Tengo a precisare che con il mio intervento non volevo certo istigare ad infrangere le leggi...per carità. Ma per favore, non facciamo i puritani ed i verginelli con il gioco delle frontiere dei "paradisi fiscali" tipo canton ticino o livigno (parlo ovviamente per quelli che sono a me più vicini e che, pertanto, credo di conoscere meglio.
Se davvero tutti dichiarassero quello che comprano in via nassa...o al fox town di mendriso...allora tali posti (come peraltro già detto) non avrebbero proprio ragione di esistere. Per un orologio, un vestito griffato o una penna prestigiosa (non montblanc, pertanto) non si vanno certo a creare problemi agli onesti commercianti italiani che pagano tasse ed iva (in anticipo, peraltro)...questo "giro" è ben conosciuto e, per una sorta di tacito accordo, addirittura tollerato. Diversa di sicuro è la situazione di quei tanti "pusher" che fanno costante compravendita tra zone a regimi di iva nettamente inferiore ed italia.
Io, almeno, la vedo così.
Cordialmente
Gianpaolo