da ticinonews:
Coldrerio: scoperto un contrabbando di orologi
"Non è una novità" commenta Fabio Meroni della sezione doganale. Beccato un ticinese; contrabbandava Rolex e Cartier
Hanno osservato un cittadino italiano prendere una scatola dalla propria auto e metterla in un’altra con targhe Svizzere.
Le guardie di confine, nel settembre 2007, hanno così fermato e controllato nei pressi dell’area di servizio di Coldrerio le due auto. E poi la scoperta: nella scatola c'erano diversi orologi pregiati di Patek Philippe, Rolex e Cartier per un valore di quasi 300'000 franchi.
La sezione antifrode doganale della Direzione del circondario di Lugano ha così avviato e concluso l’inchiesta penale per contrabbando di orologi pregiati.
Negli ultimi anni, scrive la sezione antifrode, un commerciante ticinese che risiede nel Sopraceneri, titolare di una società attiva nel settore dell'orologeria, con la complicità di un cittadino italiano che fungeva da passatore, non ha dichiarato alle dogane svizzere orologi per un valore complessivo di 350'000 franchi.
Da ulteriori accertamenti, si è scoperto che si erano importati orologi non dichiarati Hublot e Audemars Piguet del valore di 40'000 franchi. Ma non solo. Inoltre il commerciante aveva acquistato su un sito internet, e ricevuto tramite corriere, ventuno invii di orologi da parete dichiarati dal mittente con dei valori inferiori a quelli effettivamente pagati. La differenza del valore era attorno ai 10'000 franchi. Pur conoscendo il prezzo effettivo il commerciante non si è mai annunciato in dogana per rettificare le decisioni di imposizione IVA.
Salato il conto finale. I tributi richiesti sono di oltre 25'000 franchi, 17'500 franchi di multa per il commerciante e 5'000 franchi a carico del passatore.
Fabio Meroni: "Non è un caso isolato"
"Quello scoperto non è un caso isolato - ci dice Fabio Meroni della sezione antifrode doganale -. Orologi e gioielli sono di facile contrabbando, perché si possono facilmente indossare e così è possibile attraversare il confine".
"Il contrabbando andava avanti da diverso tempo. Il commerciante svizzero aveva cominciato la sua attività da metà 2007. Aveva istituito la sua piccola società e soddisfava gli ordini di acquisto e di vendita di orologi preziosi. Non sempre però importava dall’estero in Svizzera, ma poteva vendere dalla Svizzera all’estero. L’attività non era completamente illegale".
"In particolare - termina Meroni -, il commerciante svizzero era un punto di riferimento per chi voleva acquistare o vendere orologi che non si trovano normalmente nelle gioiellerie".