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Il fattore scatenante ovvero il peccato originale

Bigios

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Il fattore scatenante ovvero il peccato originale
« il: Agosto 24, 2016, 20:18:28 pm »
Topic leggero estivo.
Vi può essere capitato da ragazzini di ricevere o acquistare orologi senza un particolare interesse. Credo che ci sia nella storia di tutti però un peccato originale, ovvero un primo orologio significativo (non tanto per il costo, quanto per ciò che ha rappresentato l'entrarne in possesso), causa scatenante o semplice occasione, a cui potete far risalire l'origine della "malattia" ovvero la passione per questo mondo. Qual è stato (se c'è stato) il vostro? Lo possedete ancora o ve ne siete liberati senza nostalgia?

mbelt

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Re:Il fattore scatenante ovvero il peccato originale
« Risposta #1 il: Agosto 24, 2016, 20:48:03 pm »
Topic leggero estivo.
Vi può essere capitato da ragazzini di ricevere o acquistare orologi senza un particolare interesse. Credo che ci sia nella storia di tutti però un peccato originale, ovvero un primo orologio significativo (non tanto per il costo, quanto per ciò che ha rappresentato l'entrarne in possesso), causa scatenante o semplice occasione, a cui potete far risalire l'origine della "malattia" ovvero la passione per questo mondo. Qual è stato (se c'è stato) il vostro? Lo possedete ancora o ve ne siete liberati senza nostalgia?
Mi piace questo tema. Andavo alle scuole elementari, siamo alla fine degli anni 70, forse 78 o 79. Amavo i giochi elettronici. Ero viziatissimo, allora mi bastava chiedere e avevo. E se non chiedevo avevo lo stesso. Mi prese la voglia di un orologio digitale, ma volevo il più bello di tutti. E non so se fosse il più bello ma certo era il più completo che avessi mai visto un Citizen digi-ana, che da un po' di tempo sto ricercando perché sono certo esista ancora da qualche parte.
Ma i miei contatti con i veri orologi sono precedenti, e forse rappresentano un segno del destino. Infatti non andavo ancora a scuola, e neppure all'asilo che non vidi mai. Stavo a casa. E mio padre affidava completamente a me il suo Zenith El Primero comprato nuovo appena uscito. Io lo sottoponevo a giochi massacranti, distrussi la scatola che ancora ricordo...e quell'orologio è ancora in mio possesso. Mio padre lo comprò ma lo indossò pochissimo. Mi ricordo che mi disse che era un orologio sofisticato e perché, ma io allora avevo in testa solo l'elettronica, e le radio. Credo di essere stato uno dei pochissimi bambini di sei anni a cui sia stato regalato un apparecchio CB, di quelli da casa, con tanto di antennna esterna ed impianto. Mi sono sempre chiesto: ma come facevano i miei genitori a pensare ad una cosa del genere? Cosa avrei potuto dare con un CB? Un mattino presto, prima di un viaggio con i miei genitori, ricordo giocavo con la radiotrasmittente. E mi rispose una persona, ricordo ancora il suo nick name, e mi spiegò pazientemente che ero troppo giovane per questo "gioco", che dovevano ancora passare gli anni. GLi anni passarono e io iniziare ad usare quelle trasmittenti, anzi modelli sempre più sofisticati, e anche professionali. Io quella persona l'ho ritrovata, proprio quella del 1977 con lo stesso nickname trasmetteva ancora, si ricordava anche lui di quell'incontro insolito sulle radiofrequenze dei 27 MHZ. in quest'altra vita appena possibile presi il patentito di radioamatore. E' un fatto che segnerà la mia vita...ma è un'altra storia.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

guagua72

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Re:Il fattore scatenante ovvero il peccato originale
« Risposta #2 il: Agosto 24, 2016, 22:21:45 pm »
Io un citizen sub 200 mt in acciaio, non ricordo bene la referenza in questo momento. Avevo sui 16 anni, ai tempi andavano molto i professionali, si era da poco usciti dalla grande crisi del settore, era la metà degli anni 80. Però ho un problema, credo di essere ancora nella fase iniziale, cioè quella del peccato originale. Sto peccando continuamente e non mi sono mai incanalato su di una strada. Non ho sufficienti conoscenze tecniche, non ho mai approfondito come si dovrebbe le complicazioni, non amo particolarmente il filone vintage anche se mi affascina. Mi piacciono tutti gli sportivi. Compro degli orologi, che mi piacciono, forse anche come accessorio per l'abbigliamento.

Bonimba

Re:Il fattore scatenante ovvero il peccato originale
« Risposta #3 il: Agosto 24, 2016, 22:36:08 pm »
Per me è facile anche perchè è relativamente recente...
Fino  a qualche anno fa manco sapevo la differenza tra un quarzo e un meccanico...
Poi una brutta notte i soliti ignoti entrarono in casa e mi rubarono due quarzoni d'oro , un B&M e un Paul Picot
Rimanemmo , io e mia moglie , senza orologio...
Vabbeh dai compriamoci "un bell'orologio"
Informiamoci un po'....
Cominciai a frequentare un forum e mi imbattei nello  Zenith Chronomaster fasi luna per me nel BP manuale  calendario completo ( 26 mm) per mia moglie...
 :)
« Ultima modifica: Agosto 24, 2016, 22:37:46 pm da Bonimba »

ALAN FORD

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Re:Il fattore scatenante ovvero il peccato originale
« Risposta #4 il: Agosto 24, 2016, 22:55:38 pm »
A che età si fa la prima comunione?
Undici anni?
Mia nonna Annunziata mi regalò questo Gander, era un tesoro inestimabile per me, lo amai come non ho più amato alcun oggetto nella mia vita, una notte completamente sveglio a guardarlo ed ascoltarlo, non potevo crederci che una fortuna così fosse capitata proprio a me!
Oggi ho 66 anni e vado per i 67 e l'amore continua.


Istaro

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Re:Il fattore scatenante ovvero il peccato originale
« Risposta #5 il: Agosto 24, 2016, 22:59:36 pm »
A che età si fa la prima comunione?
Undici anni?
Mia nonna Annunziata mi regalò questo Gander, era un tesoro inestimabile per me, lo amai come non ho più amato alcun oggetto nella mia vita, una notte completamente sveglio a guardarlo ed ascoltarlo, non potevo crederci che una fortuna così fosse capitata proprio a me!
Oggi ho 66 anni e vado per i 67 e l'amore continua.




Tua nonna aveva gran gusto... bellissimo e modernissimo, a distanza di oltre cinquant'anni.
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

ciaca

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Re:Il fattore scatenante ovvero il peccato originale
« Risposta #6 il: Agosto 24, 2016, 23:28:13 pm »
Breitling Chronomat acciaio, ghiera e corona in oro, Dial bLu soleil e bracciale cingolato.
Da lì è partito tutto. Ovviamente ce l'ho ancora, ho conservato il bracciale, messo un cinturino suede in tinta col quadrante e lo uso ancora oggi ogni tanto.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Il fattore scatenante ovvero il peccato originale
« Risposta #7 il: Agosto 25, 2016, 15:48:57 pm »
Circa 5 anni fa comprai uno Swarovski Octa pagato 840 euro e mi sembrava di aver preso chissà cosa.... L'ho rivenduto ad un mio collaboratore al lavoro circa 6 mesi dopo e tutt'ora ce l'ha come unico orologio, era una meccanico automatico con Sellita SW200 e proprio l'interesse per la meccanica ha dato inizio alla mia ricerca e il mio trasporto fu sempre crescente. Finalmente il primo orologio importante, un Rolex SD 16600 preso usato da reseller romano. E per iniziare non poteva essere altro che un Rolex ad aprire i giochi.
Da quel momento in poi non mi è più sembrato una follia spendere migliaia di euro per un orologio.

Una curiosità, dei miei primi 4 orologi di una certa sostanza( Rolex SD, AP 15300, Omega AT, Zenith El P. 38) non ne è rimasto uno, segno che la passione ha subito la sua maturazione e la sua evoluzione dopo quel preciso momento, ed ora ad oggi, alcuni miei pezzi sono praticamente incedibili, alcuni anche a cifre superiori a quanto li ho pagati non li darei via.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Errol

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Re:Il fattore scatenante ovvero il peccato originale
« Risposta #8 il: Agosto 25, 2016, 15:59:45 pm »
io non saprei dire con esattezza cosa ha smosso la mia passione, che risale alla fine degli anni 70 (avete capito bene, avrò avuto 6/7 anni e ad ogni occasione mi facevo regalare un qualche Casio digitale che inevitabilmente dopo qualche mese finiva smontato per cercare di capire come funzionava....)
poi a circa 13/14 anni un mio amico con una decina d'anni più di me mi fece vedere il suo acquisto, un Breitling chronomat in acciaio satinato, quadrante nero e cinturino cuoio, ne rimasi folgorato.
andai di corsa in edicola a cercare qualche rivista sugli orologi e trovai il numero 1 di Orologi le misure del tempo (se non ricordo male era il 1987)....da allora non è mai passata
        

Bigios

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Re:Il fattore scatenante ovvero il peccato originale
« Risposta #9 il: Agosto 25, 2016, 16:14:14 pm »
A che età si fa la prima comunione?
Undici anni?
Mia nonna Annunziata mi regalò questo Gander, era un tesoro inestimabile per me, lo amai come non ho più amato alcun oggetto nella mia vita, una notte completamente sveglio a guardarlo ed ascoltarlo, non potevo crederci che una fortuna così fosse capitata proprio a me!
Oggi ho 66 anni e vado per i 67 e l'amore continua.


Fascinoso l'orologio e bella la storia.
Anche il mio primo orologio significativo ha origine familiare. A 18 anni girava per casa un vecchio Baume & Mercier Baumatic in oro giallo appartenuto un tempo a mio nonno. Non più funzionante, quadrante totalmente macchiato, mi piacque moltissimo e mi misi in testa di riportarlo in vita. Lo affidai a un orologiaio (con l'ingenuità del tempo feci anche ristampare il quadrante!) e ricordo ancora come lo indossavo orgogliosamente, fuori dal tempo e dalle mode, quando tra gli amici impazzavano gli Swatch.
Eccolo qui, ancora al mio polso, con il suo alone di ricordi:


Re:Il fattore scatenante ovvero il peccato originale
« Risposta #10 il: Agosto 25, 2016, 17:10:27 pm »
11 anni fa...comprato da un amico senza sapere assolutamente niente di orologi....da allora e' cominciato il tutto...


Alessandro

Errol

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Re:Il fattore scatenante ovvero il peccato originale
« Risposta #11 il: Agosto 25, 2016, 18:35:29 pm »
11 anni fa...comprato da un amico senza sapere assolutamente niente di orologi....da allora e' cominciato il tutto...




Meraviglioso
        

GEKKO

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Re:Il fattore scatenante ovvero il peccato originale
« Risposta #12 il: Agosto 25, 2016, 19:05:55 pm »
Sono sempre stato attratto dagli orologi.
Il primo ricordo é legato a un orologino digitale azzurro con Paperino sul quadrante, perso perché caduto dal balcone di casa e subito rubato da un passante.
Poi la terza elementare e il terribile ma tanto desiderato Casio G-Shock.
1986, quinta elementare, arriva il primo Swatch. A quattordici anni era già cominciata la lettura di Orologi e così il mio primo "vero" a carica manuale: l'Hamilton Khaki. Poi, a sedici anni, c'è stato il Breitling Chronomat regata, quello col conto alla rovescia, perso in un brutto incidente in moto.
Per i diciotto anni é arrivato, forse solo per un ingenuo desiderio di originalità in mezzo a un contesto sociale di Rolex, il mio amato Speedmaster deluxe con fondello trasparente e movimento un po' rifinito.
Comunque, l'orologio che più mi ha fatto sognare da ragazzino, il Blancpain manuale ultrapiatto in oro giallo, non è ancora diventato mio. A volte credo che comprarlo sarebbe come scrivere la parola "fine" alla storia di una passione.
« Ultima modifica: Agosto 25, 2016, 19:08:12 pm da GEKKO »

diemmeo

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Re:Il fattore scatenante ovvero il peccato originale
« Risposta #13 il: Agosto 25, 2016, 20:31:32 pm »
Mio nonno era un appassionato e indossava negli anni 50 un crono Rolex poi ereditato da mio zio. Per la prima comunione mi regalò uno Zenith d'oro cinturinato, vetro plexi e piccoli secondi al 6, conservato con amore; purtroppo nel 2003 oggetto, con altri, di un furto. Da ragazzo portavo un Omega da tasca che conservo ancora. Poi come regalo di laurea un Rolex Oysterquaz acciaio e oro, non capivo nulla, ma fui attratto dall'aspetto estetico (zampino di Gerald Genta). Altri acquisti modulati negli anni (es. GMT nel 90). E poi dal 2002 molti altri.

Re:Il fattore scatenante ovvero il peccato originale
« Risposta #14 il: Agosto 26, 2016, 00:38:22 am »
Il fattore x sono state le pubblicità sulle riviste. Avrò avuto 6\8 anni, ritagliavo le immagini e le mettevo al polso creando un cinturino di carta. In casa non c'erano orologi di prego; un Citizen Automatico di mio padre che ho tutt'ora e un modello al quarzo che aveva mia mamma. Nonostante tutto la passione per gli orologi mi ha sempre seguito come un'ombra portandomi in due scuole; una in Italia, l'altra in Svizzera. Dopo tanti anni di interesse ho imparato a capire cosa è un insieme di ruote e pignoni, come funzionano, come viene concepito e realizzato. Tutto questo è semplicemente emozionante.  Non raccolgo orologi, non c'è un modello che vorrei a tutti i costi; semplicemente apprezzo tutto ciò che segna lo scorrere del tempo.