Per indicare tramonto, alba, basterebbe realizzare un grafico sul quadrante indicando i mesi con dei cerchi; il più piccolo, partendo dal centro, indica il mese di Dicembre e il solstizio d'inverno, il cerchio più esterno, Giugno con il solstizio d'estate. le due linee, una per il tramonto, una per l'alba, indicheranno l'ora esatta dei due momenti astronomici con il trascorrere dei giorni. ( ovviamente le linee devono seguire un andamento curvo per rappresentare l'anticipo, ritardo di alba e tramonto).
La linea del tramonto in corrispondenza delle 24 ore a destra, alba sulla parte sinistra del quadrante.
(…) Nel caso grafico si deve realizzare per il proprio meridiano o latitudine.
In questo modo, se ben capisco, ci limitiamo ad avere un quadro riepilogativo dell'orario di alba e tramonto in tutto l'anno: il punto in cui la linea curva interseca i cerchi dei mesi indica l'orario "normale" (astronomico) in cui - in quei mesi - si avrà alba o tramonto.
Le lancette indicano l'ora normale corrente. Le indicazioni sul quadrante, equiparabili a una scala grafica, forniscono un'indicazione astronomica generale (alba/tramonto in quella zona geografica), senza l'ausilio di una complicazione meccanica.
(Sarebbe carino se tu volessi anche postare un disegno esemplificativo…
)
Meccanicamente si deve adottare almeno una base con calendario annuale, perpetuo e due camme appositamente realizzate per le due indicazioni astronomiche.
Nel caso (…) meccanico [il calibro] deve essere settato per la giusta indicazione.
Anche qui, se non sbaglio, l'indicazione di ore e minuti avviene secondo l'orario convenzionale moderno (o astronomico o alla francese).
A differenza della soluzione precedente, l'indicazione astronomica supplementare viene fornita non per tutto l'anno (con l'approssimazione di una scala grafica), ma per il giorno specifico, mediante una vera complicazione meccanica.
Il problema del "settaggio" del calibro, però, non è di poco conto: bisogna creare un ruotismo con una serie di rapporti capaci di comandare esattamente alla camma del tramonto quanto accelerare durante il periodo in cui le giornate si allungano, e quanto decelerare quando si accorciano…
La vera "complicazione" mi sembra questa (i rapporti che comandano l'accelerazione/decelerazione), più che le camme aggiuntive.
Sbaglio?
In che cosa si differenzierebbe, questa complicazione, da un'equazione del tempo?
(Nel mio post di apertura scrivevo in maniera semplicistica che l'ora italica potrebbe basarsi sull'equazione del tempo. In realtà si tratterebbe evidentemente di complicazioni diverse, come le indicazioni che devono fornire, ma simili: nel senso che debbono tener conto della variabilità del fluire del tempo solare reale rispetto a quello civile convenzionale).
Ad ogni modo, questa stessa complicazione (il "settaggio" del calibro) penso potrebbe essere utilizzata, anziché per fornire un'indicazione separata di alba/tramonto, per impostare l'affissione oraria principale.
Non un orologio che mi dica che sono le 20 (ora astronomica convenzionale), ricordandomi anche che a quest'ora il sole tramonta (indicazione astronomica supplementare).
Bensì un
orologio che mi fornisca l'indicazione dell'ora proprio con il sistema dell'ora italica: quindi le 24 al momento del tramonto, l'1 un'ora dopo, ecc.
Magari con un secondo contatore che riporti l'ora convenzionale, tipo
dual time.