Amici cari, leggo solo adesso questa piccola diatriba tra di noi.. Lasciate che esprima il mio solito stantio trito e ritrito concetto, che tanto mi è caro e che penso sia la luce più accecante con cui sempre dobbiamo fare i conti e mediare qualsiasi scritto del forum.
Abbiamo imparato anche a ns. spese in alcuni casi che ciò che freddamente ed in sintesi battiamo con la ns tastiera è cosa maledettamente monca e scarna, suscettibile a mille interpretazioni e condizionamenti.
Io mi sento di apprezzare i sanguigni interventi di Patrizio e Co. persone che ho imparato a stimare ed apprezzare....
Eppure non mi sento di biasimare Vincenzo, per qulche espressione libera e liberale forse appena colorita, ma scaturente da una qualunque e schietta presa di coscienza.
Forse, e dico forse con la paura dell'ennesima esagerata interpretazione, vista la piega che il chattare prendeva, il Vincenzo avrebbe potuto causticare un pò con qualche nota più morbida.
Ciò non toglie che se avessimo affrontato la discussione al bar, guardandoci in volto e potendoci esprimere compiutamente avremmo verificato semplicemente di due pareri contrastanti affrontati altrettanto semplicemente con la singola personale sensibilità. propria di ognuno dei dibattenti. Ne avremmo quindi credo, valutato differentemente il valore e la consistenza.
Noi forse siamo qui a volerci bene proprio per tutto quel bagaglio di ragioni che si deducono dal dibattito.
"esser mosci"
Ovvero non molte presenze ma maledettamente fuse da passione e da maturata intesa serena
"esser tosti"
Ovvero, restar col proprio carattere ed il proprio bagaglio di conoscenza, dignità, orgoglio e fierezza tipica non di chi sprovvedutamente la ostenta, ma di chi è pari al succo dell'uomo.
Renato