Mi sono arrovellato tutta la notte su quale impatto possa avere, sul prodotto finale, la progettazione del movimento di un orologio meccanico senza lausilio del computer
Finalmente allalba ho avuto la folgorazione: e se Klings lavorasse come hanno fatto prima di lui, fino agli anni 80, gli orologiai che lo hanno preceduto? Se cioè facesse i calcoli con carta e penna (e magari lausilio di una piccola calcolatrice), come gli orologiai che per decenni hanno lavorato per Patek Philippe, Jaeger-LeCoultre, Girard Perregaux, Omega, Longines, Zenith, Piaget, Montblanc, Eta, Valjoux, Venus, ecc. ecc.?
Dagli anni 50 in poi, con lintroduzione delle nuove leghe metalliche, la cronometria degli orologi è mediamente buona. Se il buon Klings non è proprio una schiappa, considerato che realizza pochi orologi lanno cui si applica con discreto impegno, l impatto dei suoi metodi di lavoro non dovrebbe essere scadente
(Ma suppongo che qualcuno abbia già messo un suo orologio su un cronocomparatore, per cui sarebbe già emerso se questo signore era solo un bluff).