Ricorderete tutti che dalla seconda metà degli anni 60 fiorirono frequenze alte negli orologi meccanici: le 36.000 a/h . Le fecero Omega, Zenith, Longines, Seiko. Oggi a parte Seiko e Zenith, e credo anche qualche tourbillon di De Bethune, tale frequenza è caduta in disuso. Posso solo dire che sugli Zenith ad alta frequenza in mio possesso una notevole cronometria c’è, poi è sempre difficile attribuirla ad un fattore più che ad un altro. Oggi grandi orologiai tendono ad usare alta frequenza ( decisamente più alta) abbinata a scappamenti alternativi rispetto all’ancora svizzera. Ma l’alta frequenza con ancora Svizzera perché non esiste più, o quasi? Certo , consuma più energia. Certo, maggiori problemi di lubrificazione ( comunque da lungo tempo totalmente risolti). Certo ci sono i materiali alternativi ad alto fattore di qualità ( silicio, che io non amo,anzi un po’ detesto). Certo la cronometria si può ottenere in altri modi, certo a molti collezionisti non importa.
Eppure io vedo anche in questo una sorta di arretramento rispetto agli anni 70. O ci sono effettive ragioni tecniche a sconsigliarne l’uso, e se si quali?