A me il Corum Ti Bridge (qua in foto nella prima versione) è sempre apparso un orologio stupendo, il concetto bridge in una cassa di stile industrial-futuristica, ma il mercato in effetti non esce fuori dai soliti canoni (e marchi)
Concordo.
Anche perchè meglio esplorare nuovi design, cercando di capire i gusti del mercato, piuttosto che riproporre gli stessi stilemi invariati da decenni, come fanno altri. Che poi, fondo, è quello che ha fatto Gerald Genta per anni.
Anche la ricerca di nuovi materiali non la vedo come un aspetto negativo in assoluto, naturalmente se i risultati sono coerenti con la storia, le funzioni ed il design dell'orologio.
Un Admiral in titanio o in carbonio, con un design contemporaneo (diciamo come quello del "bocconcino"), non mi scandalizza, anzi! (specifico:
non mi piace, ma non mi scandalizza)
Mi scandalizzano piuttosto le dimensioni da CD e l'utilizzo di calibri di fascia bassa.