Orologico Forum 3.0

Evviva!! Ho un Dream Watch in meno...

mbelt

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Re:Evviva!! Ho un Dream Watch in meno...
« Risposta #15 il: Settembre 16, 2016, 20:47:26 pm »
Non vorrei alimentare nuove polemiche ma mi sfugge qualche cosa.
Siamo tutti d'accordo che un upgrade o comunque la risoluzione di un problema rientrano negli oneri che una casa di alta orologeria è tenuta a fare ( non come questi soggetti che per un aggiornamento ti chiedono 20k€) e siamo tutti pronti a lodare ed apprezzare l'indipendente che se ne fa carico a proprie spese.
Però allora mi chiedo: perché quando PP cambia il bariletto del calibro 240 con uno con maggior capacità di carica sento molto parlare di casa poco seria?
Forse il problema è che il cambio PP viene fatto per migliorare il calibro (cosa che però altera la coevitá del prodotto) mentre gli aggiornamenti degli altri servono a ripianare malfunzionamenti?

Ripeto, senza ripartire con le polemiche, vorrei solo capire il vostro punto di vista
Le risposte sono molto semplici: 1) posso capire un aggiornamento su un orologio con una meccanica nuova, poco sperimentata, oppure addirittura innovativa. Quando mi sono stati aggiornati orologi in queste condizioni l'ho sempre considerata una prova di serietà ; 2) non posso concepire un aggiornamento, mirato a risolvere un malfunzionamento, su un calibro in produzione da oltre quaranta anni, per giunta un semplice solotempo , fatto addirittura da oltre settanta anni. Poi quell'intervento comportava anche al sostituzione del quadrante. E lo facevano di routine su tutti gli orologi che andavano in assistenza anche se non segnalavano problemi. Ma tutti, quando l'orologio è tornato, hanno sperimentato il cambiamento, con l'indicatore della riserva di carica che finalmente oltrepassava su 5712 la metà scala (testimonianza che mi fu fornita da noto forumista, pure qui iscritto, di cui non faccio il nome solo per motivi di riservatezza). Quindi pure se lui non aveva segnalato malfunzionamenti, il malfunzionamento c'era. Quindi un conto è una meccanica nuova e o innovativa, un conto un calibro vecchio stravecchio, senza nulla di nuovo. C'è un po' di differenza, non trovi?
Ma andiamo avanti, perché non è finita. Gli aggiornamenti che risolvono malfunzionamenti non solo devono essere gratuiti. Ma in certi casi vi dovrebbe essere il richiamo degli orologi in circolazione. Journe in un caso lo ha fatto su un suo orologio. Una casa seria fa gli aggiornamenti anche perché non vuole tenere un suo orologio in giro che funziona male, o che ha difetti. Se un orologiaio li mette a pagamento, vuol dire che accetta questa situazione, come minimo. Ed è grave.
Su Halter un amico che lo conosce mi aveva solo detto che aveva la cattiva abitudine di non finire i suoi lavori.
« Ultima modifica: Settembre 16, 2016, 20:54:04 pm da mbelt »
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Re:Evviva!! Ho un Dream Watch in meno...
« Risposta #16 il: Settembre 16, 2016, 20:53:43 pm »
Il mio punto di vista è semplice.

Per tutti gli orologi moderni o di grande produzione, ben vengano gli aggiornamenti e/o risoluzione dei problemi con sostituzione dei pezzi, magari con un preliminare consenso del proprietario.

Cosa che invece non tollero venga fatto, specialmente senza il suddetto consenso, su orologi vintage, storici e/o prodotti in bassi numeri. In questi, anche i difetti contribuiscono a caratterizzare e rendere unico il prodotto e quindi vanno preservati.

Se non voglio cambiare le lancette con trizi crepati od il quadrante scolorito, tu casa SERIA, non puoi obbligarmi, pena l'annullamento dell'intervento. E' una mia scelta che devi rispettare.
In questo c'è ancora molto da lavorare con le assistenze ufficiali che vedono un orologio solo come un insieme di pezzi che devono indicare l'ora e che devono essere quanto più possibile riportati a nuovo.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

mbelt

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Re:Evviva!! Ho un Dream Watch in meno...
« Risposta #17 il: Settembre 16, 2016, 20:59:49 pm »
Il mio punto di vista è semplice.

Per tutti gli orologi moderni o di grande produzione, ben vengano gli aggiornamenti e/o risoluzione dei problemi con sostituzione dei pezzi, magari con un preliminare consenso del proprietario.

Cosa che invece non tollero venga fatto, specialmente senza il suddetto consenso, su orologi vintage, storici e/o prodotti in bassi numeri. In questi, anche i difetti contribuiscono a caratterizzare e rendere unico il prodotto e quindi vanno preservati.

Se non voglio cambiare le lancette con trizi crepati od il quadrante scolorito, tu casa SERIA, non puoi obbligarmi, pena l'annullamento dell'intervento. E' una mia scelta che devi rispettare.
In questo c'è ancora molto da lavorare con le assistenze ufficiali che vedono un orologio solo come un insieme di pezzi che devono indicare l'ora e che devono essere quanto più possibile riportati a nuovo.
D'accordo anche su questo, che si aggiunge a quello che ho scritto io.
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Re:Evviva!! Ho un Dream Watch in meno...
« Risposta #18 il: Settembre 16, 2016, 21:10:30 pm »
Il mio punto di vista è semplice.

Per tutti gli orologi moderni o di grande produzione, ben vengano gli aggiornamenti e/o risoluzione dei problemi con sostituzione dei pezzi, magari con un preliminare consenso del proprietario.

Cosa che invece non tollero venga fatto, specialmente senza il suddetto consenso, su orologi vintage, storici e/o prodotti in bassi numeri. In questi, anche i difetti contribuiscono a caratterizzare e rendere unico il prodotto e quindi vanno preservati.

Se non voglio cambiare le lancette con trizi crepati od il quadrante scolorito, tu casa SERIA, non puoi obbligarmi, pena l'annullamento dell'intervento. E' una mia scelta che devi rispettare.
In questo c'è ancora molto da lavorare con le assistenze ufficiali che vedono un orologio solo come un insieme di pezzi che devono indicare l'ora e che devono essere quanto più possibile riportati a nuovo.
D'accordo anche su questo, che si aggiunge a quello che ho scritto io.
Ancora non hanno capito (le case) che il valore, non solo economico ma anche storico, collezionistico, ecc. di un orologio non è dato dal suo stato generale, ma dal rapporto di questo con l'originalità dei suoi componenti.

Mi spiego.
Un orologio di 40-50-60 anni perfetto stato ma con tutti i pezzi sostituiti (ancorchè originali) varrà sempre meno di uno uguale, ma più vissuto con ancora però tutti i componenti originari (non originali, ma originari, che è cosa ben diversa).

Poi starà al collezionista valutare lo stato di deperimento di un orologio coevo. Io ad esempio non sono per i "catorcetti", preferisco rinunciare.
Ma un collezionista vero, non prenderà mai in considerazione un orologio rimesso a nuovo senza che sia stata rispettata la sua coerenza storica.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:Evviva!! Ho un Dream Watch in meno...
« Risposta #19 il: Settembre 16, 2016, 21:11:28 pm »
Non vorrei alimentare nuove polemiche ma mi sfugge qualche cosa.
Siamo tutti d'accordo che un upgrade o comunque la risoluzione di un problema rientrano negli oneri che una casa di alta orologeria è tenuta a fare ( non come questi soggetti che per un aggiornamento ti chiedono 20k€) e siamo tutti pronti a lodare ed apprezzare l'indipendente che se ne fa carico a proprie spese.
Però allora mi chiedo: perché quando PP cambia il bariletto del calibro 240 con uno con maggior capacità di carica sento molto parlare di casa poco seria?
Forse il problema è che il cambio PP viene fatto per migliorare il calibro (cosa che però altera la coevitá del prodotto) mentre gli aggiornamenti degli altri servono a ripianare malfunzionamenti?

Ripeto, senza ripartire con le polemiche, vorrei solo capire il vostro punto di vista

....secondo me la prima che hai detto  ;D
Per la coevità mi concentrerei sugli elementi estetici, anche se interventi in corso d'opera, su un movimento che ha 70 anni fa un po sorridere, consiglierei di effettuare tali cambiamenti al momento dell'uscita di uno dei frequenti e impercettibili restyling
Trovo comunque  serio qualsiasi intervento atto a migliorare un movimento, che sia d'indipendenti o grande Maison.
Per i maniaci della coevità, basterebbe adottare la strategia di proporre l'intervento prima di farlo.

mbelt

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Re:Evviva!! Ho un Dream Watch in meno...
« Risposta #20 il: Settembre 16, 2016, 21:15:14 pm »
Il mio punto di vista è semplice.

Per tutti gli orologi moderni o di grande produzione, ben vengano gli aggiornamenti e/o risoluzione dei problemi con sostituzione dei pezzi, magari con un preliminare consenso del proprietario.

Cosa che invece non tollero venga fatto, specialmente senza il suddetto consenso, su orologi vintage, storici e/o prodotti in bassi numeri. In questi, anche i difetti contribuiscono a caratterizzare e rendere unico il prodotto e quindi vanno preservati.

Se non voglio cambiare le lancette con trizi crepati od il quadrante scolorito, tu casa SERIA, non puoi obbligarmi, pena l'annullamento dell'intervento. E' una mia scelta che devi rispettare.
In questo c'è ancora molto da lavorare con le assistenze ufficiali che vedono un orologio solo come un insieme di pezzi che devono indicare l'ora e che devono essere quanto più possibile riportati a nuovo.
D'accordo anche su questo, che si aggiunge a quello che ho scritto io.
Ancora non hanno capito (le case) che il valore, non solo economico ma anche storico, collezionistico, ecc. di un orologio non è dato dal suo stato generale, ma dal rapporto di questo con l'originalità dei suoi componenti.

Mi spiego.
Un orologio di 40-50-60 anni perfetto stato ma con tutti i pezzi sostituiti (ancorchè originali) varrà sempre meno di uno uguale, ma più vissuto con ancora però tutti i componenti originari (non originali, ma originari, che è cosa ben diversa).

Poi starà al collezionista valutare lo stato di deperimento di un orologio coevo. Io ad esempio non sono per i "catorcetti", preferisco rinunciare.
Ma un collezionista vero, non prenderà mai in considerazione un orologio rimesso a nuovo senza che sia stata rispettata la sua coerenza storica.
Tanto più se ti cambiano senza preavviso addirittura un quadrante, e se per giunta lo fa la casa i cui prezzi degli orologi vintage sono i più alti, quella che si tramanda. Si tramanda poi in Patek cambiano a tradimento i quadranti per risolvere problemi di funzionamento su un calibro prodotto da soli 70 anni, un calibro semplice....è un fatto che si commenta da sé.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

ilcommesso

Re:Evviva!! Ho un Dream Watch in meno...
« Risposta #21 il: Settembre 16, 2016, 22:14:36 pm »
Nelle descrizione dell'orologio sono indicati questi gravi difetti????:o :o :o :o :o

A proposito della famosa serietà e trasparenza della case d'asta :'(

Re:Evviva!! Ho un Dream Watch in meno...
« Risposta #22 il: Settembre 16, 2016, 22:26:47 pm »
Nelle descrizione dell'orologio sono indicati questi gravi difetti????:o :o :o :o :o

A proposito della famosa serietà e trasparenza della case d'asta :'(

Beh no, Simone, se la casa d'aste è seria, tali problematiche -deve- segnalarle. Il comportamento da parte della casa d'aste, indicando nel condition report i malfunzionamenti, è stato irreprensibile perchè mi ha permesso di compiere i passi  descritti in apertura del topic.
« Ultima modifica: Settembre 16, 2016, 22:29:13 pm da claudio969 »

ilcommesso

Re:Evviva!! Ho un Dream Watch in meno...
« Risposta #23 il: Settembre 16, 2016, 22:41:28 pm »
Ok, quindi tutto perfettamente dichiarato.

C'è una casa d'aste con nome latino di cui ho letto storie da far rabbrividire  :'(

Tornando a noi, adesso abbiamo un'idea precisa di cosa costi la revisione da Halter.
Chissà se ci sarà qualcuno che se lo aggiudica.
Hai il link dell'asta? Tanto ormai non temi più la concorrenza interna  :P


ciaca

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Re:Evviva!! Ho un Dream Watch in meno...
« Risposta #25 il: Settembre 16, 2016, 23:49:08 pm »
A me Patek ha sostituito tutto il meccanismo di carica automatica del 240 montato sul mio 5712 rientrato in garanzia per un difetto al correttore della data (che nulla ha a che vedere col 240 e con la carica del movimento, visto che il difetto era al modulo della data).

Per il semplice fatto che la casa aggiorna tutti i 240 che rientrano in assistenza, senza addebiti, al fine di aumentare la riserva di carica (che passa da meno di 48 a più di 52 ore). Non c'é alcun difetto nel 240, non c'é nulla da "risolvere", non è una modifica per corregere un "malfunzionamento", ma per migliorare le caratteristiche (sono due cose diverse, il 240 funziona perfettamente anche senza alcun aggiornento, come dimostrano tutti gli orologi che ho con questo movimento, che non sono rientrati in assistenza per aver alcuna modifica e che dopo oltre 25 anni funzionano egregiamente).

Un movimento che se avesse i difetti di cui si ciancia, a vanvera e senza alcun dato di fatto, non sarebbe su piazza da mezzo secolo ma sarebbe già stato abbandonato da decenni (come é successo con altri movimenti effettivamente difettosi). E invece ce ne sono a migliaia, in circolazione, anche Universal, che dopo 50 anni funzionano perfettamente (chiedere a Leandro che problemi avrebbe il suo Universal).

Sono gli 11 mesi di attesa che semmai mi hanno fatto girare le palle, non l'aggiornamento a migliori caratteristiche del movimento o la sostituzione di un quadrante difettoso (senza che fosse stata richiesta).

Questo schizzato di testa di Halter per 43k euro questo aggiornamento quanto tempo ci mette per realizzarlo?! :D

Altro che miniera....
« Ultima modifica: Settembre 17, 2016, 00:08:06 am da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

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Re:Evviva!! Ho un Dream Watch in meno...
« Risposta #26 il: Settembre 17, 2016, 00:47:35 am »
Io sono allibito.

Mi complimento con Claudio per la sua accortezza (a quelle cifre sarebbe doverosa, ma la frenesia di far proprio il pezzo agognato a volte può rendere superficiali).

E lo ringrazio per la condivisione, perché, al di là del caso specifico (serietà di Halter), consente una salutare riflessione su quanto sia importante, al momento di acquistare un orologio, l'aspetto della sua affidabilità e della sua riparabilità in prospettiva.
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Re:Evviva!! Ho un Dream Watch in meno...
« Risposta #27 il: Settembre 17, 2016, 00:59:22 am »
Ad onor del vero, il mio Universal funziona, ma la ricarica non va bene, o meglio, finchè l'orologio si indossa tutto bene e va e marcia anche in modo soddisfacente, ma capita che se lo tolgo il pomeriggio la mattina lo trovo fermo, la riserva non dura. Ma il mio è del 67/68 ed ha 50 anni sul groppone e non un 240 con 20 anni o meno. Difficile dire se si tratta di difetti di natura progettuale o più semplicemente è l'età e le usure.
Ha senz'altro bisogno anche di una rinfrescata e del cambio di qualche componente come la molla di carica ad esempio, ma l'orologio funziona bene se indossato e per il momento lo tengo così com'è. :)
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Re:Evviva!! Ho un Dream Watch in meno...
« Risposta #28 il: Settembre 17, 2016, 01:12:59 am »
Questo post mi suggerisce una cosa fondamentale. Prima di acquistare un orologio fabbricato da un indipendente, occorrerà sviscerare quali saranno i costi dal post vendita. Sarebbe spiacevole scoprire che il valore di una revisione, ammodernamento, costa più del segnatempo.
Ma quanto costa da nuovo questo modello?
 

ciaca

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Re:Evviva!! Ho un Dream Watch in meno...
« Risposta #29 il: Settembre 17, 2016, 02:07:16 am »
Io penso che bisognerebbe prima capire se e come funziona. Soprattutto quando sono molto sofisticati/complessi ancorché fatti in pochissimi pezzi, é tutt'altro che scontato che funzionino.
Viste le poche "esperienze", e ancor meno quelle di chi queste macchine poi le usa e non le tiene solo nel cassetto, praticamente è impossibile e l'acquisto é di fatto un salto nell'ignoto.

Una mossa di serietà e rivoluzionaria da parte di questa gente, certamente possibile da parte di chi fa pochissimi orologi e quindi numeri di rientri in assistenza molto bassi, sarebbe quella di garantire l'orologio a vita. Se lo rompi te lo riparo ad un costo forfettario molto basso, simbolico, a ristoro delle spese vive. Idem per le periodiche revisioni. Potrebbero farlo e sarebbe un segno di rispetto verso una clientela che comunque paga l'oggetto cifre importanti e compie anche un atto di fede nei loro confronti.
Altro che 43k euro....
« Ultima modifica: Settembre 17, 2016, 02:14:17 am da ciaca »
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