Purtroppo in tutta Itaglia solo pochissimi hanno riportato questo:
Seedorf beccato dai tifosi laziali. Ma c'è un perché...
L'olandese si rifiutò di indossare la fascia nera quando morì Gabriele Sandri.
28.03.2010 23:52 di Federico Farcomeni articolo letto 4983 volte
Fonte: Federico Farcomeni - lalaziosiamonoi.it
Uomo avvisato mezzo salvato? Forse. Ma anche no. Dietro gli avvisi lanciati dallo speaker di San Siro nei confronti della tifoseria biancoceleste assiepata al terzo anello verde (potenziale sospensione della gara), in realtà si nascondeva una certa "ignoranza" degli eventi. I supporters capitolini infatti avevano iniziato a beccare ripetutamente Clarence Seedorf, reo di non aver indossato la fascia nera l'11 novembre 2007, il giorno della tragica morte di Gabriele Sandri. I tifosi laziali sono generosi, passionali, ma certe cose non possono dimenticarle. Quel giorno, alle 15:10 i giocatori di Atalanta e Milan si stringevano la mano a centrocampo; era tutto pronto per la partita tra i nerazzurri di Del Neri e la squadra di Ancelotti. Tutti i giocatori col lutto al braccio, tutti tranne uno. Clarence Seedorf.
I più attenti notarono che l’olandese non indossava la fascia nera. Dopo la sospensione della partita, i giornalisti non riuscirono ad esimersi dal chiedergli quale fosse il motivo per cui lui non indossava il lutto come i suoi compagni. “Non sapevo di chi si trattasse. Ho deciso di non associarmi a un fantasma. Anche pensando a situazioni precedenti, come per il fratello di Kaladze, quando Federazione e Lega non hanno fatto niente. Non conoscevo la persona e i fatti. Era giusto spostare le partite di 10 minuti ma finché non c’era chiarezza sulla persona e sugli avvenimenti…“. Una mente critica insomma. Ma forse in quel momento inopportuna.
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