Come promesso la storiella dell'orologio (immagino che a molti possa fregare poco, ma io trovo sempre piacevole leggere le vicissitudini che portano gli altri forumisti a mettere le mani su pezzi particolari
)
Diversi anni fa avevo un Mark XVI Crono. Uno dei miei primi orologi. Ancora ne capivo poco e lo presi solo perchè affascinato dal brand (che all'epoca conoscevo solo di fama e non sapevo neppure cosa fosse un "Portoghese") e rapito dalla linea. Quella cassa così massiccia e dalle linee estremamente funzionali e "concrete"... quelle sfere a gladio... il quadrante nero dove spiccavano i numeri arabi: amore a prima vista.
Alcuni anni dopo lo vendetti senza alcun rimpianto (nell'immediato). Ero diventato più esperto in materia e ormai i suoi pesanti 42mm sul mio esile polso da 16,5cm li trovavo inappropriati. Inoltre la mia collezione annoverava diversi calibri di livello e quell'ETA 7750 mi faceva un po' triste...
Non l'avessi mai fatto! Per tutti gli anni a seguire il mio primo innamoramento per quelle linee ha continuato ad andare e venire. Ultimamente era tornato prepotentemente. Un paio di mesi fa mi sono deciso: per la prima volta avrei ricomprato un orologio che avevo già posseduto e venduto. Nonostante le dimensioni, nonostante il movimento poco raffinato, nonostante snaturasse i primissimi Mark IWC... e fu così che mi misi a cercare a fondo, volendo a tutti i costi tornare sul Mark XVI ed evitando come la peste l'odiato Mark XVII (mai sopportata quella finestra data finto-altimetro)
Cerca che ti cerca trovo una buona occasione. MOLTO buona. Decido di andare e colpire.
MA
Nel frattempo che cercavo mi lessi vita morte e miracoli dei vari Mark e venni rapito dalla loro storia. Certo il Mark XVI era quello che con le sue linee mi aveva sempre stregato, ma scoprii la storia che stava dietro ai suoi antenati. Il Mark XI e la RAF... il Mark XII che ricalcava quelle orme... modelli di IWC come IWC non ne fa più da anni... iniziavo a invaghirmi del vecchio, anche se lo trovavo meno affascinante come quadrante, aveva quel sapore nostalgico che le ultime referenze probabilmente hanno ormai perso. E poi le dimensioni erano davvero PERFETTE (36mm) per il mio polso (nonostante forse siano ridotte per un orologio pilot, per loro natura over size). E soprattutto... un cuore JLC che rappresenta un valore aggiunto inestimabile. Uno di quei valori aggiunti nascosti, discreti, che solo l'intenditore conosce e ai quali sa dare il giusto peso.
Quindi alla fine me ne sono infischiato delle sfere a gladio e mi sono fatto rapire dalla referenza che più si avvicina allo storico Mark XI, che monta un calibro di tutto rispetto, che se ne sta fuori dal coro, che col suo diametro e un bel cinturino in cocco marrone trasuda sapore vintage da tutti i pori.
PS
QUI un esaustivo e affascinante articolo su tutta la storia dei Mark...