io sono meno categorico, se la replica di un orologio del passato mi piace allora perchè no?
io non riesco a comprare il vintage perchè mal sopporto le imperfezioni che un orologio di 30/40 anni presenta sempre, se la replica è gradevole io non disdegno
Perché l'originale era 38mm e non 42 (42 esclusa corona), era anche più sottile, e montava un bel calibro valjoux 72 manuale?!
Questo a parte il nome e la cifra stilistica ispirata ai cronografi professionali degli anni 60 che ha a che vedere con quegli orologi?!
Anche io non sono un talebano del vintage e poco sopporto le imperfezioni di orologi con mezzo secolo sul groppone, e per questo ho preferito uno Zenith moderno alla metà del prezzo di un A386 bisunto, ma qua proprio non ci siamo.
Per carità, resta certamente un orologio gradevole, seppur un mattoncino poco aggraziato viste le dimensioni, ma nulla che mi riesca a far venire voglia di possederne uno o che mi evochi, anche vagamente, le suggestioni di un autavia vintage.
A quel punto se devo spendere nmila euro per un orologio gradevole preferisco dirottare su cose più "originali" e non malamente scopiazzate e fashonizzate di celebri orologi del passato.
Queste riedizioni dimostrano due cose: gli orologi di 30\40\50 anni fa erano più belli e concreti, le Maison sono prive di idee
Aggiungerei anche un'altra considerazione. Molte aziende hanno una storia "interrotta", in molti casi ricostruita artificialmente sulle ceneri di aziende che non esistono più riportando in auge "marchi" vuoti che vengono apposti ad assemblati privi di fascino e storia.
È stato il caso di Heuer e di tanti altri marchi, che hanno bisogno di far leva su quella storia, e sugli orologi che l'hanno creata, per riempire artatamente di contenuti un marchio altrimenti insignificante, unitamente alla retorica della "manifattura".
Questo é un Gap incolmabile che molte di queste case hanno rispetto ad altre che quella storia sono riuscite a non interromperla e che sono riuscite a dare continuità alla loro produzione, e quindi anche uniformità.
Alcune di queste case, come Rolex, vengono accusate di rifarsi sempre al passato (ma è il LORO passato, non quello di qualcun'altro) e di proporre sempre le stesse cose: a ben guardare ciò rappresenta la loro fortuna e la loro forza, conservare e riproporre il proprio passato nel segno di una continuità che fidelizza il cliente e per cui un Rolex non "invecchia" (al contrario di come sono "invecchiati" e continuano ad invecchiare tanti altri orologi di tante altre marche).
So che sul piano del prodotto e del value for money non è la strategia più virtuosa per l'acquirente, ma sicuramente lo è per la tenuta dei valori economici degli oggetti venduti. E la tenuta (scarsa) dei valori economici é una delle prime ragioni per la quali questo mercato è andato in rovina (e si è portato dietro anche l'intero settore) e ha squalificato il pregio degli oggetti in vendita.