Già alcuni mesi orsono si era data notizia del ritorno di Dominique Renaud dopo oltre 16 anni di silenzio orologiero, da quando si era ritirato da Renaud & Papi, la celebre manifattura di calibri altamente complicati che aveva contribuito a fondare, entrata nell'orbita e nella proprietà di AP.
Avevo compreso che il suo nuovo orologio fosse un progetto rivoluzionario, ma era difficile da spiegare. Ora le idee si sono fatte molto più chiare, almeno le mie, e credo ci sia da discutere perché si tratta secondo me della cosa in assoluto più nuova che si sia fatta nel settore.
Si parte dalla cassa: tutta in zaffiro, ma non è questa la novità rivoluzionaria. In futuro ne vedremo sempre di più. Ma quella di Renaud è destrutturata, cioè è un cilindro fi vetro zaffiro che ruota a 360 gradi su un supporto (sempre zaffiro) di forma complessa e geometrica: ti permette di vedere la meccanica e il quadrante e le sfere come mai è accaduto su un orologio meccanico sino ad oggi. E' la sublimazione di quella forma di arte che ha cercato forse più di tutti di proporre Max Busser con le HM: una tridimensionalità del calibro esibita e che rivoluziona totalmente l'estetica dell'orologio. Renaud ha fatto un ulteriore passo avanti secondo me in questa forma di arte contemporanea di non poco conto.
Già la forma rivoluzionaria del calibro ci dice che anche qui c'è del nuovo. Perché non è il solito calibro tondo o di forma spesso per esaltarne la terza dimensione: ha una forma unica, tutta diversa da ogni altro. Anche Max per le sue Machine ha dato ai calibri forme uniche, ma ispirate a navicelle spaziali, grosso modo, rese con una cura del particolare estetico unica. Qui invece si ha un calibro che non corrisponde ad alcuna forma geometrica nota, siamo cioè in una forma del tutto inedita ed astratta.
Ma il calibro presenta una rivoluzione ancora più importante. Vi è un sistema regolatore tutto nuovo, e secondo me molto promettente. E' uno scappamento diretto, cioè appartiene a quella famiglia di scappamenti che fornisce l'energia direttamente al bilanciere senza bisogno dell'ancora, che comunque comporta uno spreco di energia. Ma non è ancora questo l'elemento rivoluzionario, visto che scappamenti diretti si sono già visti. Qui niente silicio. Qui il fatto è che l'oscillatore ha una ampiezza minima, e questo elemento unito allo scappamento diretto, fa sì che l'impulso venga dato non ad ogni oscillazione del bilanciere, ma ogni tot oscillazioni. Qui non c' spirale, ma un organo regolatore fatto di tre lame in grado di flettersi contemporaneamente in direzioni diverse. Al posto del bilanciere c'è un massiccio volano che si muove in piccoli archi e assorbe senza problemi qualsiasi oscillazione esterna. Come si può capire questo permette di consumare molto meno, il tutto è molto più efficiente, e soprattutto questo promette di consentire l'esplorazione di frequenze di oscillazione altissime.
https://www.youtube.com/watch?v=2bRZ_tPrA_khttps://www.youtube.com/watch?v=dcdc3WTEOzMhttps://www.youtube.com/watch?v=fUbNyLAbdN8Soprattutto quest'ultimo video trovo che fornisca con poche immagini tutta la portata rivoluzionaria di questo orologio, estetica e tecnica, e non è poco.
Di questo orologio al momento ne saranno fatti solo 12. Non sono ovviamente in grado di dire se funzioni o meno. Ma il nome di Renaud sembra una garanzia. Ci ha lavorato 15 anni, che gli sono serviti per azzerare la mente e rimettere in discussione concetti fondamentali. Ciò che piace a me. Egli afferma che in questo settore tutto può essere migliorato e addirittura reinventato. Sono concetti che considero fondamentali e che danno ancora un senso all'interesse per questa passione che non sia solo archeologia e rimpianto dei bei tempi andati.