da Milanofinanza di oggi....le prime avvisaglie della crisi anche nel lusso?
I dati inferiori alle attese e il downgrade della guidance 2008 non fanno certo brillare Bulgari in Borsa.
L'azione scende controcorrente a piazza Affari e perde il 3,22% a 4,945 euro.
Nel terzo trimestre l'utile netto è calato del 44% a 23 milioni su un fatturato di 256 milioni, sostanzialmente stabile (-0,5%).
L'utile operativo è diminuito del 38% a 29 milioni.
Nei nove mesi i profitti netti hanno subito una contrazione del 22% a 77 milioni su ricavi per 763 milioni (+2%).
L'utile operativo è calato del 27% a 80 milioni.
Il terzo trimestre 2008 della mason romana è stato inferiore alle attese e caratterizzato da un rallentamento della crescita (+2% fex) e da costi operativi totali in aumento del +16% anno su anno (+14% nei 9 mesi) per espansione della rete Dos e per maggiore A&P (+18%).
L'incremento del debito netto: 331 milioni di euro al 30 settembre 2008 contro i 177 milioni al 30 settembre 2007 riflette, spiegano gli analisti di AbaxBank, sostanzialmente il maggiore magazzino (+126 milioni) legato principalmente a gioielli ed orologi (aumento prezzo oro; minori vendite rispetto attese; conversione in euro di poste in dollari al cambio di fine periodo..).
E' stato invece confermato anche nel terzo trimestre 2008 il miglioramento del gross margin (65,4%; +80bps) per aumento prezzi listino, efficienze produttive/distributive.
Ma orologi (-5,7% nel trimestre) ed accessori (-16,3%) si confermano le categorie più deboli.
In particolare, gli orologi risentono ancora di problemi con la componentistica e di una minore domanda del wholesale.
Usa (-8%) e Giappone (-3%) sono in peggioramento, mentre l'Italia resta negativa (-5%).
In rallentamento il Resto dell’Asia (+7%) per la minore domanda dall’wholesale e la debole performance di alcuni mercati come la Malesia.
Ottobre è stato dunque il mese più debole.
Alla luce di ciò e dei 9 mesi 2008 la società ha rivisto al ribasso la guidance di fine anno, indicando una modesta crescita delle vendite; Ebit e utile netto in calo, ma in percentuale minore rispetto ai 9 mesi grazie a un aumento dei costi operativi totali; tax-rate maggiore del 2007 (8,5%) ma inferiore al 12-15% atteso.
Inoltre prevede Capex inferiore a 100 milioni; debito netto più basso dei 331 milioni del 30 settembre 2008, sempre che il livello di vendite determini il calo del magazzino.
Per cui "dovremmo ridurre le nostre stime 2008-2010", avvertono gli analisti di AbaxBank che confermano il rating di sell sul titolo Bulgari, mettendo il target price sull'azione in revisione.
Lo ha già fatto stamnai Intermonte portando la raccomandazione a underperform da outperform e il target price a 4,00 da 7,50 euro. "Bulgari ha riportato risultati molto deludenti", si legge nella nota della sim. "A deludere in particolare è stata la mancata capacità del gruppo di ritarare in tempi ragionevolmente brevi la crescita della propria base di costi operativi, il che ha chiaramente comportato una significativa contrazione della redditività".
A ciò si aggiunga che "la performance del mese di ottobre si è ulteriormente inasprita", precisano a Intermonte. "Per questa ragione, e per il limitato potere di azione che il management ha nel breve termine, abbiamo tagliato di oltre il 20% le nostre stime di Eps 2008. Addirittura superiore il taglio stime dell’Eps 2009 e 2010 su quali peserà anche una minore prospettiva di crescita delle vendite".
JP Morgan ha fatto altrettanto, tagliando le stime di Eps 2008 del 12% a 0,46 euro per azione e 2009 del 9% a 0,47 euro per azione. Di conseguenza il target price sull'azione è stato abbassato da 5,60 a 5,10 euro. "I risultati sono stati decisamente più deboli del previsto e tutte le divisioni hanno deluso, orologi e accessori in primis", si legge nella nota di JP Morgan.
Allo stesso tempo tutte le regioni in cui opera Bulgari "hanno mostrato un trend debole con la maggiore sorpresa negativa dell'Asia senza il Giappone che è rimasta in territorio positivo ma ha comunque evidenziato una chiara decelerazione rispetto al trend precedente molto forte". Il rating di Jp Morgan resta confermato a neutral.