Lo so, ancora non è ancora definitivo, ma questo orologio , presentato al SIHH mi ha molto colpito in positivo. E non mi riferisco all'estetica, ma al concetto e ad una innovazione secondo me importante che porta con sé.
Voi sapete che sono anni che alcuni valenti Maestri cercano l'ibrido meccanico ed elettronico. Cioè il modo di dare al meccanico la precisione di un quarzo ma di quelli veramente buoni, diciamo almeno termocompensati. Abbiamo la soluzione di Seiko, che è raffinatissima, è che è un livello di ibridazione molto spinta e molto felice. Certo c'è chi un po' come me dice che alla fine un organo regolatore che non è un bilanciere e che è controllato da un circuito al quarzo con energia elettrica autoprodotta, lo fa un po' somigliare al quarzo troppo. Ma è comunque una grande impresa e prima o poi avrò uno Spring Drive di Seiko. Poi abbiamo Urwerk che addirittura , dopo l'EMC, arriva a creare un orologio da polso "simpatico" che si collega meccanicamente ad un orologio atomico portatile, per la ricarica e la messa all'ora. Notevole, ma non entusiasmante per me.
Invece che fa il grande Benoit di Ressence? Prende un type 1, e ci mette sopra un modulo al quarzo. Tutto qui? Non proprio. Perchè con le dimensioni di un normale Ressence tu hai tutto quello che un appassionato di meccanica orologiera può desiderare. Cioè hai un orologio Ressence Type 1, con una estetica un po' diversa (andrebbe vista dal vivo per un giudizio), meccanico con normale bilanciere e normale molla motrice, che però ricarica anche un modulo digitale che interviene ed interagisce col meccanico solo quando e se tu lo vuoi. Quindi, per esempio, se la sera si desidera mettere all'ora al secondo il proprio Ressence, basta un doppio tap sul vetro e l'orologio in un istante viene rimesso all'ora. Il modulo al quarzo ha anche una batteria, sicché anche se il Ressence si fermasse perché non indossato (è un automatico) basta un doppio tap e si rimette all'ora, e poi fino ad una settimana provvede anche a ricaricare il meccanismo automatico. Ma non è finita. Perché questo orologio è anche gmt. Quindi un'altra gesture sul vetro ed ecco che abbiamo l'indicazione tramite il quadrante del secondo fuso orario, idem per tornare all'ora di casa. Insomma per me una soluzione abbastanza semplice e geniale. Quello esposto al SIHH è un prototipo ma presto ci sarà la versione definitiva, più cara rispetto ad altri Ressence, circa 30K da quello che ho capito.