Complimenti per la presentazione e per l'orologio!
Alcune domande: come si distinguono (ammesso che sia possibile farlo ad occhio nudo) quelli lavorati al tornio da quelli realizzati a macchina?
Esistono dei seriali a cui fare riferimento?
Infine: perchè Chronoswiss decise usare i calibri Enicar su alcuni modelli?
La presenza dei due tipi di quadrante mi era stata spiegata quando ho portato il primo che ho avuto a fare revisionare. Da quel che ricordo mi sono fatto l'idea che fosse dettato da esigenze produttive e i due si alternavano, quindi non credo sia questione di seriali. Avessi delle macro del vecchio (platino/tornio) avremmo potuto confrontarli con l'attuale o quanto si trova in rete o sul forum per vedere se si trovano le differenze.
Storicamente Chronoswiss ha sempre utilizzato calibri di terze parti su cui operava modifiche estetiche o meccaniche al fine di migliorare la cronometria, l'aspetto e il pregio generale. Enicar, ETA, Unitas, Marvin e Sellita ma anche Progress Watch per un tourbillon da 5,4 mm di spessore (Progress 6361, Chronoswiss C361)
Qui uno smontato
http://www.horology.ru/en/workshop/tourbillon2.htm.
Nel 2009 hanno fatto disegnare da Karsten Frassdor e produrre per loro il calibro C71 sauterelle (cavalletta), che non è un saltarello ma un movimento con secondi morti.
usato su un regolatore
e su un solotempo
che a dirla tutta mi piace anche, più del regolatore, ma hanno una cassa che li rende orologi da torre per conto mio, 44 mm, che con le anse dritte deve essere roba da Stallone. Vero è che con oltre 37mm di calibro di miracoli non se ne possono fare.
Questo movimento "di manifattura" ha particolari accorgimenti (tipo trattamenti superficiali e uso di ruote con un disegno particolare) per garantire una lunga durata nel tempo delle sue componenti. Inoltre in uno spazio tra il ponte del bariletto e terza ruota è ricavata una cassetta dei ricambi con alcuni pezzi pronti per essere usati se servisse. Il bilanciere è da 16 mm con regolazione inerziale.