condivido ogni tua sillaba Luciano, il grande problema è che dietro a questi grandi nomi, che una storia nn solo l'avevano ma la creavano, oggi ci sono altrettanto grandi nomi di multinazionali (in questo caso richemond) che altro nn sono che macchine da profitto, senza cultura ne sentimento, che se ne strafregano della tradizione, della qualità, del buon savoir-faire... hanno un unico obbiettivo, il bilancio ed un solo motto, poche spese e molti guadagni, confezionando il tutto con un lieve velo di storia che nn appartiene a loro ma al solo nome che hanno comprato... è così per quasi tutti, per iwc, per zenith, per bregeut, per ulysse nardin... servirebbero 20 pagine per scrivere i nomi; e spesso si cade anche nell'insulto, pensa soltanto a questo, un brand come ulysse nardin il più premiato in assoluto in concorsi di cronometria per cronometri da marina, un punto di riferimento (se nn "il" punto di riferimento) in questo settore, oggi produce orologi che chiama letteralmente cronometri e cronografi da marina, che dovrebbero essere il fiore all'occhiello della collezione e dentro cosa ci trovi?... gli onnipresenti calibri eta o eta + platina crono (neppure un 7750 che almeno sarebbe integrato)... il minimo sindacale e te li fan pagare il giusto, cavolo! mica scherzi!... però sul fondello sbandierano i 4000 e più primi premi vinti, le 17 medaglie d'oro... da nausea.
Ecco perchè quando mi vedo arrivare un catalogo Dornblueth con una cartolina di accompagnamento scritta interamente a mano con la stilografica, scritta apposta per me, mi commuovo e mi rendo conto di cosa sia davvero la professionalità, la passione, la cultura ed il buongusto... altro che nomi, storia e blasoni... a presto!