Voutilainen è uno dei miei preferiti.
Non troviamo solo il pregio della lavorazione artigianale.
Troviamo anche un’estetica sublime, nel solco della grande tradizione classica. Un’estetica che riesce ad essere ricercata, ad appagare l’occhio (goloso di decorazioni), senza perdere equilibrio.
Un orologio come questo si avvicina davvero al capolavoro
:
Ciò detto, possiamo divertirci a fare le pulci ai capolavori senza che ciò significhi sminuirli: bisogna sempre “pesare” i rilievi che vengono mossi agli orologi.
Nel caso di Voutilainen io mi sentirei di muovere rilievi minori, che evidenziano dettagli di poco conto (migliorabili secondo il mio personalissimo punto di vista) e non veri e propri “difetti”.
Anche se - bisogna aggiungere - quando si vuole attribuire a un'opera la qualifica di "capolavoro" è giusto essere più esigenti del normale (considerata anche la fascia di prezzo).
Il dettaglio più rilevante è proprio quello dello spessore.
A questi orologi 1-2 millimetri in meno farebbero senz’altro bene.
Non so quanto lo spessore attuale sia frutto di una scelta stilistica del maestro e quanto invece di una scelta/necessità tecnica (difficoltà della lavorazione artigianale, desiderio di accrescere la robustezza del meccanismo).
Anche sul diametro dei solo tempo si potrebbe fare qualcosina meglio, sempre un 2-3 millimetri (limatura che in questo caso avrebbe ovviamente un impatto molto minore che non quella sullo spessore).
I 39 millimetri vanno in ogni caso bene. Diciamo che occupano il vertice superiore del
range di misure che considero accettabili.
Addentrandosi ancor più nelle spigolature, io preferirei indici con i bordi arrotondati, non squadrati.
Ma nel complesso si tratta di rilievi che spostano di pochissimo un giudizio entusiasta.
Non sono invece d’accordo con chi critica il
guillochage: quello di Voutilainen (come quello di Roth) è opulento, ma non caotico o pesante.
P.S:: condivido anch'io la curiosità sui progetti di Claudio...