Proprio l'altro giorno mi è capitata sotto mano una rivista dell'epoca in cui ETA comunicò che a partire da una certa data avrebbe prima limitato poi sospeso la vendita dei propri calibri ai marchi non appartenenti al gruppo.
tra le varie considerazioni leggevo, e contemporaneamente ricordavo, i commenti di molti che vedevano in questa decisione "la fine" dell'industria svizzera, il prolificare di cloni svizzeri e cinesi, ecc.
Io vidi in positivo la novità preannunciata immaginando comunque che i brand più blasonati avrebbero fatto ricorso alle forze interne sviluppando nuovi calibri anche se questa considerazione un po' mi preoccupava perchè immaginavo un riposizionamento su una fascia superiore del mercato delle nuove produzioni.
adesso dopo circa 10 anni da quell'annuncio devo ammettere di essere abbastanza felice e soddisfatto dell'evoluzione della produzione.
il concetto estetico non rientra in questa considerazione (anche se per me le attuali produzioni sono quasi tutte di mio gradimento).
rispetto a fine anni 80, quando presi coscienza della mia malattia, oggi abbiamo una vastità di calibri come non se ne vedeva dagli anni 50 e 60, basti pensare che all'epoca tranne Rolex, Patek, Jaeger, in parte Piaget e qualche modello sporadico di altre marche, tutto il resto era ETA.
IWC montava un calibro proprio forse solo sul cioccolatone col pellaton e sul Portofino da 46 mm, Audemars forse solo su qualche super complicato, Zenith avevo solo El primero e fino all'uscita dell'Elite il resto era tutto ETA, Omega tutto di fornitura esterna, ecc
All'epoca la ricerca di una collezione con calibri particolari si rivelava ardua e comunque era da restringere alle marche sopra citate.....io oggi non so proprio cosa scegliere, li comprerei tutti, in casa IWC tranne gli entry level tutti hanno calibri propri, adesso anche Breitling tra crono e solo tempo Tudor, idem Lange, Bulgari, Cartier, Glashutte, Omega, ecc.
insomma, io in questo nuovo mercato fatto di calibri tutti diversi mi ci trovo molto bene, mancano le finanze ma mi sentirei libero di sbizzarrimi alla ricerca di calibri sempre nuovi e da provare.....voi che ne pensate