Orologico Forum 3.0

Il grande bluff dei listini

ciaca

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Il grande bluff dei listini
« il: Dicembre 16, 2016, 16:22:19 pm »
Oggi per caso sfogliando un vecchio annuario leggo il prezzo dell'epoca, 1997, di un Royal Oak ref. 15002: 18.500.000 lire, convertito in euro 9250.

Rapido calcolo di rivalutazione monetaria, 12.450 euro al 30/11/2016.
Vado a vedere il listino AP dell'attuale Ref.  15202 che recita oltre 20.000 euro...

L'orologio è sostanzialmente lo stesso, la fisiologica rivalutazione monetaria è quella indicata, ma allora i quasi 10k euro di differenza che abbondano sull'attuale prezzo di listino dove sono?!
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Errol

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Re:Il grande bluff dei listini
« Risposta #1 il: Dicembre 16, 2016, 16:26:28 pm »
Oggi per caso sfogliando un vecchio annuario leggo il prezzo dell'epoca, 1997, di un Royal Oak ref. 15002: 18.500.000 lire, convertito in euro 9250.

Rapido calcolo di rivalutazione monetaria, 12.450 euro al 30/11/2016.
Vado a vedere il listino AP dell'attuale Ref.  15202 che recita oltre 20.000 euro...

L'orologio è sostanzialmente lo stesso, la fisiologica rivalutazione monetaria è quella indicata, ma allora i quasi 10k euro di differenza che abbondano sull'attuale prezzo di listino dove sono?!

beh, considerando che con l'avvento dell'euro e la vergogna dell'aumento di tutto nella misura pari quasi al doppio, alla fine il prezzo è quello, folle allora e folle adesso

pure mezzo chilo de pasta costava 500 lire (26 cent) e adesso costa 1 € ...quindi la pasta è quadruplicata
« Ultima modifica: Dicembre 16, 2016, 16:28:09 pm da Errol »
        

Re:Il grande bluff dei listini
« Risposta #2 il: Dicembre 16, 2016, 16:28:14 pm »
Nel 1997 una macchina come la Opel astra costava 20.000.000, un appartamento di 4 locali in provincia di Torino si trovava a meno di 200.000.000.
Un Submariner penso sui 3.000.000.
Tutto e' diventato un bluff
 

ciaca

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Re:Il grande bluff dei listini
« Risposta #3 il: Dicembre 16, 2016, 16:41:41 pm »
Un attimo, cerchiamo di non mettere tutto dentro lo stesso paniere, case, pasta e orologi. :)

Fermiamoci a questi ultimi senza paragoni che inevitabilmente ci espongono a mille dispersive considerazioni (sull'immobiliare per esempio in alcune zone oggi vendendo non si recuperano nemmeno gli equivalenti in euro delle somme in Lire a cui si comprava negli anni 90...)

Il ragionamento è molto semplice: se il prodotto è sempre lo stesso e l'inflazione composta degli ultimi 20 anni e quella che è, tenendo conto del listino dell'epoca e di quest'ultimo dato oggi un 15202 dovrebbe costare circa 12.500 euro. Se costa oltre 20.000 euro è evidente che qualcosa ha fatto saltare la suddetta proporzione e ha fatto andare i listini su cifre completamente fuori da ogni logica.

Probabilmente l'esplosione della domanda cinese nei primi anni del nuovo millennio contestualmente ad una grande disponibilità liquida su quel mercato hanno provocato uno shock che ha portato a continui e sproporzionati innalzamenti di prezzo tarati appunto su quei mercati piuttosto che su quelli europei, sicuramente l'andamento delle valute e delle materie prime ha influito, ma è evidente pure ad un cieco che le case ne abbiano approfittato oltre ogni più ragionevole misura.
« Ultima modifica: Dicembre 16, 2016, 16:47:43 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Bertroo

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Re:Il grande bluff dei listini
« Risposta #4 il: Dicembre 16, 2016, 16:50:51 pm »
Mah...non so quanto andrebbe considerata la rivalutazione monetaria.
Ormai le perculate sono partite da qualche anno e i listini sono tutti (quasi) sostanzialmente tuffa.

La cosa che dovrebbe far riflettere è il fatto che ci sono ancora orologiai che propongono i loro orologi fatti realmente a mano a prezzi davvero bassi rispetto a questi listini...a volte a metà di un Submariner.
E siccome questa tipologia è quella che ho in mente e nel mirino, molti listini li ho nella mail pertanto veritieri e all'attuale cambio.
Su questo bisogna riflettere e capire realmente dove sta la perculata.

range

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Re:Il grande bluff dei listini
« Risposta #5 il: Dicembre 16, 2016, 17:07:08 pm »
Oggi per caso sfogliando un vecchio annuario leggo il prezzo dell'epoca, 1997, di un Royal Oak ref. 15002: 18.500.000 lire, convertito in euro 9250.

Rapido calcolo di rivalutazione monetaria, 12.450 euro al 30/11/2016.
Vado a vedere il listino AP dell'attuale Ref.  15202 che recita oltre 20.000 euro...

L'orologio è sostanzialmente lo stesso, la fisiologica rivalutazione monetaria è quella indicata, ma allora i quasi 10k euro di differenza che abbondano sull'attuale prezzo di listino dove sono?!

Angelo sulla rivaltazione avrei qualcosa da dire... :'(

Esiste quella teorica e quella pratica, io ricordo che a dispetto di tutti i tg come per magia la lira divenne Euro in breve tempo ovvero 1000 lire/un euro... e poi dopo pochi anni aumenti soliti.

Negli anni 90 ricordo che un milione e mezzo di lire era un bello stipendio, oggi con 1500 euro fai la fame, direi che un milione e mezzo sono minimo 2500 euro di oggi.

Un caffè qua in periferia lo pagavi 500 lire oggi 4 volte tanto con un minimo di un euro.

Nel mio settore stesso discorso, una pompa che costava un milione oggi non bastano 2000 euro anche se con la scusa dell'elettronica i listini sono lievitati a 3000...

In definitiva tolta la teoria, direi che nella pratica se è pur vero che 18.500.000 lire erano circa 12 stipendi oggi ne sono più o meno quelli non credi?

range

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Re:Il grande bluff dei listini
« Risposta #6 il: Dicembre 16, 2016, 17:08:34 pm »

La cosa che dovrebbe far riflettere è il fatto che ci sono ancora orologiai che propongono i loro orologi fatti realmente a mano a prezzi davvero bassi rispetto a questi listini...a volte a metà di un Submariner.
E siccome questa tipologia è quella che ho in mente e nel mirino, molti listini li ho nella mail pertanto veritieri e all'attuale cambio.
Su questo bisogna riflettere e capire realmente dove sta la perculata.

Vero ed aggiungo in molti settori hanno fatto i furbi e creato addirittura cartello.

Re:Il grande bluff dei listini
« Risposta #7 il: Dicembre 16, 2016, 19:09:28 pm »
ciaca sei un grande!
hai scoperto l'acqua calda!

Lo dico con la massima stima e deferenza!

( ex Piero Tiepolo ora sidereusnuncius)

Re:Il grande bluff dei listini
« Risposta #8 il: Dicembre 16, 2016, 19:39:44 pm »
Ciaca hai ragione, oltre 10K euro di balle.
Ricordatevi pero' anche che negli anni 90 la maggior parte della gente normale correva dietro SOLO a Rolex
Daytona chi poteva, o "qualsiasi sportivo" sempre Rolex in seconda battuta, al limite si vedeva in giro qualche
breitling.........
Con questo vorrei sottolineare che oltre ad essere un orologio di grande pregio, il RO che citi Ciaca era abbastanza
sconosciuto e "di nicchia". Adesso che e' sulla bocca di tutti, al punto da diventare quasi "da burino" si diceva qualche
giorno fa, credo che AP cerchi di "mungere la vacca" piu' che puo'.
 

caludio

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Re:Il grande bluff dei listini
« Risposta #9 il: Dicembre 16, 2016, 22:55:57 pm »
Ragionando in ottica industriale, le attrezzature dovrebbero essere ammortizzate, la progettazione idem ed il prodotto industrializzato al meglio negli anni, ovvero dovrebbe costare la metà...ma qui si parla di beni superflui e di lusso, di conseguenza l'unico indice valido è : quanto si è disposti a pagare per averlo ed avere una fittizia esclusività?

Claudio

Re:Il grande bluff dei listini
« Risposta #10 il: Dicembre 17, 2016, 02:31:59 am »
Riprendendo una breve analisi spannometrica che avevo postato in un topic su un ripetizione Corum

Citazione
Nel '90 un Sub 16610 costava 2.920.000 lire, un Daytona circa 3.600.000 lire, una Ferrari 348 tb 139.794.000 lire, una Mondial T 129.996.000 lire, una Carrera 964 114.500.000 lire ed una BMW M5 circa uguale.
Oggi un Sub costa 7.9k, un Daytona 11.550€, una 488 GTB 212k, una California T 189k, una Carrera 991 102k ed un'M5 110k.

Forse il mio ragionamento l'ho fatto pensando alle Ferrari (deformazione professionale) e ai Rolex che - in rapporto a quelli di oggi - costavano così poco, tant'è che già nel '93, le stesse 348 tb e Mondial T costavano già 179.400.000 e 165.600.000 lire.

e

Citazione
Stiamo facendo un conto della serva e, avvalendomi dei ricordi di chi c'era visto che io nel '93 iniziavo appena a parlare, ne viene che:
• stipendio:
'93 1.200.000 lire; oggi 1.5k €
• giornale:
'93 1.300 lire; oggi 1.50€
• caffè:
'93 900 lire; oggi 0.90€
• benzina:
'93 1.600 lire; oggi 1.60€.

Se ci aggiungiamo che una Carrera costava 120 milioni e oggi 105k, un'M5 idem, una Golf GTI 31 milioni e oggi 32.7k € e infine - prova delle prove - attingendo direttamente dal famoso Big Mac Index tramite il quale dal 1986 l'Economist misura il potere d'acquisto in tutto il mondo basandosi sul prezzo del panino di McDonald's, secondo il quale nel '93 il Big Mac in Italia costava 4.500lire ed oggi 4.30€, ne ricaviamo che 1.000 lire avevano grossomodo il potere d'acquisto di 1€ e quindi che i Rolex costavano molto meno (o costano molto di più oggi), e che 162.000.000 corrisponderebbero abbastanza da vicino a 160k € di oggi.
.

Questo topic ci aiuta a stabilire ancora meglio le proporzioni, per cui di seguito aggiungiamo alla tabella i dati del '97 essendo il solo calcolo di rivalutazione monetaria troppo teorico e poco adeso alla realtà della vita comune.

• stipendio:
'93 1.200.000 lire; '97 1.300.000 lire; oggi 1.5k €
• giornale:
'93 1.300 lire; '97 1.400 lire; oggi 1.50€
• caffè:
'93 900 lire; '97 1.300 lire; oggi 0.90€
• benzina:
'93 1.600 lire; '97 1.900 lire; oggi 1.60€.
• Big Mac:
'93 4.500 lire; '97 4.600 lire; oggi 4.30€
• Porsche 911
'93 (964) 120.000.000 lire; '97 (993) 157.000.000 lire; oggi 105.000€
• BMW M5
'93 (E34) 120.000.000 lire; '97 (non esisteva, ma nel '98 la neonata M5 E39 veniva 157.000.000 lire); oggi 105.000€
• Ferrari V8
'93 (348 TB) 179.400.000 lire; '97 (355) 213.800.000 lire; oggi (488 GTB) 210.889€


Vediamo quindi che, se per il calcolo 1993 - 2016 possiamo grossomodo dividere per 1000 i valori in lire ed ottenere gli omologhi, oggi, in euro, un po' di più ci vuole per le rivalutazioni dal '97.
Ma i 18.500.000 lire del 15002 del '97 possono essere 16.000€ circa oggi, non di certo i 12 e dispari calcolati da Angelo in apertura.
Se contiamo però che il 15202 del 40ennale è uscito nel 2012 a circa 16k, abbiamo che l'aumento spropositato (di quasi il 30%) c'è stato in questi ultimi 4 anni.
"Dum differtur, vita transcurrit" (L. A. Seneca)

guagua72

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Re:Il grande bluff dei listini
« Risposta #11 il: Dicembre 17, 2016, 08:25:44 am »
Oggi per caso sfogliando un vecchio annuario leggo il prezzo dell'epoca, 1997, di un Royal Oak ref. 15002: 18.500.000 lire, convertito in euro 9250.

Rapido calcolo di rivalutazione monetaria, 12.450 euro al 30/11/2016.
Vado a vedere il listino AP dell'attuale Ref.  15202 che recita oltre 20.000 euro...

L'orologio è sostanzialmente lo stesso, la fisiologica rivalutazione monetaria è quella indicata, ma allora i quasi 10k euro di differenza che abbondano sull'attuale prezzo di listino dove sono?!

Angelo sulla rivaltazione avrei qualcosa da dire... :'(

Esiste quella teorica e quella pratica, io ricordo che a dispetto di tutti i tg come per magia la lira divenne Euro in breve tempo ovvero 1000 lire/un euro... e poi dopo pochi anni aumenti soliti.

Negli anni 90 ricordo che un milione e mezzo di lire era un bello stipendio, oggi con 1500 euro fai la fame, direi che un milione e mezzo sono minimo 2500 euro di oggi.

Un caffè qua in periferia lo pagavi 500 lire oggi 4 volte tanto con un minimo di un euro.

Nel mio settore stesso discorso, una pompa che costava un milione oggi non bastano 2000 euro anche se con la scusa dell'elettronica i listini sono lievitati a 3000...

In definitiva tolta la teoria, direi che nella pratica se è pur vero che 18.500.000 lire erano circa 12 stipendi oggi ne sono più o meno quelli non credi?
Aggiungo 2.000.000 di Lire erano un bello stipendio , mille euro oggi sono da soglia della povertà. Al di là di questi facili discorsi "populistici", la domanda di Angelo a mio parere trova una sua identità e si biforca sostanzialmente in due rivoli paralleli:  il primo è che per i primi anni dall'introduzione dell'Euro, abbiamo vissuto una differente situazione tra inflazione statistica ( indice e paniere istat non fornivano il valore reale) e inflazione effettiva , il secondo, già in corso ma sviluppatosi quando il primo è stato assorbito,  ha riguardato la grande crescita dei paesi Asiatici, con la nascita dei nuovi ricchi, già visibile nella seconda metà degli anni novanta, ma di fatto esploso, a livello di consapevole ricchezza,  nell'immediato post duemila. L'innesto, consecutivo e parallelo, di queste due situazioni , con una preponderante spinta della seconda, ha portato le case ad aggiustare di anno in anno i listini.