Un breve cenno storico.
Negli anni ‘80 Jean-Claude Biver e Jacques Piguet, acquistata Blancpain nel 1982, con la Masterpiece Collection crearono sei capolavori meccanici per ri-affermare, dopo la crisi del quarzo, i valori dell’alta orologeria (Quantieme a Phase de Lune, Quantieme Perpetuelle, Ultra Plat, Ratrapante Chronographe, Tourbillon, Répétition Minute), tutti con quadrante bianco e medesima cassa da 34 mm in materiale prezioso (disponibili anche in un cofanetto).
Alla fine degli anni ‘80, JLC sotto la guida illuminata di Günther Blümlein, l’artefice del successo di IWC e della (ri)nascita di A. Lange & Söhne, decise di fare una simile operazione con l’iconico Reverso, scampato all’oblio grazie all’importatore italiano Giorgio Corvo che nel 1972 scovò 200 casse a Le Sentier e rilanciò “l’orologio dai due volti”, simbolo dell’Art Decò.
Sei sono i modelli commemorativi dei sessant’anni del Reverso, tutti in oro rosa:
1) Reserve de Marche del 1991 (calibro JLC 824)
2) Tourbillon del 1993 (calibro 828)
3) Ripetizione Minuti del 1994 (calibro 943)
4) Chronographe Retrograde del 1996 (calibro 829)
5) Geographique del 1998 (calibro 858)
6) Quantième Perpètuel del 2000 (calibro 855).
Dopo aver visto su queste pagine il meraviglioso Cronografo Retrogrado di Corrado71, me ne ero invaghito e lo avevo puntato come un futuro possibile acquisto.
Recentemente, quasi per caso, nella mia ricerca mi sono imbattuto nel Riserva di Carica chiamato affettuosamente 60ème vicino a me, con il reseller disposto ad un permuta ...
Si tratta di un orologio importante per JLC dal punto di vista storico: prima complicazione in un Reverso (se non si considera un calendario perpetuo del 1938 prodotto in un unico esemplare prototipale); prima cassa Reverso Gran Taille disegnata da Janek Deleskiewicz; primo Reverso con fondello di vetro; primo con movimento in oro 14k; e prima cassa Reverso in oro rosa.
Inutile dire che mi ha conquistato.
Lascio parlare qualche foto.