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Uhren ha scritto:
| airangel ha scritto:
quindi non era poi così lontano dalla realtà dire che il marchio geneve poteva essere un antesignano del punzone....
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Ma non era antesignano, il Punzone di Ginevra esiste da sempre e non ha nulla a che vedere con l'ente che permetterebbe la scitta "Geneve" sul quadrante. A dire il vero dubito che Omega abbia prodotto il 50% del valore dei suoi orologi nel cantone di Ginevra, anche se tutto può essere. Però secondo me quello non può essere considerato un marchio di qualità.
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Se leggi bene, sembra proprio che si tratti dello stesso ente. C'è un aspetto di questa certificazione che mi lascia perplesso e che parrebbe sottolineare la valenza prevalentemente economica della normativa e sembra far passare in secondo piano l'aspetto della qualità, è il passo che recita: "...ed almeno il
50% del costo totale di produzione dell'orologio stesso deve provenire da lavorazioni effettuate nel cantone di Ginevra." a mio avviso avrebbe dovuto essere formulato in altro modo; cioè pretendendo che il 50% della componentistica, fosse riferito a specifici componenti di pregio tecnologico e non a tutti i componenti dell'orologio. Così come è formulata, la direttiva risulta piuttosto ambigua, concedendo ai produttori, la possibilità di "ciurlare nel manico", con alte percentuali di componenti, prodotti nel cantone, si, ma magari di scarso valore tecnologico. Esempio: una cassa e un bracciale in oro o in platino prodotti nel cantone, incidono pesantemente su quella famosa percentuale del 50%, senza peraltro influire significativamente sulla qualità tecnologica del prodotto.[
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