La mostra è stata accolta da un vasto pubblico di curiosi, appassionati e collezionisti "mostruosi" proprietari di un numero di pezzi incredibile di livello altissimo.
Purtroppo l'enorme divario del benessere economico di NY rispetto a Roma è stato più che evidente, ho visto al polso orologi magnifici e spesso (troppo spesso) di valori a 6 cifre.
Sono venuti a visitare la mostra moltissimi collezionisti che indossavano vari Rolex e mai visti tanti Daytona vintage e PN, PP di tutti i modelli, e varie ripetizioni minuti e molti, molti indipendenti (mi era stato detto che NY non aveva una particolare cultura d'indipendenti): numerosi Journe, MB&F, Andersen, Gronefeld, Urwerk, Gauthier, De Bethune, Ferrier, e persino un tourbillon verticale di Cabestan.
Ho avuto il piacere di conoscere Gary Getz, grande appassionato, scrittore e collezionista di tanti pezzi importanti e quasi tutti i Watchmakers che esponevamo, personaggio molto amato nel settore che ho scoperto esser simpaticissimo.
Ho conosciuto il proprietario di una collezione da far tremare i polsi composta da oltre 300 grandi orologi, 40 tourbillon e circa 25 ripetizioni minuti che si è presentato alla mostra con alla sinistra un Anniversary di Daniels e alla destra un Tourbillon di Journe della serie limitata a 20 esemplari.
E, uno su tutti, ho conosciuto il proprietario di una delle maggiori collezioni del mondo che, come fiore all'occhiello ha l'intera collezione delle creazioni di Dufour. Al polso mi è venuto a trovare con la grand sonnerie.... senza pudore glielo ho fatta togliere per osservarla al lentino e ascoltare.... tra gli altri c'era anche il proprietario di una grand sonnerie AP 26954, beh sarà perchè sono suggestionato dal nome, sarà che per me è un mito ma a me è sembrato che l'AP suonasse bene mentre ascoltare il suono Dufour sembrava esser in cattedrale.