Ragazzi (si fa per dire
), qualche giorno non ho avuto tempo di leggervi, ma è un piacere tornare e vedere che la discussione ha preso animo, pur con punti di vista differenti.
Ho letto tutto e a volte mi trovo d'accordo, a volte meno.
Non sò quale contributo possa portare io, ma una cosa la voglo dire.
A me il 5711/12 non piace (non piace molto neanche il 3711, figuriamoci la brutta copia), però non è tutto da buttare. Prezzo a parte, davvero frutto di menti malate, il suo movimento a microrotore è molto bello.
Non metto bocca sulla affidabilità che comunque credo sufficente (non è nato per essere un trattore), ed ho anche qualche forte dubbio sulle prestazioni cronometriche (basta guardare quanto è piccolo il bilancere), ma vederlo è affascinante ed unico.
Debbo dire che è anche discretamente rifinito (perlomeno secondo standard non troppo esigenti).
Secondo me resta uno di quei calibri che ha fatto storia e che non dovrebbe mancare in una collezione al pari del 12P di Piaget ed il 1003 di Vacheron.
Certo, non al prezzo del Nautilus.....
Ah, dimenticavo...... non toccatemi il 1832 !!!
Mentre i vari 5402, 222 e 3700 sono eleganti-sportivi solo nella foggia, l'Ingenieur mantiene quello che promette nell'aspetto.
Una cassaforte pronta a tutto: cassa acciaio con vetro zaffiro, corona a vite, elementi elastici interni antiurto e antivibrazioni, protezione contro i disturbi magnetici fino a 80.000 A/m......
Certo non è un ultrapiatto (e difatti all'epoca non ebbe successo principalmente per questo) e non è animato da un calibro altrettanto nobile (ma almeno era di manifattura a differenza degli altri), però quanto è bello !!!
Al confronto gli altri 3 sembrano finocchietti truccati da macho come i Village People !!!!
Go West !!!!!!