Orologico Forum 3.0

aumentare la forza impressa dalla molla di carica

nizza

aumentare la forza impressa dalla molla di carica
« il: Febbraio 23, 2016, 10:03:20 am »
Saluti al Forum.
Ho provato ad aumentare (spingendo il bariletto) la forza impressa dalla molla motrice al treno di ruote per vedere
il comportamento dell'orologio.
I risultati al cronocomparatore sono i seguenti:
- forte anticipo;
- aumento dell'ampiezza di oscillazione;
- alternanze/ora INVARIATE (18000).
Per favore, vorrei sapere se è corretto che le alternanze restino costanti.
Grazie e di nuovo saluti a tutti.

Re:aumentare la forza impressa dalla molla di carica
« Risposta #1 il: Febbraio 23, 2016, 14:14:04 pm »
Scusa la domanda ma a che fine avresti fatto ciò? ???
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

nizza

Re:aumentare la forza impressa dalla molla di carica
« Risposta #2 il: Febbraio 23, 2016, 17:47:30 pm »
Saluti al Forum.
Ho provato ad aumentare (spingendo il bariletto) la forza impressa dalla molla motrice al treno di ruote per vedere
il comportamento dell'orologio.
I risultati al cronocomparatore sono i seguenti:
- forte anticipo;
- aumento dell'ampiezza di oscillazione;
- alternanze/ora INVARIATE (18000).
Per favore, vorrei sapere se è corretto che le alternanze restino costanti.
Grazie e di nuovo saluti a tutti.
Vorrei capire se le alternanze/ora dipendono anche dalla forza della molla motrice o
sono indipendenti da essa

Re:aumentare la forza impressa dalla molla di carica
« Risposta #3 il: Febbraio 23, 2016, 18:24:52 pm »
Le alternanze non vengono modificate dal cambio di una molla(ne da altro), è l'ampiezza che dipende anche dalla molla motrice, che deve essere calibrata e propria del calibro, in alternativa si possono utilizzare molle generiche con le stesse identiche misure delle originali.
Aumentare la forza della molla(sostituendola con una più forte) non serve a nulla, anzi può peggiorare le cose perchè il bilanciere potrebbe ribattere per l'ampiezza eccessiva. Esistono delle apposite tabelle con le ampiezze minime e massime consigliate dalle case produttrici per i loro calibri.
Sono altre cose che vanno valutate e prese in esame in un intervento che palesa mediocrità negli scarti e nei risultati al cronocomparatore.
« Ultima modifica: Febbraio 23, 2016, 18:26:34 pm da leolunetta »
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
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-Samuel Johnson-

nizza

Re:aumentare la forza impressa dalla molla di carica
« Risposta #4 il: Febbraio 23, 2016, 23:47:23 pm »
Le alternanze non vengono modificate dal cambio di una molla(ne da altro), è l'ampiezza che dipende anche dalla molla motrice, che deve essere calibrata e propria del calibro, in alternativa si possono utilizzare molle generiche con le stesse identiche misure delle originali.
Aumentare la forza della molla(sostituendola con una più forte) non serve a nulla, anzi può peggiorare le cose perchè il bilanciere potrebbe ribattere per l'ampiezza eccessiva. Esistono delle apposite tabelle con le ampiezze minime e massime consigliate dalle case produttrici per i loro calibri.
Sono altre cose che vanno valutate e prese in esame in un intervento che palesa mediocrità negli scarti e nei risultati al cronocomparatore.

Grazie Leolunetta
Per me il problema è nato da quando ho cominciato a farmi problemi “teorico esistenziali” sul funzionamento dell’orologio; ho scoperto, leggendo qua e là, che non è per niente semplice capire.
Vediamo le mie conoscenze (non so se sono giuste):
-   La molla dà energia (entro un certo range) all’orologio, cioè al treno di ruote;
-   La molla influenza ampiezza oscillazioni e anticipo o ritardo;
-   La molla non influenza le A/h;
-    Il treno di ruote determina il numero di A/h;
Le mie conclusioni: in fase di progetto viene determinato il numero di A/h; poi numero di denti delle ruote tenendo conto che ruota di scappamento ed ancora sono legati alle caratteristiche di  bilanciere e spirale.
Penso, quindi, che ruota di scappamento ed ancora abbiano un ruolo determinante per definire le A/h di un orologio.
Ringrazio per correzioni e/o chiarimenti.


Re:aumentare la forza impressa dalla molla di carica
« Risposta #5 il: Febbraio 24, 2016, 08:31:08 am »
Gli anticipi e i ritardi, così come l'ampiezza(amplitudine) vengono influenzate per lo più dalla spirale, la molla di carica in questo ha un ruolo più marginale. Poi ci sono tante altre cose che influenzano la marcia, l'orologio ha delle coppie bassissime e la pulizia dei componenti, soprattutto quelli più influenti come rubini forati, pivot, pignoni, contropietre etc. sono molto importanti, anche una corretta lubrificazione ha i suoi effetti.
In sostanza se un calibro dopo un intervento marcia maluccio, con ampiezza molto bassa e scarti notevoli nelle varie posizioni, la soluzione non è aumentare la forza della molla.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

cicci

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Re:aumentare la forza impressa dalla molla di carica
« Risposta #6 il: Febbraio 24, 2016, 12:35:28 pm »

Per me il problema è nato da quando ho cominciato a farmi problemi “teorico esistenziali” sul funzionamento dell’orologio; ho scoperto, leggendo qua e là, che non è per niente semplice capire.
Vediamo le mie conoscenze (non so se sono giuste):
-   La molla dà energia (entro un certo range) all’orologio, cioè al treno di ruote;
-   La molla influenza ampiezza oscillazioni e anticipo o ritardo;
-   La molla non influenza le A/h;
-    Il treno di ruote determina il numero di A/h;
Le mie conclusioni: in fase di progetto viene determinato il numero di A/h; poi numero di denti delle ruote tenendo conto che ruota di scappamento ed ancora sono legati alle caratteristiche di  bilanciere e spirale.
Penso, quindi, che ruota di scappamento ed ancora abbiano un ruolo determinante per definire le A/h di un orologio.
Ringrazio per correzioni e/o chiarimenti.


Citazione
-La molla dà energia (entro un certo range) all’orologio, cioè al treno di ruote;
Non proprio esatto... ::)
La molla fornisce energia (al treno ruote) perchè l'unità bilanciere/spirale non fermi la sua oscillazione.

Citazione
-La molla influenza ampiezza oscillazioni e anticipo o ritardo;
Giusto solo in parte.. :)
La molla influenza l'ampiezza delle oscillazioni. Anticipo e/o ritardo sono determinate solo dalla spirale.

Citazione
-La molla non influenza le A/h;
Giusto.. ;)


Citazione
-Il treno di ruote determina il numero di A/h;
Mmh.... vediamo :)
Il treno ruote viene calcolato per poter visualizzare lo scorrere del tempo attraverso le indicazioni sul quadrante. E' solo e unicamente l'unità bilanciere/spirale che determinano le alternanze (A/h).

Tutto questo nella parte teorica...

Cicci
 ;)
La felicità è avere la propria passione per lavoro.  (Alain Silberstein)



ciaca

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Re:aumentare la forza impressa dalla molla di carica
« Risposta #7 il: Febbraio 24, 2016, 14:04:18 pm »
Come in tutti i moti armonici la frequenza dell'oscillazione è un dato di progetto che non dipende dalla forza impressa al sistema per compensarne lo smorzamento legato agli attriti (in questo caso l'impulso ciclicamente fornito al gruppo bilanciere-spirale per mezzo della forchetta dell'ancora) ma solo dalle caratteristiche fisiche e dimensionali dell'oscillatore, in primo luogo massa e momento d'inerzia del bilanciere e lunghezza, numero di spire e costante elastica della spirale.

Una volta definita la frequenza di oscillazione vengono poi calcolate tutte le ruote del treno del tempo a partire da quella di scappamento e via via a ritroso unitamente ai corretti rapporti di ingranamento che devono avere per compiere dato numero di giri completi nell'unità di tempo (quella dei secondi, per esempio, un giro ogni miNuti ovvero ogni 60 secondi).
La molla del bariletto è calcolata per offrire la "giusta" forza necessaria a vincere gli attriti che tendono a smorzare sia il moto armonico dell'oscillatore sia quello del treno del tempo, per un tempo sufficiente a garantire la riserva di carica di progetto, e modificarne la forza come detto influisce sull'ampiezza dell'oscillazione ma non sulla sua frequenza).
« Ultima modifica: Febbraio 24, 2016, 14:06:14 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:aumentare la forza impressa dalla molla di carica
« Risposta #8 il: Febbraio 24, 2016, 18:47:04 pm »

Per favore, vorrei sapere se è corretto che le alternanze restino costanti.
Grazie e di nuovo saluti a tutti.


Si.


Dalle risposte più o meno accurate, ma grossomodo credo tutte centrate, spero avrai potuto apprendere che in un calibro che marcia con ampiezza bassa e scarti elevati, modificare la forza della molla sostituendola con un una più potente non serve, non solo, ma che anche se i risultati nel breve periodo potrebbero sembrare migliori per via dell'ampiezza aumentata, in verità sono solo un paliativo momentaneo, perchè se non si cerca realmente il problema(e con la molla originale che si presume essere stata creata per generare la giusta quantità di energia), si rischia di imprimere una forza eccessiva che consumerebbe velocemente ruote e perni(o peggio il ribattimento del bilanciere) costretti ad un funzionamento forzato e inadeguato al sistema e peggiorativo anche per via del suo stato non ottimale iniziale, dove il problema a monte non è stato risolto, ma è stata trovata una alternativa che lo bypassa in modo sconveniente.


Tra l'altro se è un automatico, il modulo e la massa oscillante potrebbero non avrebbe la forza e l'inerzia necessaria a mantenere la carica, magari con danni ai componenti.
Se è un manuale potresti danneggiare gli organi di rimessa per via di una forza eccessiva quotidiana da imprimere alla molla con la corona di carica.


Gli orologi sono macchine sofisticate, frutto di studio e teorie fisiche. Cambiare qualche componente a nostra discrezione non è semplicemente possibile.
Saluti
« Ultima modifica: Febbraio 24, 2016, 18:48:52 pm da leolunetta »
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La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

nizza

Re:aumentare la forza impressa dalla molla di carica
« Risposta #9 il: Febbraio 24, 2016, 23:01:13 pm »
Come in tutti i moti armonici la frequenza dell'oscillazione è un dato di progetto che non dipende dalla forza impressa al sistema per compensarne lo smorzamento legato agli attriti (in questo caso l'impulso ciclicamente fornito al gruppo bilanciere-spirale per mezzo della forchetta dell'ancora) ma solo dalle caratteristiche fisiche e dimensionali dell'oscillatore, in primo luogo massa e momento d'inerzia del bilanciere e lunghezza, numero di spire e costante elastica della spirale.

Una volta definita la frequenza di oscillazione vengono poi calcolate tutte le ruote del treno del tempo a partire da quella di scappamento e via via a ritroso unitamente ai corretti rapporti di ingranamento che devono avere per compiere dato numero di giri completi nell'unità di tempo (quella dei secondi, per esempio, un giro ogni miNuti ovvero ogni 60 secondi).
La molla del bariletto è calcolata per offrire la "giusta" forza necessaria a vincere gli attriti che tendono a smorzare sia il moto armonico dell'oscillatore sia quello del treno del tempo, per un tempo sufficiente a garantire la riserva di carica di progetto, e modificarne la forza come detto influisce sull'ampiezza dell'oscillazione ma non sulla sua frequenza).

Ringrazio Leolunetta, Ciaca e  Cicci per la puntualità delle risposte.
Vi racconto, brevemente, la provenienza della mia curiosità (cioè da quale componente/i meccanici dipendono le A/h).
Si tratta di un movimento FE4611A comprato anni fa in un mercatino chissà dove. Al cronocomparatore aveva tutti i valori sballati comprese le A/h, non 21600 ma 18000 circa (fatto male a non scrivere i valori).
Pulito sommariamente le alternanze sono tornate al valore normale ma gli altri valori no.
Faccio presente che io cerco di aggiustare orologi, ma in realtà li “scasso”.
Comunque da quel momento ho iniziato a cercare di capire.
Ho fatto la prova di aumentare la forza della molla e ora, come ha detto Cicci, cercherò di cambiare spirale e bilanciere in qualche vecchio movimento per avere conferma pratica (Cicci spero di non offenderti: quello che hai detto è molto ragionevole, ma vorrei soddisfare una mia curiosità).
Non so come farò ……   se qualcuno ha qualche consiglio ben venga
Proverò anche qualche studio teorico, ma ho già visto, sul sito di BHI, che le cose non sono semplici.
Ovviamente vi informerò sui risultati.
Grazie e saluti al Forum.
Nizza

Re:aumentare la forza impressa dalla molla di carica
« Risposta #10 il: Febbraio 25, 2016, 08:34:52 am »
Una delle cose fondamentali è imparare a togliere e rimettere il ponte e il suo bilanciere senza alterare la spirale, ci vogliono ore di pratica e molta pazienza, ma poi se si ha costanza e determinazione si arriva. Poi dopo l'inserimento del bilanciere verifica sempre che la spirale sia "libera" nel suo moto e non sia troppo prossima al volantino del bilanciere o al ponte, poi verifica anche che non sia magnetizzata sulle spire, ciò ne provoca un evidente deficit , dove si evince anche visualmente che il moto di espansione/contrazione della spirale avviene in modo apparentemente "fiacco" e con ampiezza limitata(anche se in realtà l'orologio anticipa e molto).
Ci sarebbero molte altre cose, ma meglio non abbondare e provare ad affrontare un problema alla volta. :)
« Ultima modifica: Febbraio 25, 2016, 14:22:52 pm da leolunetta »
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

nizza

Re:aumentare la forza impressa dalla molla di carica
« Risposta #11 il: Febbraio 26, 2016, 15:30:22 pm »
Una delle cose fondamentali è imparare a togliere e rimettere il ponte e il suo bilanciere senza alterare la spirale, ci vogliono ore di pratica e molta pazienza, ma poi se si ha costanza e determinazione si arriva. Poi dopo l'inserimento del bilanciere verifica sempre che la spirale sia "libera" nel suo moto e non sia troppo prossima al volantino del bilanciere o al ponte, poi verifica anche che non sia magnetizzata sulle spire, ciò ne provoca un evidente deficit , dove si evince anche visualmente che il moto di espansione/contrazione della spirale avviene in modo apparentemente "fiacco" e con ampiezza limitata(anche se in realtà l'orologio anticipa e molto).
Ci sarebbero molte altre cose, ma meglio non abbondare e provare ad affrontare un problema alla volta. :)

Grazie Leolunetta
Ti confermo che, se pur con qualche difficoltà, ora comincio a lavorare sui bilancieri.
Inizialmente avevo il grosso problema che, dopo l’inserimento, il bilanciere girava solo da una parte: poi ho capito che bottone del disco e ancora devono essere in posizioni particolari.
Ma ora i miei problemi sono altri: ad esempio non so cosa significano certi diagrammi al crono comparatore (solo per dirne uno).
Comunque, tornando al problema di questo topic, tra poco ne aprirò un altro dal titolo ALTERNANZE/ORA in quanto ho appurato che le mie ipotesi iniziali sulla molla di carica erano sbagliate.
Di nuovo grazie e saluti al Forum.

Re:aumentare la forza impressa dalla molla di carica
« Risposta #12 il: Marzo 31, 2016, 18:23:28 pm »
Una delle cose fondamentali è imparare a togliere e rimettere il ponte e il suo bilanciere senza alterare la spirale, ci vogliono ore di pratica e molta pazienza, ma poi se si ha costanza e determinazione si arriva. Poi dopo l'inserimento del bilanciere verifica sempre che la spirale sia "libera" nel suo moto e non sia troppo prossima al volantino del bilanciere o al ponte, poi verifica anche che non sia magnetizzata sulle spire, ciò ne provoca un evidente deficit , dove si evince anche visualmente che il moto di espansione/contrazione della spirale avviene in modo apparentemente "fiacco" e con ampiezza limitata(anche se in realtà l'orologio anticipa e molto).
Ci sarebbero molte altre cose, ma meglio non abbondare e provare ad affrontare un problema alla volta. :)

Grazie Leolunetta
Ti confermo che, se pur con qualche difficoltà, ora comincio a lavorare sui bilancieri.
Inizialmente avevo il grosso problema che, dopo l’inserimento, il bilanciere girava solo da una parte: poi ho capito che bottone del disco e ancora devono essere in posizioni particolari.
Ma ora i miei problemi sono altri: ad esempio non so cosa significano certi diagrammi al crono comparatore (solo per dirne uno).
Comunque, tornando al problema di questo topic, tra poco ne aprirò un altro dal titolo ALTERNANZE/ORA in quanto ho appurato che le mie ipotesi iniziali sulla molla di carica erano sbagliate.
Di nuovo grazie e saluti al Forum.
quali sono i diagrammi che non capisci?