Orologico Forum 3.0

Considerazione generale sulle proposte attuali

Errol

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Considerazione generale sulle proposte attuali
« il: Gennaio 17, 2018, 14:48:31 pm »
Proprio l'altro giorno mi è capitata sotto mano una rivista dell'epoca in cui ETA comunicò che a partire da una certa data avrebbe prima limitato poi sospeso la vendita dei propri calibri ai marchi non appartenenti al gruppo.
tra le varie considerazioni leggevo, e contemporaneamente ricordavo, i commenti di molti che vedevano in questa decisione "la fine" dell'industria svizzera, il prolificare di cloni svizzeri e cinesi, ecc.
Io vidi in positivo la novità preannunciata immaginando comunque che i brand più blasonati avrebbero fatto ricorso alle forze interne sviluppando nuovi calibri anche se questa considerazione un po' mi preoccupava perchè immaginavo un riposizionamento su una fascia superiore del mercato delle nuove produzioni.

adesso dopo circa 10 anni da quell'annuncio devo ammettere di essere abbastanza felice e soddisfatto dell'evoluzione della produzione.
il concetto estetico non rientra in questa considerazione (anche se per me le attuali produzioni sono quasi tutte di mio gradimento).
rispetto a fine anni 80, quando presi coscienza della mia malattia, oggi abbiamo una vastità di calibri come non se ne vedeva dagli anni 50 e 60, basti pensare che all'epoca tranne Rolex, Patek, Jaeger, in parte Piaget e qualche modello sporadico di altre marche, tutto il resto era ETA.
IWC montava un calibro proprio forse solo sul cioccolatone col pellaton e sul Portofino da 46 mm, Audemars forse solo su qualche super complicato, Zenith avevo solo El primero e fino all'uscita dell'Elite il resto era tutto ETA, Omega tutto di fornitura esterna, ecc

All'epoca la ricerca di una collezione con calibri particolari si rivelava ardua e comunque era da restringere alle marche sopra citate.....io oggi non so proprio cosa scegliere, li comprerei tutti, in casa IWC tranne gli entry level tutti hanno calibri propri, adesso anche Breitling tra crono e solo tempo Tudor, idem Lange, Bulgari, Cartier, Glashutte, Omega, ecc.

insomma, io in questo nuovo mercato fatto di calibri tutti diversi mi ci trovo molto bene, mancano le finanze ma mi sentirei libero di sbizzarrimi alla ricerca di calibri sempre nuovi e da provare.....voi che ne pensate
        

PESSOA67

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Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
« Risposta #1 il: Gennaio 17, 2018, 16:19:48 pm »
Ottimo spunto, però Gianluca i calibri nati di conseguenza cosa hanno di più (togliendo gli Eta ma neanche tutti) rispetto alle Ebauche JLC ad es?
Ci lamentiamo tutti degli scarsi investimenti delle Maison che campano sugli allori, sulla morte del design inteso come stile, su innovazioni che non arrivano, a parte i bracciali e le chiusure Rolex....
Se avessero continuato ad utilizzare calibri terzi incassandoli in orologi di nuovo disegno ed innovazione (prendiamo la solita AP ferma al Royal Oak..) come del resto facevano negli anni a cui tutti qua si guarda con nostalgia e sospiri come agli anni d'oro dell'orologeria mondiale sarebbe stata un'altra storia?
Io non lo ma me lo chiedo.
Me lo chiedo perchè molte volte ho letto anche qua che i cosidetti calibri di manifattura non sempre hanno convinto...
Un caro saluto

Roberto
 

Errol

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Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
« Risposta #2 il: Gennaio 17, 2018, 16:36:09 pm »
Ottimo spunto, però Gianluca i calibri nati di conseguenza cosa hanno di più (togliendo gli Eta ma neanche tutti) rispetto alle Ebauche JLC ad es?
Ci lamentiamo tutti degli scarsi investimenti delle Maison che campano sugli allori, sulla morte del design inteso come stile, su innovazioni che non arrivano, a parte i bracciali e le chiusure Rolex....
Se avessero continuato ad utilizzare calibri terzi incassandoli in orologi di nuovo disegno ed innovazione (prendiamo la solita AP ferma al Royal Oak..) come del resto facevano negli anni a cui tutti qua si guarda con nostalgia e sospiri come agli anni d'oro dell'orologeria mondiale sarebbe stata un'altra storia?
Io non lo ma me lo chiedo.
Me lo chiedo perchè molte volte ho letto anche qua che i cosidetti calibri di manifattura non sempre hanno convinto...
Un caro saluto

Roberto

non dico che i nuovi calibri hanno qualche cosa in più, anzi, spesso hanno pure qualche cosa in meno, dico solo che la scelta è diventata quasi infinita.
Io non sono un tifoso dei calibri di manifattura a tutti i costi, anche perchè a volte fare da se non significa fare meglio, però la possibilità di non vedere 200 orologi tutti con lo stesso calibro mi piace e mi stimola.

io ricordo in qualche vetrina cartacea su Orologi e poi su l'Orologio di quegli anni, una carrellata di 10 - 12 orologi tutti con lo stesso calibro, ad esempio una vetrina di cronografi dove 6 o7 erano Valjoux e gli altri Eta 2892 + modulo....una palla.

oggi in una vetrina è probabile non trovare nessun calibro uguale all'altro
        

Errol

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Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
« Risposta #3 il: Gennaio 17, 2018, 16:42:46 pm »
.................. (prendiamo la solita AP ferma al Royal Oak..) ..........

io su questo non sono d'accordo.
AP ha provato a cambiare il RO e fare linee nuove (ok sullo stesso spartito ma linee diverse).
pensa ai RO con cinturino pelle da 36 mm (cambio attacco anse), agli OS (inizialmente con attacco cinturino diverso...sono dovuti tornare indietro a furor di popolo), i vari OS con protezioni sui tasti, sulla corona, i RO Concept, ecc.....niente, la gente vuole il classico, più facile, più sicuro, più riconoscibile...e perchè no, anche più bello.

la stessa cosa ha provato a fare PP affiancando agli acciaio Nautilus prima l'aquanaut (piace perchè ricorda il primo), poi in Neptune, poi lo Sculpture, ecc.....anche qui niente, la gente vuole quello riconoscibile non quello in cui qualcuno deve andare  a leggere che marca è.

da circa 20 anni lego critiche a Vacheron perchè a detta di quasi tutti avrebbe dovuto rifare il 222 con tecniche moderne... è l'unica che ha provato a cambiare una linea per farne una nuova ed in fatti il mercato li boccia sempre.

non sono loro ad essere pigri e senza idee, sono i compratori che sono dinosauri ancorati a disegni riconoscibili e sicuro successo.

in parte tutto ciò spiega anche il successo Rolex che da 60 anni propina gli stessi identici orologi spacciandoli per novità
        

Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
« Risposta #4 il: Gennaio 17, 2018, 17:17:12 pm »
Bello spunto davvero, sono sostanzialmente d'accordo con te, il mercato oggi offre di tutto e di piu e per tutte le tasche.

fansie

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Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
« Risposta #5 il: Gennaio 17, 2018, 19:09:23 pm »
Di scelta ce n'é tanta davvero... Per tutti i gusti e tutte le tasche.
Poi in questi ultimi anni c'é stato anche chi étornato a dare importanza agli spessori dei movimenti mi pare... Buono!
Federico

Bertroo

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Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
« Risposta #6 il: Gennaio 17, 2018, 19:10:18 pm »
Mi trovo sostanzialmente d’accordo.
Intanto secondo me in generale, rispetto a 30 anni fa gli orologi in generale sono comunque fatti meglio.
Riguardo i calibri effettivamente è vero. Ad oggi ce ne sono per tutte le tasche.
La domanda che mi pongo però è “quanti di questi nuovi calibri è farina del sacco della casa che lo propone nel suo orologio?”
Quanti di questi calibri sono stati sviluppati da nuovo? E sopratutto, quanti di questi calibri sono effettivamente migliori di un ETA che incassavano?
« Ultima modifica: Gennaio 17, 2018, 19:12:55 pm da bojwolb »

corrado71

Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
« Risposta #7 il: Gennaio 17, 2018, 19:13:28 pm »
.................. (prendiamo la solita AP ferma al Royal Oak..) ..........

io su questo non sono d'accordo.
AP ha provato a cambiare il RO e fare linee nuove (ok sullo stesso spartito ma linee diverse).
pensa ai RO con cinturino pelle da 36 mm (cambio attacco anse), agli OS (inizialmente con attacco cinturino diverso...sono dovuti tornare indietro a furor di popolo), i vari OS con protezioni sui tasti, sulla corona, i RO Concept, ecc.....niente, la gente vuole il classico, più facile, più sicuro, più riconoscibile...e perchè no, anche più bello.

la stessa cosa ha provato a fare PP affiancando agli acciaio Nautilus prima l'aquanaut (piace perchè ricorda il primo), poi in Neptune, poi lo Sculpture, ecc.....anche qui niente, la gente vuole quello riconoscibile non quello in cui qualcuno deve andare  a leggere che marca è.

da circa 20 anni lego critiche a Vacheron perchè a detta di quasi tutti avrebbe dovuto rifare il 222 con tecniche moderne... è l'unica che ha provato a cambiare una linea per farne una nuova ed in fatti il mercato li boccia sempre.

non sono loro ad essere pigri e senza idee, sono i compratori che sono dinosauri ancorati a disegni riconoscibili e sicuro successo.

in parte tutto ciò spiega anche il successo Rolex che da 60 anni propina gli stessi identici orologi spacciandoli per novità


Verità sacrosanta.

Istaro

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Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
« Risposta #8 il: Gennaio 17, 2018, 21:31:54 pm »
Viva la varietà!  :D

A dire il vero, al primo posto metto sempre la qualità.
Ma quando in un nuovo calibro si riesce a proporre qualcosa di veramente valido, allora l'originalità è un valore aggiunto che certo non dispiace.

Però non è tutto oro quello che luccica.

Innanzitutto, la varietà dei nuovi calibri mi sembra limitata ai solo tempo e ai cronografi.
Per altre complicazioni - indipendenti esclusi - la fantasia latita.

E poi c'è un appiattimento anche nello stile: tutti orologi grossi e sportivi; o sportiveggianti.
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Bertroo

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Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
« Risposta #9 il: Gennaio 17, 2018, 21:54:28 pm »
Di sopraffino c’è poco.
Adesso L&S ha presentato Il triple split e Journe lo sdoppiante monopulsante. (Come dice gianni ci si limita al chrono).
Però Moser ha presentato anche un orologio con una lettura, non innovativa perché in linea di massima riprende un po’ il concerto dello SW di AP, ma lo ha proposto in maniera differente. E comunque Moser&C ci ha abituati a calibri di alto livello.
Ma poi, di roba da leccarsi i baffi ce ne è poca. E comunque dalle industrie quasi nulla.
Parlo sempre di calibri di alta gamma eh.
Perché poi da Panerai a Tudor, da Breitling a Maurice Lacroix, passando per il calendario annuale+GMT di Rolex, la scelta è vasta.

Errol

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Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
« Risposta #10 il: Gennaio 18, 2018, 08:40:00 am »
io non ho parlato di qualità dei calibri ma di maggior disponibilità di calibri diversi.
mi sembra che la varietà di nuovi calibri disponibili sia di molto aumentata e non solo per solotempo e crono e non solo per l'altissimo di gamma.
mi viene da pensare ai Frederic Constant (solo tempo e nuova piastra perpetuale), ai Panerai con solotempo manuali e automatici, crono, crono rattrapanti, perpetui, ecc, agli orologi Hermes che su una base escusiva Vaucher hanno introdotto molte piastre e/o modifiche per diverse visualizzazioni dell'ora, i Moser con i Perpetui, tutti i nuovi calibri vacheron, Hamilton che si è fatta sviluppare calibri ad hoc, Tissot idem.

forse non vi ricordate bene quello che era il mercato 23/30 anni fa (ma forse anche 10/15) ma gli orologi erano tutti con gli stessi calibri.

ho qui in studio alcune vecchie riviste (doppioni che conservo in studio); c'è un articolo sugli orologi di medio livello  con doppio fuso....ci sono 10 orologi, ci sono 3 quarzi, i restanti sette montano il 2893 ETA.
i marchi degli automatici sono Breitling, Eberhard, Hamilton, Maurice Lacroix, Movado, Tag, Wyler Vetta

oggi almeno 4 potrebbero essere presentati con calibro esclusivo e diverso dagli altri (non dico migliore ma diverso)
secondo me è un gran passo in avanti
        

Bertroo

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Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
« Risposta #11 il: Gennaio 18, 2018, 09:48:09 am »
30anni fa ne avevo 3 per cui come dici tu non posso, no non ricordare, ma proprio saperlo! :D

Però leggendo uno un’idea se la fa, ed è vero ciò che dici. Ve ne sono molti di più.
E ce ne sono tanti.
L’unica cosa però se ci pensiamo è che, nonostante tutto, le grandi case ancora si basano su calibri di decadi fa. Prendiamo ad es il 920 o Lemania 2320.

Errol

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Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
« Risposta #12 il: Gennaio 18, 2018, 11:23:41 am »
30anni fa ne avevo 3 per cui come dici tu non posso, no non ricordare, ma proprio saperlo! :D

Però leggendo uno un’idea se la fa, ed è vero ciò che dici. Ve ne sono molti di più.
E ce ne sono tanti.
L’unica cosa però se ci pensiamo è che, nonostante tutto, le grandi case ancora si basano su calibri di decadi fa. Prendiamo ad es il 920 o Lemania 2320.

anche tu hai ragione, ma se un calibro va bene perchè cambiarlo?
poi si potrebbe discutere anche sull'immobilismo concettuale del compratore che, come per le linee degli orologi, per un senso di nobilitante nostalgia e conservatorismo storico rigettano qualsiasi novità del mercato.

quante critiche hai letto sul nuovo calibro crono di PP, quante critiche sui calibri crono Vacheron che adesso utilizzano negli Overseas (in questo caso relativo allo spessore), ecc ecc

insomma se cambiano sbagliano, se copiano sbagliano, se ripropongono sbagliano......io comincio a convincermi che quelli strani e incontentabili sono i compratori non i produttori
« Ultima modifica: Gennaio 18, 2018, 11:25:24 am da Errol »
        

Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
« Risposta #13 il: Gennaio 18, 2018, 13:41:43 pm »
30anni fa ne avevo 3 per cui come dici tu non posso, no non ricordare, ma proprio saperlo! :D

Però leggendo uno un’idea se la fa, ed è vero ciò che dici. Ve ne sono molti di più.
E ce ne sono tanti.
L’unica cosa però se ci pensiamo è che, nonostante tutto, le grandi case ancora si basano su calibri di decadi fa. Prendiamo ad es il 920 o Lemania 2320.

anche tu hai ragione, ma se un calibro va bene perchè cambiarlo?
poi si potrebbe discutere anche sull'immobilismo concettuale del compratore che, come per le linee degli orologi, per un senso di nobilitante nostalgia e conservatorismo storico rigettano qualsiasi novità del mercato.

quante critiche hai letto sul nuovo calibro crono di PP, quante critiche sui calibri crono Vacheron che adesso utilizzano negli Overseas (in questo caso relativo allo spessore), ecc ecc

insomma se cambiano sbagliano, se copiano sbagliano, se ripropongono sbagliano......io comincio a convincermi che quelli strani e incontentabili sono i compratori non i produttori

...in realtà il problema credo che sia proprio nelle motivazioni del cambiamento e provo a spiegarmi meglio:

è ottimo se cambi rispetto al nobile movimento vintage perchè ritieni che oggi, grazie a tecnologie e ricerca possa realizzarsi un movimento di gran lunga migliore, preciso, duraturo, efficiente e perchè no, esteticamente assai più affascinante e appagante? movimento che tra l'altro, rispetto a 50 anni fa, grazie alle macchine, riesci a realizzare e decorare in 1/10 del tempo

oppure cambi perchè sei costretto a farlo dal momento che non hai più le forniture di una volta e magari, cosciente del fatto che di movimenti ne sa solo 1% della sua potenziale cliente, decidi che il tuo movimento, potrà esser assai più economico e basico (tecnica finiture e decorazioni)) rispetto al nobile vintage, tanto ai più interessa il nome serigrafato sul dial, l'estetica o la praticità della clasp.

Ad esempio, da quanti anni si parla del sostituto del PP240??
Poi leggendo si trova che Ferrier aveva proposto agli Stern, quando ancora lavorava in azienda, quello che è oggi il suo movimento automatico.
Mi domando: ma con la potenza economica e tecnica di PP, realizzando delle finiture a macchina anzichè a mano (magari meglio delle attuali  ;D) oggi non si ritroverebbe con un movimento fantastico????
un movimento che, alla fine della fiera, magari gli sarebbe costato 20€ cad più del 240. Il problema è che, probabilmente, il prossimo movimento dovrà esser più economico del 240 e avere un prezzo pubblico assai più alto, altrimenti..... ci rimettono!! ;)

Re:Considerazione generale sulle proposte attuali
« Risposta #14 il: Gennaio 18, 2018, 14:25:10 pm »
Tra tutte le maison che hanno cambiato ciclo, Panerai deve essere stata tra le prime a realizzare il proprio calibro base per svincolarsi da Eta.
Ho sempre visto di buon grado aziende tipo Ulysse Nardin realizzare complicazioni su una base sicura, affidabile e di facile manutenzione. Tutto sommato è sempre quello che sta sopra che mi interessa, a parte i chrono modulari Eta dubois-depraz. A tutto c'è un limite.
Mi son sempre piaciuti gli orologi di "manifattura", ma quello che più mi spaventa è l'assistenza. Ho sentito richieste folli per revisioni o accessori; questo è un mondo a parte.