
Dunque, io dopo anni di passione e di orologi visti, provati e posseduti, ho maturato le mie personali idee in materia che possono essere sbagliate o non condivise, come ogni altra opinione.

Brevemente.

1) meglio sarebbe avere orologi con singole complicazioni, anche se non metto in dubbio che un pluricomplicato ha un fascino del tutto particolare,

2) tranne rari casi, l'accoppiata crono-perpetuo non mi piace perchè sono complicazioni energivore, insieme elevano eccessivamente lo spessore e sovente rendono scarsamente leggibili le indicazioni. Solo quadranti particolarmente ben studiati, magari con indicazioni digitali, riescono a mantenere una buona leggibilità.

3) anche i ripetizione-perpetuo non mi fanno impazzire perchè la troppa densità di componenti è cattiva alleata di un buon suono

4) trovo azzeccati i tourbillon-ripetizione, i tourbillon-perpetui. In generale il tourbillon ben si sposa con ogni altra complicazione aggiuntiva.

Poi ci sono complicazioni "minori" (perlomeno come impatto) tipo la riserva di carica, l'equazione del tempo, i dual-time, svegliarino, ecc. le cui combinazioni bisognerebbe valutare di volta in volta.

Per esempio in luogo di quello postato da Alessandro (alanford), io preferirei questo:
« Ultima modifica: Maggio 22, 2015, 20:28:04 pm da S.M. »
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

mbelt

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Re:Compatibilità tra complicazioni
« Risposta #19 il: Maggio 22, 2015, 20:53:33 pm »
Dunque, io dopo anni di passione e di orologi visti, provati e posseduti, ho maturato le mie personali idee in materia che possono essere sbagliate o non condivise, come ogni altra opinione.

Brevemente.

1) meglio sarebbe avere orologi con singole complicazioni, anche se non metto in dubbio che un pluricomplicato ha un fascino del tutto particolare,

2) tranne rari casi, l'accoppiata crono-perpetuo non mi piace perchè sono complicazioni energivore, insieme elevano eccessivamente lo spessore e sovente rendono scarsamente leggibili le indicazioni. Solo quadranti particolarmente ben studiati, magari con indicazioni digitali, riescono a mantenere una buona leggibilità.

3) anche i ripetizione-perpetuo non mi fanno impazzire perchè la troppa densità di componenti è cattiva alleata di un buon suono

4) trovo azzeccati i tourbillon-ripetizione, i tourbillon-perpetui. In generale il tourbillon ben si sposa con ogni altra complicazione aggiuntiva.

Poi ci sono complicazioni "minori" (perlomeno come impatto) tipo la riserva di carica, l'equazione del tempo, i dual-time, svegliarino, ecc. le cui combinazioni bisognerebbe valutare di volta in volta.

Per esempio in luogo di quello postato da Alessandro (alanford), io preferirei questo:
La risposta di Stefano mi permette di meglio precisare le mie preferenze. In effetti è vero che sul piano della riuscita meccanica la ripetizione si abbina meglio ad un tourbillon che ad un calendario perpetuo, perché ceteris paribus dovrebbe suonare meglio senza il perpetuo. I crono perpetui mi piacciono ma solo se il quadrante è riuscito e pulito, come il 1518 PP, e pochissimi altri: la pretesa di mettere tutto sul quadrante , anche il ciclo quadriennale , è inutile e penalizzante. In sintesi confermo che sono convinto che le complicazioni quando sono importanti si gustino meglio da sole con tutto lo spazio che meritano.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

S.M.

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Re:Compatibilità tra complicazioni
« Risposta #20 il: Maggio 22, 2015, 21:00:04 pm »
Dunque, io dopo anni di passione e di orologi visti, provati e posseduti, ho maturato le mie personali idee in materia che possono essere sbagliate o non condivise, come ogni altra opinione.

Brevemente.

1) meglio sarebbe avere orologi con singole complicazioni, anche se non metto in dubbio che un pluricomplicato ha un fascino del tutto particolare,

2) tranne rari casi, l'accoppiata crono-perpetuo non mi piace perchè sono complicazioni energivore, insieme elevano eccessivamente lo spessore e sovente rendono scarsamente leggibili le indicazioni. Solo quadranti particolarmente ben studiati, magari con indicazioni digitali, riescono a mantenere una buona leggibilità.

3) anche i ripetizione-perpetuo non mi fanno impazzire perchè la troppa densità di componenti è cattiva alleata di un buon suono

4) trovo azzeccati i tourbillon-ripetizione, i tourbillon-perpetui. In generale il tourbillon ben si sposa con ogni altra complicazione aggiuntiva.

Poi ci sono complicazioni "minori" (perlomeno come impatto) tipo la riserva di carica, l'equazione del tempo, i dual-time, svegliarino, ecc. le cui combinazioni bisognerebbe valutare di volta in volta.

Per esempio in luogo di quello postato da Alessandro (alanford), io preferirei questo:
La risposta di Stefano mi permette di meglio precisare le mie preferenze. In effetti è vero che sul piano della riuscita meccanica la ripetizione si abbina meglio ad un tourbillon che ad un calendario perpetuo, perché ceteris paribus dovrebbe suonare meglio senza il perpetuo. I crono perpetui mi piacciono ma solo se il quadrante è riuscito e pulito, come il 1518 PP, e pochissimi altri: la pretesa di mettere tutto sul quadrante , anche il ciclo quadriennale , è inutile e penalizzante. In sintesi confermo che sono convinto che le complicazioni quando sono importanti si gustino meglio da sole con tutto lo spazio che meritano.
Resta inteso che farei volentieri a meno della perfezione sonora se in una cassa di 38mm (o meno) ci fosse anche un perpetuo e magari un movimento scheletrato e magari neanche eccessivamente spessa ;)

Dirò di più: chi se ne frega anche della leggibilità del quadrante ;D

Come vedi, è vero tutto, ma anche il contrario di tutto.
Potendo, bisognerebbe avere ogni tipologia di complicazione in ogni sua combinazione....
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

mbelt

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Re:Compatibilità tra complicazioni
« Risposta #21 il: Maggio 22, 2015, 21:33:44 pm »
Dunque, io dopo anni di passione e di orologi visti, provati e posseduti, ho maturato le mie personali idee in materia che possono essere sbagliate o non condivise, come ogni altra opinione.

Brevemente.

1) meglio sarebbe avere orologi con singole complicazioni, anche se non metto in dubbio che un pluricomplicato ha un fascino del tutto particolare,

2) tranne rari casi, l'accoppiata crono-perpetuo non mi piace perchè sono complicazioni energivore, insieme elevano eccessivamente lo spessore e sovente rendono scarsamente leggibili le indicazioni. Solo quadranti particolarmente ben studiati, magari con indicazioni digitali, riescono a mantenere una buona leggibilità.

3) anche i ripetizione-perpetuo non mi fanno impazzire perchè la troppa densità di componenti è cattiva alleata di un buon suono

4) trovo azzeccati i tourbillon-ripetizione, i tourbillon-perpetui. In generale il tourbillon ben si sposa con ogni altra complicazione aggiuntiva.

Poi ci sono complicazioni "minori" (perlomeno come impatto) tipo la riserva di carica, l'equazione del tempo, i dual-time, svegliarino, ecc. le cui combinazioni bisognerebbe valutare di volta in volta.

Per esempio in luogo di quello postato da Alessandro (alanford), io preferirei questo:
La risposta di Stefano mi permette di meglio precisare le mie preferenze. In effetti è vero che sul piano della riuscita meccanica la ripetizione si abbina meglio ad un tourbillon che ad un calendario perpetuo, perché ceteris paribus dovrebbe suonare meglio senza il perpetuo. I crono perpetui mi piacciono ma solo se il quadrante è riuscito e pulito, come il 1518 PP, e pochissimi altri: la pretesa di mettere tutto sul quadrante , anche il ciclo quadriennale , è inutile e penalizzante. In sintesi confermo che sono convinto che le complicazioni quando sono importanti si gustino meglio da sole con tutto lo spazio che meritano.
Resta inteso che farei volentieri a meno della perfezione sonora se in una cassa di 38mm (o meno) ci fosse anche un perpetuo e magari un movimento scheletrato e magari neanche eccessivamente spessa ;)

Dirò di più: chi se ne frega anche della leggibilità del quadrante ;D

Come vedi, è vero tutto, ma anche il contrario di tutto.
Potendo, bisognerebbe avere ogni tipologia di complicazione in ogni sua combinazione....
Diciamo che stiamo discutendo che sfumature nell'ambito di una orologerìa di alto livello, ma è giusto farlo, ed è anche utile farlo. Devo dire che io per esempio subisco anche il fascino della grande complicazioni di Ap, paradossalmente con la cassa OS, perché è quella meno inadeguata ad uno spessore importante. Si tratta di un bel calibro, per giunta automatico ( io lo avrei fatto manuale, ma so che negli anni 90 quando è nato il fatto che fosse automatico gli consentiva di essere più apprezzato) ....per dire che avendo i mezzi una grande complication me la prenderei anche io, pur sapendo dei limiti. Ma è vero che anche io nel tempo ho capito che la strategia della singola complicazione importante ha suoi innegabili vantaggi. E quindi se devo dare un parere mi esprimo in questo senso. Peraltro i pluricomplicati non sempre vanno al meglio, anche se è scandaloso anche solo pensarlo, ma assicuro che ne ho sapute tante a riguardo.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

erm2833

Re:Compatibilità tra complicazioni
« Risposta #22 il: Maggio 23, 2015, 08:48:48 am »
Per me piu' complicato e' meglio e'.
Il mio sogno il Blancpain 1735.
Restando con i piedi appoggiati su questa umile terra dico chrono perpetui.
Ebel 1911.

ciaca

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Re:Compatibilità tra complicazioni
« Risposta #23 il: Maggio 23, 2015, 10:38:24 am »
Citazione
Per me piu' complicato e' meglio e'.
Il mio sogno il Blancpain 1735.
Restando con i piedi appoggiati su questa umile terra dico chrono perpetui.
Ebel 1911.

Un signore che ha fatto recentemente irruzione (con non poche polemiche) nel mondo dei forum e proveniente da una nota manifattura che ha avuto per qualche anno gestione italiana mi ha confessato che quegli orologi (1735) non funzionavano.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Compatibilità tra complicazioni
« Risposta #24 il: Maggio 23, 2015, 11:11:58 am »
4) trovo azzeccati i tourbillon-ripetizione, i tourbillon-perpetui. In generale il tourbillon ben si sposa con ogni altra complicazione aggiuntiva.

Te lo sai mai chiesto il perché di questo riuscito matrimonio tra Tourbillon e altra complicazione?  :)
Comu lu nonnu!
"La fuffa è l'unico elemento di un orologio che mantiene il suo valore nel tempo." Cit. alanford, 28.11.2016 alle 10:49:55

erm2833

Re:Compatibilità tra complicazioni
« Risposta #25 il: Maggio 23, 2015, 16:26:27 pm »
Citazione
Per me piu' complicato e' meglio e'.
Il mio sogno il Blancpain 1735.
Restando con i piedi appoggiati su questa umile terra dico chrono perpetui.
Ebel 1911.

Un signore che ha fatto recentemente irruzione (con non poche polemiche) nel mondo dei forum e proveniente da una nota manifattura che ha avuto per qualche anno gestione italiana mi ha confessato che quegli orologi (1735) non funzionavano.
Funzionavano,Angelo,funzionavano.
Il problema e' sorto,sul finire degli anni 90,per quegli esemplari che tornavano in Blancpain per manutenzione,ordinaria o meno.
Non c'era piu', all'interno, chi sapesse metterci le mani.
Constatato di persona in loco:
un 1735 allagato con acqua di mare;molla di carica,tra gli altri danni,diventata un ammasso di rugine.Non riuscivano a trovare una nuova molla che andasse bene! :'(

ALAN FORD

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Re:Compatibilità tra complicazioni
« Risposta #26 il: Maggio 23, 2015, 16:41:03 pm »
Citazione
Per me piu' complicato e' meglio e'.
Il mio sogno il Blancpain 1735.
Restando con i piedi appoggiati su questa umile terra dico chrono perpetui.
Ebel 1911.

Un signore che ha fatto recentemente irruzione (con non poche polemiche) nel mondo dei forum e proveniente da una nota manifattura che ha avuto per qualche anno gestione italiana mi ha confessato che quegli orologi (1735) non funzionavano.
Funzionavano,Angelo,funzionavano.
Il problema e' sorto,sul finire degli anni 90,per quegli esemplari che tornavano in Blancpain per manutenzione,ordinaria o meno.
Non c'era piu', all'interno, chi sapesse metterci le mani.
Constatato di persona in loco:
un 1735 allagato con acqua di mare;molla di carica,tra gli altri danni,diventata un ammasso di rugine.Non riuscivano a trovare una nuova molla che andasse bene! :'(

Hanno dato del temerario a me che nuoto con il Nautilus, ma io sono un dilettante in confronto a chi il bagno se lo fa con un 1735! ;)

erm2833

Re:Compatibilità tra complicazioni
« Risposta #27 il: Maggio 23, 2015, 16:47:34 pm »
Citazione
Per me piu' complicato e' meglio e'.
Il mio sogno il Blancpain 1735.
Restando con i piedi appoggiati su questa umile terra dico chrono perpetui.
Ebel 1911.

Un signore che ha fatto recentemente irruzione (con non poche polemiche) nel mondo dei forum e proveniente da una nota manifattura che ha avuto per qualche anno gestione italiana mi ha confessato che quegli orologi (1735) non funzionavano.
Funzionavano,Angelo,funzionavano.
Il problema e' sorto,sul finire degli anni 90,per quegli esemplari che tornavano in Blancpain per manutenzione,ordinaria o meno.
Non c'era piu', all'interno, chi sapesse metterci le mani.
Constatato di persona in loco:
un 1735 allagato con acqua di mare;molla di carica,tra gli altri danni,diventata un ammasso di rugine.Non riuscivano a trovare una nuova molla che andasse bene! :'(

Hanno dato del temerario a me che nuoto con il Nautilus, ma io sono un dilettante in confronto a chi il bagno se lo fa con un 1735! ;)
Il figlio del Sultano del Brunei...

S.M.

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Re:Compatibilità tra complicazioni
« Risposta #28 il: Maggio 23, 2015, 17:47:55 pm »
4) trovo azzeccati i tourbillon-ripetizione, i tourbillon-perpetui. In generale il tourbillon ben si sposa con ogni altra complicazione aggiuntiva.

Te lo sai mai chiesto il perché di questo riuscito matrimonio tra Tourbillon e altra complicazione?  :)
forse  perché  non è  considerata una complicazione .....
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:Compatibilità tra complicazioni
« Risposta #29 il: Maggio 23, 2015, 18:01:46 pm »
mi perdonate se vi dico che quelle viti a vista, tratto distintivo dell' ebel, non riesco proprio a farmele piacere...non ce la faccio a mandarle giù, un mio limite..