Orologico Forum 3.0

Ma guarda te il Chopard

Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #105 il: Giugno 05, 2016, 23:20:25 pm »
Citazione
Sul calibro Chopard le due molle lavorano in sequenza proprio per mantenere un livello di coppia relativamente costante.

É un vantaggio di tutti i calibri a doppio bariletto.

Citazione
Il calibro 240 è derivato da UG?

UG66
Il calibro P.P ha un solo bariletto?
 

Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #106 il: Giugno 05, 2016, 23:23:47 pm »
Trovo che il 240 sia un calibro che non va solo bene ma va più che bene.
Circa la cronometria, come già detto ma giova ribadirlo, un calibro ultra piatto non nasce nè per nè con Fini cronografici.
Sarebbe come pretendere che una macchina da gran turismo vada anche in fuoristrada e che, magari, consumi anche poco.
Chissà se questa idea riesce ad entrare nel gioco di rimando degli specchi.
No, fammi capire. Cioè io ti scrivo una serie di cose, frutto della mia osservazione SU TRE calibri 240 Patek, purtroppo comprati (uno nuovo, altri due di secondo polso), ti cito esperienze analoghe di qualificati forumisti, e anche di un noto esperto, tutte nella stessa direzione, e tu mi rispondi che il fatto che un calibro su un orologio da molte decine di migliaia di euro VECCHIO DI DECINE DI ANNI è giusto che funzioni male, che abbia una pessima cronometria, che presenti il rotore su tanti esemplari che rovina il fondello, che si ferma anche se lo indossi tutto il giorno? Per te è normale?  Non sai che la meccanica nel frattempo ha fatto progressi? Buon per te, io non sono masochista. Allora potresti anche evitare questi predicozzi da tifoso Patek quale sei come sempre. Io non ho fede in Patek: ho già dato abbondantemente. E sono stato ......
Mio malgrado sono costretto a quotare un tuo intervento per invitarti a dire dove avrei scritto che sarebbe giusto chè il calibro in questione funzioni male e che debba per forza avere una pessima cronometria.
Io questo non l'ho mai detto e non l'ho detto semplicemente perché non è vero.
Mi stupisce che si debba travisare il senso persino del non detto per portare acqua al proprio mulino( a vento).
Io ho detto ciò che è o dovrebbe essere persino ovvio: un ultra piatto non nasce per essere un campione di cronometria e sostenere il contrario non è solo assurdo ma è ridicolo.
Ed ho persino fatto l'esempio della gran turismo che non è fatta nè per il fuoristrada nè per consumare poco.
Ridicole sarebbero lamentazioni in questo senso come ridicole e prive di senso logico sono le lamentazioni sulle scarse prestazioni cronometriche del 240 che anche in questo senso invece dice la sua.
Questo dimostra ancora una volta che non c'è bisogno di leggere gli altri interventi:bastano i propri pensieri che rimbalzano nella mente in modo ossessivo come nell'ormai famoso gioco di specchi di cui si rimane per forza prigionieri.
Ribadisco: i miei vanno benissimo.
Portati per settimane tengono il tempo e tengono la carica.
Cosa dovrebbe mai fare un orologio ultra piatto?

Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #107 il: Giugno 05, 2016, 23:27:34 pm »
Senza alimentare alcuna polemica a me sembra strano che un orologio non lubrificato(o trascurato) possa avere una ampiezza che sfiora i 300° nelle posizioni dial up/down e che poi in quelle di taglio in media non raggiunga i 250°.
50° di differenza tra posizioni sono un pò troppi per avere un buon isocronismo e poter regolare l'orologio in modo accurato.
Ora se il Patek era l'unico calibro non nuovo o meno in forma degli altri non lo so, ma dice così. Mi chiedo allora che senso avesse includerlo nel test insieme ad altri nuovi o quasi, per poi specificare che se fosse stato lubrificato sarebbe andato meglio(su quali basi?) e poi allora perché non lubrificarlo con una bella romanella e poi fare la prova al cronocomparatore, per una prova rapida potrebbe anche aiutare a presentare un risultato migliore, ma si sono limitati a dire che "se avesse avuto".. "se fosse stato"… boh  ???
A me suona strano questo test e chiaramente il Patek sembra il secondo peggiore del gruppo dopo Sax o Mat, ma con questo non ne posso dedurre che il 240 è un pessimo calibro, non ne ho esperienza diretta per dirlo, solo che trovo insensato confrontare calibri nuovi con calibri usati e a detta loro neanche in buono stato meccanico, tutto qui.
Il Chopard 1.96 nella prova ha risultati abbastanza soddisfacenti, con ampiezza non elevatissima ma equilibrata tra posizioni, con scarti vicini tra loro e non eccessivi, solo un po' troppa differenza in ampiezza tra dial up/down (12°), ma con scarto pressochè identico.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #108 il: Giugno 05, 2016, 23:27:51 pm »
Il mio è perfetto, preciso, si carica in un amen e non struscia, sarò il solito fortunato a me che si è rotto di tutto meno che i tre Patek che ho posseduto.
Io ne ho 4 da diversi anni.
Nessun problema di nessuna natura.
Sugli Chopard Luc si può dire solo bene.
Li ho visti molte volte ed in diverse circostanze.
Belli e ben fatti.
Unico appunto, a mio personale gusto, la data al 6.
Marco,
io non ho calibri 240 PP,ho alcuni UG 66,semplici,scheletrati e calendari completi che vanno bene.
Ho,lo scrivevo prima,anche qualche 920 Jlc,vanno benissimo anche questi,mi spiace per le tue statistiche.
L'unico orologio che i miei orologiai non sono riusciti a domare e' stato un Aquanaut PP che montava il 315.

Se ho qualche riserva,teorica perche' mai posseduto,sul 240 e' quando abbinato ad un modulo perpetuale perche' da quanto ho letto,se la lubrificazione e la molla di carica non sono perfette,sembra mancare di "potenza".
Conferma indiretta che mi viene dal mio perpetuale UG che monta come base il Piguet 71 e non il 66 che avevano in casa.

Ancora una cosa:un calibro va bene se regolato bene.
Forse volevi riferirti al mio intervento.
Il mio perpetuo funziona egregiamente.
L'ho portato per settimane e, al momento, i " ben noti difetti strutturali" ancora non si manifestano.
Sarà mia cura informarvi non appena ciò avverrà.

Ermanno Muzii

Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #109 il: Giugno 05, 2016, 23:29:43 pm »
Citazione
Sul calibro Chopard le due molle lavorano in sequenza proprio per mantenere un livello di coppia relativamente costante.

É un vantaggio di tutti i calibri a doppio bariletto.

Citazione
Il calibro 240 è derivato da UG?

UG66
Il calibro P.P ha un solo bariletto?
Uno solo.


Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #110 il: Giugno 05, 2016, 23:31:33 pm »
Citazione
Sul calibro Chopard le due molle lavorano in sequenza proprio per mantenere un livello di coppia relativamente costante.

É un vantaggio di tutti i calibri a doppio bariletto.

Citazione
Il calibro 240 è derivato da UG?

UG66
Il calibro P.P ha un solo bariletto?


A parte il Giromax e qualche differente finitura superficiale ne condivide interamente la meccanica, quindi si il bariletto è uno. :)
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Ermanno Muzii

Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #111 il: Giugno 05, 2016, 23:33:09 pm »
Il mio è perfetto, preciso, si carica in un amen e non struscia, sarò il solito fortunato a me che si è rotto di tutto meno che i tre Patek che ho posseduto.
Io ne ho 4 da diversi anni.
Nessun problema di nessuna natura.
Sugli Chopard Luc si può dire solo bene.
Li ho visti molte volte ed in diverse circostanze.
Belli e ben fatti.
Unico appunto, a mio personale gusto, la data al 6.
Marco,
io non ho calibri 240 PP,ho alcuni UG 66,semplici,scheletrati e calendari completi che vanno bene.
Ho,lo scrivevo prima,anche qualche 920 Jlc,vanno benissimo anche questi,mi spiace per le tue statistiche.
L'unico orologio che i miei orologiai non sono riusciti a domare e' stato un Aquanaut PP che montava il 315.

Se ho qualche riserva,teorica perche' mai posseduto,sul 240 e' quando abbinato ad un modulo perpetuale perche' da quanto ho letto,se la lubrificazione e la molla di carica non sono perfette,sembra mancare di "potenza".
Conferma indiretta che mi viene dal mio perpetuale UG che monta come base il Piguet 71 e non il 66 che avevano in casa.

Ancora una cosa:un calibro va bene se regolato bene.
Forse volevi riferirti al mio intervento.
Il mio perpetuo funziona egregiamente.
L'ho portato per settimane e, al momento, i " ben noti difetti strutturali" ancora non si manifestano.
Sarà mia cura informarvi non appena ciò avverrà.
Ciao Mauro,
non ce l'avevo con il tuo perpetuale;
ho ripreso quanto da te scritto per sottolineare a Marco,che aveva detto di avere 3 240 che non andavano,che tu ne avevi 4 in splendida forma.

Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #112 il: Giugno 05, 2016, 23:35:32 pm »
Citazione
Sul calibro Chopard le due molle lavorano in sequenza proprio per mantenere un livello di coppia relativamente costante.

É un vantaggio di tutti i calibri a doppio bariletto.

Citazione
Il calibro 240 è derivato da UG?

UG66
Il calibro P.P ha un solo bariletto?
Uno solo.

Mi sembra strano che un calibro "solo tempo" presenti dei difetti costruttivi; soprattutto se deriva da un calibro esistente e funzionale; almeno che non ci sia un problema nel sistema di carica; troppo duro e il fatto di avere due bariletti aggraverebbe il problema.
Fatemi capire: i problemi dei calibri P.P di cui si è parlato, sono solo tempo, oppure con complicazioni aggiunte?
« Ultima modifica: Giugno 05, 2016, 23:37:51 pm da Idomeneo »
 

ciaca

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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #113 il: Giugno 05, 2016, 23:50:43 pm »
Citazione
Fatemi capire: i problemi dei calibri P.P di cui si è parlato, sono solo tempo, oppure con complicazioni aggiunte?

Dovresti chiederlo all'unico che pare conoscere questi presunti difetti - non si è ancora capito quali - che nessuno di coloro che hanno partecipato a questa discussione hanno mai potuto sperimentare in decenni di possesso di questi movimenti.

Citazione
Senza alimentare alcuna polemica a me sembra strano che un orologio non lubrificato(o trascurato) possa avere una ampiezza che sfiora i 300° nelle posizioni dial up/down e che poi in quelle di taglio in media non raggiunga i 250°.

É una cosa assolutamente normale che registro su molti degli orologi che ho e che in più di 20 anni sono stati usati molto poco e non hanno mai visto una revisione, anche se con differenze meno evidenti (di solito non superiori a 30/40°) :)
50° di differenza ci sono pure sul sax-o-mat e sul saxonia nuovi, 60° sul 315, anch'esso nuovo.
« Ultima modifica: Giugno 06, 2016, 00:03:30 am da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #114 il: Giugno 06, 2016, 00:02:18 am »

Mi sembra strano che un calibro "solo tempo" presenti dei difetti costruttivi; soprattutto se deriva da un calibro esistente e funzionale; almeno che non ci sia un problema nel sistema di carica; troppo duro e il fatto di avere due bariletti aggraverebbe il problema.
Fatemi capire: i problemi dei calibri P.P di cui si è parlato, sono solo tempo, oppure con complicazioni aggiunte?


A parziale risposta ti posso dire che recentemente sono venuto a conoscenza che i 2121 dei 15202 non vanno bene come quelli che venivano fatti tempo addietro(JLC920).
Sembrerebbe che il problema debba essere imputato alla trasposizione del vecchio progetto riportato alla nuova catena molto più industriale e fatto in moltissimi più pezzi, dove il calibro sembrerebbe mal digerire questo tipo di processo evolutivo.
Per il 240 potrebbe anche essere qualcosa di simile, se mai ci fosse un problema o più di uno che non si presentavano invece sui 66 di vecchia data.
(Io comunque per non sapere ne leggere ne scrivere mi prendo tutta la vita il FP 71, che anche nella trasposizione moderna non sembra aver mai sofferto di alcun problema strutturale) :)
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #115 il: Giugno 06, 2016, 00:09:02 am »
Il problema dei 212x non è quanti ne fanno ma CHI li fa.
I VC 112x continua a farli JLC e non ho mai letto una sola lamentela a riguardo.
Sui 212x che oggi AP fa fare a non so chi (da quando ha venduto le sue quote di JLC al gruppo Richemont) c'è il web pieno di lamentele. Non può essere solo una coincidenza.
I 240 li fa dal 1977 sempre la stessa azienda.

P.s: se avessi un 212x da riparare i ricambi li cercherei in Richemont piuttosto che in AP.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #116 il: Giugno 06, 2016, 00:12:44 am »


É una cosa assolutamente normale che registro su molti degli orologi che ho e che in più di 20 anni sono stati usati molto poco e non hanno mai visto una revisione, anche se con differenze meno evidenti (di solito non superiori a 30/40°) :)
50° di differenza ci sono pure sul sax-o-mat e sul saxonia nuovi, 60° sul 315, anch'esso nuovo.


Si ho visto, ma nel Patek si parla di mancanza di manutenzione ed è diverso perché in linea di massima i 300° sono appannaggio di calibri nuovi/appena revisionati/Nos, ma non di usato e trascurato o completamente da lubrificare, almeno nella mia esperienza.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #117 il: Giugno 06, 2016, 00:14:45 am »
Il problema dei 212x non è quanti ne fanno ma CHI li fa.
I VC 112x continua a farli JLC e non ho mai letto una sola lamentela a riguardo.
Sui 212x che oggi AP fa fare a non so chi (da quando ha venduto le sue quote di JLC al gruppo Richemont) c'è il web pieno di lamentele. Non può essere solo una coincidenza.
I 240 li fa dal 1977 sempre la stessa azienda.

P.s: se avessi un 212x da riparare i ricambi li cercherei in Richemont piuttosto che in AP.


Grazie della precisazione :)
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La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

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Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #118 il: Giugno 06, 2016, 00:15:13 am »
Posso garantirti Che orologi senza manutenzione e con olii esausti possono arrivare nella posizione quadrante in alto ad amplitudini vicine ai 300°, se poco usati. Ne ho una caterva :)
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Ma guarda te il Chopard
« Risposta #119 il: Giugno 06, 2016, 00:29:09 am »
Posso garantirti Che orologi senza manutenzione e con olii esausti possono arrivare nella posizione quadrante in alto ad amplitudini vicine ai 300°, se poco usati. Ne ho una caterva :)


Non faccio fatica a crederlo, la gran parte dei tuoi orologi la possiamo considerare alla stregua dei Nos. ;)
Ma non sarebbe a detta dei fautori del test(almeno da quello che si evince), il caso del 240 in oggetto, altrimenti con una accurata revisione sarebbe stato probabilmente il migliore del gruppo(e perché farsi scappare questa occasione invece di specificare semplicemente a parole che il calibro avrebbe potuto far molto meglio "se…"?) :)






Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-