Orologico Forum 3.0

Christian Klings: un artista solitario

Bertroo

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Re:Christian Klings: un artista solitario
« Risposta #285 il: Aprile 25, 2018, 08:40:30 am »
Beh Lea’ due mesi funziona! Pure tu ma che vuoi!?

Ma più che altro, chi ha fato uscire la m******a che non sono precisi? Come si è arrivati a parlare di questa cassata?

Re:Christian Klings: un artista solitario
« Risposta #286 il: Aprile 25, 2018, 11:07:54 am »
In effetti un movimento retrogrado istantaneo mette ansia come ha citato l'amico. Su una data calza a pennello un movimento più lento generato da una frizione.
 

mbelt

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Re:Christian Klings: un artista solitario
« Risposta #287 il: Aprile 25, 2018, 11:10:56 am »
In effetti un movimento retrogrado istantaneo mette ansia come ha citato l'amico. Su una data calza a pennello un movimento più lento generato da una frizione.
Io comunque con gli scatti istantanei non ho mai avuto problemi su diversi orologi che ho. Ed in genere il preferisco, li considero espressione di maggiore complessità meccanica. Anche se credo che una distinzione vada fatta. Un conto è l’aggiornamento delle indicazioni dove preferisco la versione istantanea perché è più difficile è più compiuta progettualmente. Ma quella che io ho visto da Voutilainen era un movimento lento nel settaggio.....ecco questo potrebbe invece essere segno di maggiore complicazione, visto che è più facile settore istantaneamente una indicazione. Infatti in qualsiasi calendario perpetuo, anche i più lenti negli aggiornamenti, alcuni inaccettabili ( vedi Patek 240 Q) i settaggi sono istantanei. A parte Voutilainen mai visto un settaggio lento.
« Ultima modifica: Aprile 25, 2018, 12:16:23 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

fansie

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Re:Christian Klings: un artista solitario
« Risposta #288 il: Aprile 25, 2018, 11:20:45 am »
A me le indicazioni retrograde piacciono in tutti i modi  :D ;) :)
Federico

Bug04

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Re:Christian Klings: un artista solitario
« Risposta #289 il: Aprile 25, 2018, 12:49:05 pm »
Anche a me

A me le indicazioni retrograde piacciono in tutti i modi  :D ;) :)

S.M.

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Re:Christian Klings: un artista solitario
« Risposta #290 il: Aprile 25, 2018, 13:10:05 pm »
Io vado in brodo di giuggiole per il perpetuo istantaneo di Journe.
Probabilmente se ne trovo uno in oro rosso con quadrante nero ad un prezzo congruo, vendo il Portoghese e me lo piglio.

Per il resto, dopo aver visto la soluzione Voutilanen, preferisco i retrogradi lenti. Però non conosco altri orologi che la adottino. Potrebbe essere una prima mondiale?
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:Christian Klings: un artista solitario
« Risposta #291 il: Aprile 25, 2018, 13:40:03 pm »
Sarò controcorrente però preferisco le indicazioni non istantanee. Il tempo non è istantaneo per l'appunto, come i movimenti celesti e mi piace veder la data che trascorre da un giorno all'altro.
 

fansie

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Re:Christian Klings: un artista solitario
« Risposta #292 il: Aprile 25, 2018, 13:48:56 pm »
Parlando di perpetui, a me gli istantanei (o semistantanei anche) a finestra, piacciono tantissimo. Troppo bello vederli in opera alla mezzanotte.
Federico

Re:Christian Klings: un artista solitario
« Risposta #293 il: Aprile 25, 2018, 14:51:27 pm »
Io evito proprio i perpetui. Non che non mi piacciano, ma odio il tenerli fermi o l’indossarli per non perdere le indicazioni. Ne ho avuto uno(AP Quantième P.) e ceduto non lo rimpiango. Preferisco i cronografi o meglio ancora i solotempo lisci...
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Istaro

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Re:Christian Klings: un artista solitario
« Risposta #294 il: Aprile 25, 2018, 23:16:26 pm »
Sarò controcorrente però preferisco le indicazioni non istantanee. Il tempo non è istantaneo per l'appunto, come i movimenti celesti e mi piace veder la data che trascorre da un giorno all'altro.

Una motivazione significativa, certo.

Però gli aggiornamenti progressivi delle finestrelle hanno la sgradevole controindicazione di rendere l'informazione illeggibile per alcune ore...
Se proprio l'aggiornamento dev'essere non istantaneo, che almeno l'affissione sia analogica.
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

mbelt

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Re:Christian Klings: un artista solitario
« Risposta #295 il: Aprile 25, 2018, 23:23:06 pm »
Sarò controcorrente però preferisco le indicazioni non istantanee. Il tempo non è istantaneo per l'appunto, come i movimenti celesti e mi piace veder la data che trascorre da un giorno all'altro.

Una motivazione significativa, certo.

Però gli aggiornamenti progressivi delle finestrelle hanno la sgradevole controindicazione di rendere l'informazione illeggibile per alcune ore...
Se proprio l'aggiornamento dev'essere non istantaneo, che almeno l'affissione sia analogica.
D'accordo con Istaro. Ammetto che io le indicazioni a finestrelle, digitali, che si aggiornano in mezze ore o peggio, non le sopporto. Quando invece le indicazioni sono analogiche cambia tutto. Una delle più grosse delusioni che ebbi con Lange Datograph era proprio l'aggiornamento troppo lento della gran data. Uno spettacolo brutto da vedere su un orologio di quel prestigio. Fosse durato un minuto, sarebbe stato perdonabile. Oltre mezz'ora no. Fortunatamente da alcuni anni tutti gli orologi con grandata Lange sono istantanei.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Istaro

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Re:Christian Klings: un artista solitario
« Risposta #296 il: Aprile 25, 2018, 23:54:47 pm »
E chi ha mai asserito che io compra orologi solo al top di queste prestazioni cronometriche? Io ho solo reagito alla affermazione per cui la cronometria non sarebbe rilevante. Io conosco appassionati che la considerano non rilevante, ma non conosco orologiai che non la considerino come il primo obiettivo di un orologio. Se mi fai tutto benissimo ma la cronometria non è soddisfacente, ad un livello compatibile con gli standard di oggi che non sono quelli di 70 anni fa , allora vuol dire che hai lavorato male come orologiaio.
È infinitamente più facile fare un orologio con un bell’anglage che fare un orologio oca ottime prestazioni cronometriche magari non tradizionale con tecnologia nuova. Se tu togliessi dal piatto la ricerca sulla cronometria fare orologi complicati od innovativi sarebbe molto ma molto semplice, direi troppo per i prezzi richiesti.

Ripeto: non capisco perché (per il gusto della polemica? Per una compulsione ad avere l'ultima parola?) tu insista ad attribuire agli altri affermazioni che non hanno fatto, per poi confutarle.

Io non ho mai scritto che "la cronometria non è rilevante". Leandro, le cui affermazioni iniziali potevano essere fraintese, ha precisato nel corso del topic il suo pensiero.

Siamo arrivati alle "conclusioni", che dicevi di aver condiviso, per cui la cronometria è importante (stiamo parlando di orologi di altissima gamma), ma nel soppesare tutti gli elementi che ci inducono a scegliere un orologio non deve necessariamente essere "da primato".

E non a caso ti ho fatto l'esempio dei tuoi HYT: non penso che abbiano una cronometria eccelsa, ma ciò è bene comprensibile - e non è un difetto - se pensiamo alla grande complessità ed eccezionalità di un meccanismo idromeccanico.
Come tu hai dato un peso rilevante all'eccezionalità di questa concezione, altri possono dare un peso rilevante all'artigianalità.

Inoltre: nessuno ha mai detto che Klings realizza orologi con una cronometria paragonabile a quella di 70 anni fa.
Lo hai scritto tu, e ti ho già precisato che il paragone corretto potrebbe semmai essere con quella di cinquanta anni fa, quando le innovazioni nei materiali avevano già risolto i principali problemi di cronometria che affliggevano l'orologeria meccanica.
Per cui un Klings, partendo da quei metodi e valendosi delle ulteriori conoscenze maturate negli ultimi decenni, è perfettamente in grado di progettare anche senza pc un calibro con ottime  doti cronometriche, in linea con gli "standard contemporanei" (anche se non al vertice degli stessi. Ma quali sarebbero, in concreto, questi "standard"?).

Aggiungo solo una considerazione.

Con carta, penna e calcolatrice (questa penso che la usi) Klings è in grado di fare, per movimenti non complicati (che non richiedono applicazioni CAD), gli stessi calcoli  che farebbe con un pc, solo in tempi più lunghi. La matematica è matematica.

Il "problema", casomai, sorge non nella progettazione, ma nella realizzazione, perché l'utilizzo di macchinari azionati a mano (e non a controllo numerico) può determinare tolleranze maggiori di micromillimetri nella realizzazione dei componenti del meccanismo.
Tolleranze che però, fino a prova contraria, non dovrebbero avere effetti rilevanti sulla cronometria.

Per cui, se abbiamo elementi certi  su difetti di cronometria di un orologio artigianale, possiamo esercitarci sulle cause: regolato male? Progettato con superficialità (anche col pc) o al risparmio? Realizzato con scarsa perizia? Difetti inevitabili in una costruzione manuale?
Se non  abbiamo questi elementi, se ci esercitiamo su fantasie, illazioni, supposizioni (contraddette da elementi storici probanti), non stiamo esercitando un "dubbio" (che in questo topic è già stato pienamente risolto), ma stiamo alimentando fuffa o - peggio - calunnie verso professionisti.
« Ultima modifica: Aprile 25, 2018, 23:57:58 pm da Istaro »
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mbelt

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Re:Christian Klings: un artista solitario
« Risposta #297 il: Aprile 26, 2018, 00:06:10 am »
E chi ha mai asserito che io compra orologi solo al top di queste prestazioni cronometriche? Io ho solo reagito alla affermazione per cui la cronometria non sarebbe rilevante. Io conosco appassionati che la considerano non rilevante, ma non conosco orologiai che non la considerino come il primo obiettivo di un orologio. Se mi fai tutto benissimo ma la cronometria non è soddisfacente, ad un livello compatibile con gli standard di oggi che non sono quelli di 70 anni fa , allora vuol dire che hai lavorato male come orologiaio.
È infinitamente più facile fare un orologio con un bell’anglage che fare un orologio oca ottime prestazioni cronometriche magari non tradizionale con tecnologia nuova. Se tu togliessi dal piatto la ricerca sulla cronometria fare orologi complicati od innovativi sarebbe molto ma molto semplice, direi troppo per i prezzi richiesti.

Ripeto: non capisco perché (per il gusto della polemica? Per una compulsione ad avere l'ultima parola?) tu insista ad attribuire agli altri affermazioni che non hanno fatto, per poi confutarle.

Io non ho mai scritto che "la cronometria non è rilevante". Leandro, le cui affermazioni iniziali potevano essere fraintese, ha precisato nel corso del topic il suo pensiero.

Siamo arrivati alle "conclusioni", che dicevi di aver condiviso, per cui la cronometria è importante (stiamo parlando di orologi di altissima gamma), ma nel soppesare tutti gli elementi che ci inducono a scegliere un orologio non deve necessariamente essere "da primato".

E non a caso ti ho fatto l'esempio dei tuoi HYT: non penso che abbiano una cronometria eccelsa, ma ciò è bene comprensibile - e non è un difetto - se pensiamo alla grande complessità ed eccezionalità di un meccanismo idromeccanico.
Come tu hai dato un peso rilevante all'eccezionalità di questa concezione, altri possono dare un peso rilevante all'artigianalità.

Inoltre: nessuno ha mai detto che Klings realizza orologi con una cronometria paragonabile a quella di 70 anni fa.
Lo hai scritto tu, e ti ho già precisato che il paragone corretto potrebbe semmai essere con quella di cinquanta anni fa, quando le innovazioni nei materiali avevano già risolto i principali problemi di cronometria che affliggevano l'orologeria meccanica.
Per cui un Klings, partendo da quei metodi e valendosi delle ulteriori conoscenze maturate negli ultimi decenni, è perfettamente in grado di progettare anche senza pc un calibro con ottime  doti cronometriche, in linea con gli "standard contemporanei" (anche se non al vertice degli stessi. Ma quali sarebbero, in concreto, questi "standard"?).

Aggiungo solo una considerazione.

Con carta, penna e calcolatrice (questa penso che la usi) Klings è in grado di fare, per movimenti non complicati (che non richiedono applicazioni CAD), gli stessi calcoli  che farebbe con un pc, solo in tempi più lunghi. La matematica è matematica.

Il "problema", casomai, sorge non nella progettazione, ma nella realizzazione, perché l'utilizzo di macchinari azionati a mano (e non a controllo numerico) può determinare tolleranze maggiori di micromillimetri nella realizzazione dei componenti del meccanismo.
Tolleranze che però, fino a prova contraria, non dovrebbero avere effetti rilevanti sulla cronometria.

Per cui, se abbiamo elementi certi  su difetti di cronometria di un orologio artigianale, possiamo esercitarci sulle cause: regolato male? Progettato con superficialità (anche col pc) o al risparmio? Realizzato con scarsa perizia? Difetti inevitabili in una costruzione manuale?
Se non  abbiamo questi elementi, se ci esercitiamo su fantasie, illazioni, supposizioni (contraddette da elementi storici probanti), non stiamo esercitando un "dubbio" (che in questo topic è già stato pienamente risolto), ma stiamo alimentando fuffa o - peggio - calunnie verso professionisti.

Le polemiche le lascio tutte a te, come illazioni , calunnie e non so che altro. Tutti termini tuoi.
Quanto invece alle cose più serie, che una differenza sulle tolleranze non incida sulla cronometria avrei delle perplessità. Io penso che invece incidano, ne sono piuttosto sicuro. Ma anche i mezzi che si usano o non usano nella progettazione possono  incidere. Certo in parte si può compensare con una regolazione accurata. Ma attenzione perché :1) la regolazione non può superare i limiti del progetto o della realizzazione, ovviamente; 2) una cronometria da regolazione dura poco nell’uso dell’orologio ( se lo si usa); 3) se il livello raggiunto sia soddisfacente o meno dipende da tanti fattori, anche soggettivi, degli utenti. Dalla loro cultura in termini di orologi e dalle loro esperienze, anche. È un fatto di aspettative. Ho dubbi che le mie sarebbero rispettate.

Ps: sulla cronometria degli HYT. Sull’H2 molto molto bene. Sull’H3 assai meno bene, accettabile proprio in virtù della sua maggiore complessità. Anche se io ho un sospetto ....vorrei parlarne con Giulio Papi e lo farò. Sospetto cioè che la minore precisione venga dal curioso funzionamento della sfera dei minuti. Magari mi sbaglio ma ho indizi .
« Ultima modifica: Aprile 26, 2018, 00:15:08 am da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Re:Christian Klings: un artista solitario
« Risposta #298 il: Aprile 26, 2018, 09:37:02 am »
Le indicazioni rigorosamente analogiche!!
 

S.M.

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Re:Christian Klings: un artista solitario
« Risposta #299 il: Aprile 26, 2018, 11:17:57 am »
Riguardo le indicazioni dei perpetui, io sono per quelle a finestrella con aggiornamenti istantanei poiché più rispondenti alle leggi del calendario umano. Alle 23:59:59 è domenica 22, dopo un secondo è lunedì 23.

Per le indicazioni astronomiche come anche le classiche fasi lunari, sono pure io per movimenti quanto più lenti e continui possibili per simulare la realtà fisica.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.