Senza alimentare alcuna polemica a me sembra strano che un orologio non lubrificato(o trascurato) possa avere una ampiezza che sfiora i 300° nelle posizioni dial up/down e che poi in quelle di taglio in media non raggiunga i 250°.
50° di differenza tra posizioni sono un pò troppi per avere un buon isocronismo e poter regolare l'orologio in modo accurato.
Ora se il Patek era l'unico calibro non nuovo o meno in forma degli altri non lo so, ma dice così. Mi chiedo allora che senso avesse includerlo nel test insieme ad altri nuovi o quasi, per poi specificare che se fosse stato lubrificato sarebbe andato meglio(su quali basi?) e poi allora perché non lubrificarlo con una bella romanella e poi fare la prova al cronocomparatore, per una prova rapida potrebbe anche aiutare a presentare un risultato migliore, ma si sono limitati a dire che "se avesse avuto".. "se fosse stato"… boh
A me suona strano questo test e chiaramente il Patek sembra il secondo peggiore del gruppo dopo Sax o Mat, ma con questo non ne posso dedurre che il 240 è un pessimo calibro, non ne ho esperienza diretta per dirlo, solo che trovo insensato confrontare calibri nuovi con calibri usati e a detta loro neanche in buono stato meccanico, tutto qui.
Il Chopard 1.96 nella prova ha risultati abbastanza soddisfacenti, con ampiezza non elevatissima ma equilibrata tra posizioni, con scarti vicini tra loro e non eccessivi, solo un po' troppa differenza in ampiezza tra dial up/down (12°), ma con scarto pressochè identico.